Peggio della deforestazione, un disastro invisibile: perché ci siamo dimenticati di proteggere le torbiere?
La risorsa naturale più potente contro la crisi climatica ma, allo stesso tempo, la più trascurata. Le torbiere sono tra gli ecosistemi più preziosi del Pianeta. Nonostante coprano solo il 3% della superficie terrestre, immagazzinano 600 miliardi di tonnellate di carbonio, più della biomassa di tutte le foreste del mondo messe insieme. Tuttavia, la loro...

La risorsa naturale più potente contro la crisi climatica ma, allo stesso tempo, la più trascurata.
Le torbiere sono tra gli ecosistemi più preziosi del Pianeta. Nonostante coprano solo il 3% della superficie terrestre, immagazzinano 600 miliardi di tonnellate di carbonio, più della biomassa di tutte le foreste del mondo messe insieme. Tuttavia, la loro protezione è inadeguata: solo il 17% rientra in un’area protetta. La parte restante è invece vittima di degrado e distruzione.
L’agricoltura intensiva, l’estrazione mineraria e la costruzione di infrastrutture stanno infatti prosciugando queste zone umide, caratterizzate da un accumulo di materia organica parzialmente decomposta. Con quale risultato? Il rilascio di enormi quantità di anidride carbonica nell’atmosfera.
Ad oggi, quasi un quarto delle torbiere globali è sottoposto a forti pressioni antropiche, e il loro degrado contribuisce ogni anno con 1,5-2,5 miliardi di tonnellate di emissioni di gas serra, pari al 2-4% di tutte le emissioni antropogeniche globali.
Una protezione inadeguata rispetto ad altri ecosistemi
Uno studio pubblicato sulla rivista Conservation Letters, Mismatch Between Global Importance of Peatlands and the Extent of their Protection, offre la prima valutazione globale dello stato di conservazione delle torbiere. La ricerca rivela che altri ecosistemi vulnerabili ricevono una protezione significativamente maggiore: le mangrovie sono protette al 42%, le saline al 50% e le foreste tropicali al 38%.
La situazione è particolarmente critica nei Paesi con la maggiore estensione di torbiere: Russia (1.272.029 km2 di superficie), Canada (1.127.849 km2), Indonesia (191.347 km2), Stati Uniti (165.124 km2) e Brasile (107.404 km2), che insieme ospitano il 70% delle torbiere globali. Sebbene alcune nazioni abbiano implementato strategie specifiche – come l’Indonesia e il Regno Unito – la maggior parte dei governi manca di piani concreti per la loro tutela.
Perché le torbiere sono cruciali per il Pianeta
Oltre a essere straordinari serbatoi di carbonio, le torbiere sono fondamentali per la regolazione del ciclo dell’acqua. Trattengono il 10% dell’acqua dolce non congelata del mondo, riducendo il rischio di inondazioni e mantenendo stabili le riserve idriche sotterranee.
Inoltre, sono hotspot di biodiversità. Ospitano muschi, piante da fiore, sfagni, eriche e diverse specie di orchidee, uccelli, pesci, insetti unici, spesso minacciati dalla distruzione del loro habitat ma anche mammiferi, come la lontra e il visone europeo. Tuttavia, la posizione remota e la difficoltà di accesso a questi ecosistemi di transizione tra gli ambienti acquatici e gli ambienti terrestri hanno portato a lungo a considerarli come terre improduttive, ritardando misure di protezione adeguate.
Il ruolo delle popolazioni indigene nella salvaguardia delle torbiere
Uno degli aspetti più rilevanti dello studio è la scoperta che il 27% delle torbiere globali si trova su territori appartenenti a popolazioni indigene. Queste comunità hanno dimostrato di essere custodi efficaci di questi delicatissimi ecosistemi, preservandoli per secoli grazie a pratiche sostenibili. Tuttavia, l’85% delle torbiere situate in territori indigeni non è incluso in altre forme di protezione ufficiale.
“Possiamo migliorare la conservazione delle torbiere rafforzando i diritti territoriali delle popolazioni indigene, un passo fondamentale per la tutela di questi ecosistemi”, afferma Paul Elsen, Ph.D., coautore dello studio.
Le torbiere e la crisi climatica: un’opportunità da non sprecare
Secondo gli esperti, la conservazione e il ripristino delle torbiere rimanenti sono essenziali per limitare il riscaldamento globale a 1,5°C entro fine secolo. Nonostante ciò, il loro ruolo nei piani climatici nazionali è ancora marginale. “Le torbiere offrono un’enorme opportunità per affrontare la crisi climatica”, afferma Kemen Austin, autore principale dello studio e direttore scientifico della Wildlife Conservation Society. “La nostra ricerca rivela che questi ecosistemi vitali non hanno neanche lontanamente il livello di protezione di cui hanno bisogno […] Se agiamo ora per proteggerli, possiamo ottenere benefici enormi a un costo relativamente basso”.
Il 2025 rappresenta un anno cruciale per la loro salvaguardia: i Paesi dovranno aggiornare i loro piani climatici. E avremo modo di scoprire se verranno finalmente incluse misure di protezione più incisive per tutelare questi fragili e importanti ecosistemi.
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