Quanti soldi ruotano al festival di Sanremo

Il festival di Sanremo è anche una macchina da soldi e per quest'anno si stima che il suo impatto economico sarà di 245 milioni di euro, +40 milioni rispetto al 2024. Tutti i dettagli

Feb 12, 2025 - 08:50
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Quanti soldi ruotano al festival di Sanremo

Il festival di Sanremo è anche una macchina da soldi e per quest’anno si stima che il suo impatto economico sarà di 245 milioni di euro, +40 milioni rispetto al 2024. Tutti i dettagli

 

E’ iniziata ieri sera la kermesse sonora più attesa dell’anno e oltre ai pronostici sui papabili vincitori è già tempo di bilanci. Quest’anno, secondo le stime di EY, infatti, la 75° edizione del festival di Sanremo genererà un impatto economico complessivo pari a 245,1 milioni di euro, segnando una crescita di circa 40 milioni di euro rispetto al 2024, trainata dall’aumento delle entrate della raccolta pubblicitaria, che ha raggiunto i 67 milioni di euro.

SPESE PUBBLICITARIE E SPONSOR

Stando ai calcoli della società di consulenza, le spese per la pubblicità e gli sponsor fanno guadagnare 172,2 milioni di euro, suddivisi in: 67 milioni per le reali spese delle aziende partner, a cui si aggiungono 77,4 milioni di impatto indiretto delle filiere e 27,8 milioni di indotto, con ricadute positive sul territorio grazie al maggiore potere di acquisto dei lavoratori.

Fonte: EY

SPESE ORGANIZZATIVE E RITORNO ECONOMICO

Le spese organizzative sono stimate a circa 20 milioni di euro e, secondo EY, i presunti investimenti per l’organizzazione del festival hanno generato un impatto economico diretto di 20 milioni di euro, un impatto economico indiretto di 20,3 milioni e indotto di 7,6 milioni di euro, per un totale di 47,9 milioni. Altri 25 milioni sono i soldi che spendono spettatori e professionisti che saranno a Sanremo durante la settimana del festival. Tra alberghi e ristoranti si contano 11,1 milioni, 9,4 milioni tra le filiere e 4,5 milioni di indotto.

“Per l’edizione di quest’anno, inoltre, si stima una percentuale di posti occupati dagli spettatori pari all’80% del totale nelle cinque serate ed è di circa 500 euro la spesa giornaliera del singolo spettatore tenendo conto, tra gli altri, dei costi legati al trasporto, pernottamento, ristorazione e spese varie”, ha spiegato l’Head of Valuation, Modelling & Economics di EY Mario Rocco.

Come si vede dalla tabella, il valore aggiunto, ovvero la ricchezza generata scorporata dai costi, ammonta a 97,9 milioni, composti da 66,6 milioni provenienti da pubblicità e sponsor, 19,8 dall’organizzazione e 11,5 dalle attività degli spettatori e dei professionisti impegnati a Sanremo.

Con 1.459 posti di lavoro full time equivalent attivati (+ 132 rispetto alla precedente edizione), anche l’occupazione beneficia dell’evento.

Fonte: EY

GLI INVESTIMENTI DELLE CASE DISCOGRAFICHE

La Federazione industria musicale italiana (Fimi) ha invece analizzato il ruolo degli investimenti delle case discografiche nell’indotto del festival. Questi supportano iniziative che vanno dalla pubblicità alla promozione live, “contribuendo a creare un ecosistema virtuoso in cui la creatività si sposa con la crescita economica, con un effetto moltiplicatore di grande rilievo anche se le economie per le imprese restano limitate all’1,5 % dei ricavi del settore”.

Il festival di Sanremo ha poi un notevole impatto sugli ascolti dei cantanti in gara. Fimi osserva infatti che negli ultimi cinque anni gli ascolti in streaming dei brani portati sul palco dell’Ariston sono aumentati del 463% e i partecipanti di quest’anno sono quelli con il maggior numero di dischi di platino conquistati nel corso della carriera.