Red Bull: step sulle gomme in Cina, Verstappen non va in Mercedes
Dodici mesi fa Red Bull mostrò i muscoli nelle tappe di Shanghai e Suzuka, annichilendo la concorrenza. Nel paddock regnava la rassegnazione di chi era condannato ad assistere a un monologo simile a quello mostrato dal team di Milton Keynes nel 2024. Nelle gare successive, la RB20, pur vincendo sette delle prime dieci gare, lasciò […]

Dodici mesi fa Red Bull mostrò i muscoli nelle tappe di Shanghai e Suzuka, annichilendo la concorrenza. Nel paddock regnava la rassegnazione di chi era condannato ad assistere a un monologo simile a quello mostrato dal team di Milton Keynes nel 2024. Nelle gare successive, la RB20, pur vincendo sette delle prime dieci gare, lasciò il testimone della leadership tecnica ala McLaren.
Il team di Woking sembra avere le carte in regola per poter completare il suo processo di crescita nell’attuale campagna agonistica. La MCL39 non è solo la semplice evoluzione di un progetto vincente, ma ha mostrato soluzioni innovative come quelle dei cestelli dei freni anteriori, una mossa che in parte concorre alla gestione termica delle gomme, offrendo una stabilità nella loro gestione non indifferente e già apprezzata a Melbourne.
Insomma, quando la base è ottima si può lavorare di fino, mentre la concorrenza è alla ricerca del bandolo della matassa per dare il massimo. Il team austriaco, nel Gran Premio inaugurale della stagione, ha ottenuto un risultato superiore alle aspettative. In condizioni normali, probabilmente, le monoposto color papaya avrebbero salutato il resto del gruppo facendo gara a parte e doppiando quasi tutti senza la Safety Car.
La necessità di essere preparati nelle Fp1
Per l’ennesima volta, Red Bull ha mostrato chiaramente come sia in grado di correggere il tiro rispetto alle prime prove libere del venerdì, fornendo all’olandese Max Verstappen una monoposto in grado di essere almeno la prima degli altri. Se in per il Gran Premio d’Asutralia è stato raccolto più di quanto sperato, in Cina, il team austriaco, è chiamato a mostrare il proprio potenziale su uno dei tracciati più favorevoli nel recente passato.
Il format Sprint non consente di arrivare impreparati. Il solo turno di 60 minuti deve certificare il lavoro effettuato al simulatore in quel di Milton Keynes. È pur vero che gli Sprint Weekend, con due fasi di parco chiuso, offrono la possibilità di mettersi in pari dopo la mini gara da 100km, potendo modificare il setup per la gara domenicale. Il morale del quattro volte campione del mondo di F1 è alto, nonostante sia consapevole della superiorità della McLaren.
La fiducia di Verstappen
Il figlio di Jos si è detto molto soddisfatto del weekend in Australia. Secondo il talento di Hasselt, infatti, c’è ancora tanto margine da estrarre con gli sviluppi sulla RB21, soprattutto in relazione al degrado degli pneumatici che non è parso affatto ottimale in Australia. La raccolta dati effettuata a Melbourne dovrebbe essere di aiuto per la comprensione di un consumo eccessivo della gomma, di cui si sono lamentati anche altri team, eccetto la super McLaren.
In tal senso, il fine settimana in Cina dovrà fornire delle risposte probanti e concrete. Questo nonostante la comprensione delle varie sessioni renderà inevitabilmente più frenetico il lavoro degli ingegneri, considerando, appunto, la presenza del particolare formato voluto da Liberty Media. Il tracciato di Shanghai è una delle piste preferite da sempre per il campione del mondi in carica di Formula Uno.
Proprio per questo sarà interessante apprezzare, per la prima volta nella stagione 2025, cosa sia rimasto nella Red Bull RB21 di buono rispetto al progetto tecnico della passata campagna, che dominò la tappa orientale in Cina nel 2024. Nella scorsa edizione, va ricordato, Red Bull rifilò tredici secondi alla McLaren di Lando Norris, che iniziava a mostrare lampi di assoluta competitività.
Quando la volpe non arriva all’uva…
Come spesso accade ai piloti più forti della categoria, quando il mezzo non asseconda il talento di chi guida, di riflesso si infittiscono le voci su possibili interessamenti da parte della concorrenza. Zak Brown, dopo aver ammesso di aver contattato il manager di Verstappen e preso atto delle enormi richieste del suo entourage, ha dichiarato che Max potrebbe trasferirsi in Mercedes a partire dalla prossima stagione.
Il CEO della McLaren sembra molto interessato al futuro dell’asso olandese, forse consapevole del fatto che, al momento, l’unica minaccia per il team di Woking non può essere altro che l’attuale campione del mondo in carica di Formula Uno. Un modo per cercare di destabilizzare il fuoriclasse dei Paesi Bassi, con scarse possibilità di successo, però, in virtù della consistenza mentale di Verstappen.
Autore: Roberto Cecere – @robertofunoat
Immagini: Red Bull – McLaren – F1Tv