Scherma, scossone nei quadri tecnici dell’Italia: Cerioni e Zanotti sostituiti, Chiadò confermato CT
Scossone nei quadri tecnici della Federazione Italiana di scherma: Stefano Cerioni e Nicola Zanotti non saranno più i Direttori Tecnici delle Nazionali, rispettivamente di fioretto e di sciabola. L’unico confermato ai vertici è Dario Chiadò nella spada in virtù, soprattutto, della medaglia d’oro conquistata dalla squadra femminile alle Olimpiadi di Parigi 2024 (primo successo a […]

Scossone nei quadri tecnici della Federazione Italiana di scherma: Stefano Cerioni e Nicola Zanotti non saranno più i Direttori Tecnici delle Nazionali, rispettivamente di fioretto e di sciabola. L’unico confermato ai vertici è Dario Chiadò nella spada in virtù, soprattutto, della medaglia d’oro conquistata dalla squadra femminile alle Olimpiadi di Parigi 2024 (primo successo a cinque cerchi della storia per quest’arma tra le donne) e del trionfo iridato della formazione maschile a Milano 2023 (dopo trent’anni di assenza dal gradino più alto del podio mondiale).
Al posto di Stefano Cerioni è stato incaricato Simone Vanni, che domani compirà 46 anni. Da atleta il pisano è stato Campione del Mondo individuale e Campione Olimpico con la squadra e da tecnico ha guidato la Nazionale Paralimpica di fioretto con Bebe Vio e compagni ai Giochi di Rio, Tokyo e Parigi. L’esperto Cerioni aveva guidato il gruppo a tre medaglie d’argento a Parigi (le due di squadra e quella di Filippo Macchi nell’individuale).
La guida si sdoppia nella sciabola: gli uomini saranno sotto la guida di Andrea Terenzio (foggiano classe 1982, nonché maestro di Luigi Samele, bronzo nell’ultima rassegna a cinque cerchi) che alle Olimpiadi ha guidato l’Ucraina al trionfo con la formazione femminile; le donne saranno seguite da Andrea Aquili, 44enne romano che era già referente del settore. Inizia da qui il cammino che condurrà alle Olimpiadi di Los Angeles 2028.
Le nomine sono arrivate al termine della prima giornata dei lavori del Consiglio Federale a Catania, dove il nuovo Presidente Luigi Mazzone si è espresso in questo modo riguardo alle scelte tecniche: “Anzitutto un grazie, doveroso e sentito per il grande lavoro svolto e per i risultati raggiunti nell’ultimo quadriennio, ai CT uscenti Stefano Cerioni e Nicola Zanotti. I cambi alla guida del fioretto e della sciabola non rappresentano certo una bocciatura a gestioni che hanno dato tanto alla scherma italiana, ma allo scadere dei rispettivi mandati abbiamo optato per un rinnovamento che, siamo certi, potrà dare ulteriori stimoli e nuove energie a tutto il movimento. Abbiamo analizzato in maniera serena, attenta e approfondita le situazioni delle tre armi, che hanno esigenze e specificità diverse”.
Il Presidente ha proseguito: “Proprio a seguito di queste valutazioni abbiamo ritenuto utile sdoppiare la guida della sciabola, dedicando maggiori investimenti e attenzione a un settore che trarrà sicuramente benefici con un CT dedicato al gruppo maschile e un altro al femminile. Ci siamo affidati a tecnici d’indiscussa qualità, convinti che le nomine di Simone Vanni per il fioretto, Andrea Terenzio per gli sciabolatori e Andrea Aquili per le sciabolatrici possano essere un valore aggiunto per le rispettive specialità, portando esperienza ed entusiasmo. Per la spada abbiamo invece scelto la linea della continuità, certi che il percorso intrapreso da Dario Chiadò, che ha toccato l’apice con l’oro olimpico di Parigi, possa regalarci ancora tante soddisfazioni”