Teatro Patologico a Sanremo 2025: cos’è e cosa hanno fatto

Il Teatro Patologico è salito sul palco dell'Ariston di Sanremo per mettere in scena quello che fa da più di trent'anni. L'esibizione

Feb 14, 2025 - 00:52
 0
Teatro Patologico a Sanremo 2025: cos’è e cosa hanno fatto

Sul palco dell’Ariston, all’interno della terza serata Festival di Sanremo 2025, è salito il Teatro Patologico. Si tratta di una compagnia teatrale che nasce negli anni Novanta, a Roma, da un’idea di Dario D’Ambrosi. È un progetto che vuole coinvolgere i ragazzi con gravi problemi psichici in attività teatrali di varia forma. Dal 2009 l’associazione dispone di un proprio teatro stabile, nel quale è nata la prima scuola europea di formazione teatrale per persone con disabilità.

Dario D’Ambrosi ha poi creato anche una serie di eventi per mettere in risalto il lavoro svolto con i ragazzi che prendono parte al Teatro Patologico. Sono nati il Festival del Teatro Patologico, il Festival del Teatro Sociale e diverse altre rassegne collaterali. Tutto il lavoro svolto in più di trent’anni è così potuto arrivare sul palco più importante d’Italia.

All’Ariston D’Ambrosi e i suoi ragazzi hanno deciso di portare La musica è vita. A farlo sono stati 12 allievi del progetto teatrale curato da D’Ambrosi, sei ragazzi e sei ragazze.

Teatro Patologico: Dario D’Ambrosi

Dario D’Ambrosi è considerato uno dei maggiori artisti d’avanguardia italiani: da decenni è regista e autore di spettacoli che rappresentano pensieri e comportamenti di malati di mente.

Fin da giovanissimo mostra una grande passione per il teatro unita all’interesse per lo studio delle malattie mentali, tanto da farsi internare per tre mesi all’ospedale psichiatrico Paolo Pini di Milano per osservare da vicino il comportamento degli psicopatici. Da queste due passioni nasce la formula del suo teatro, che prende il nome da una definizione coniata dai primi critici che assistevano ai suoi spettacoli.

Da anni D’Ambrosi lavora anche come attore per il cinema e la televisione e si è confrontato anche con una regia cinematografica. Si tratta del film Il ronzio delle mosche, con Greta Scacchi nella parte della protagonista femminile.