Tequila Works: all’asta le IP di RiME, GYLT e altri titoli dello studio

Come tristemente noto da tempo, Tequila Works, software house con sede a Madrid, è caduto in bancarotta lo scorso anno. Lo studio era diventata celebre grazie a RiME, titolo che inizialmente avrebbe dovuto essere pubblicato da Sony, ma che – dopo un lungo e complicato ciclo di sviluppo – venne rilasciato in autonomia dal team spagnolo come prodotto multipiattaforma, ottenendo perlopiù recensioni positive.

Oltre a RiME, anche GYLT aveva attirato l’attenzione della critica, soprattutto per essere stato uno dei titoli di lancio più interessanti di Google Stadia, prima di arrivare anche su altre piattaforme. Inoltre, lo studio aveva anche lavorato a Song of Nunu: A League of Legends Story, l’esperimento di Riot Forge che cercava di utilizzare i personaggi e l’universo di League of Legends per esplorare nuovi generi, in questo caso quello degli adventure.

La notizia di oggi è che lo studio ha ufficialmente messo all’asta tutte le sue proprietà intellettuali e i suoi asset, nella speranza di saldare i propri debiti. Al momento sia RiME che GYLT hanno già ricevuto offerte fino a 15.000 €, ma non sono le uniche IP coinvolte. Le aste relative a ciascuna proprietà rimarranno aperte per altri 30 giorni.

Tra i titoli in catalogo troviamo anche The Invisible Hours, un interessante mistery game in realtà virtuale per PSVR, e il survival game Deadlight. Inoltre, sono inclusi nella vendita numerosi concept non completati, nonché il nome e il marchio Tequila Works stesso.

A questo punto, la speranza è che queste IP finiscano nelle mani di team in grado di portarne avanti l’eredità con rispetto e passione, rendendo onore al lavoro di uno dei più apprezzati studi europei dell’ultima generazione.

Il mondo dei videogiochi, sta attraversando un momento molto difficile della sua storia. Pochi giorni fa vi avevamo anche raccontato della chiusura di uno studio Ubisoft, a questo indirizzo potete recuperare la vicenda.