Pebble, il ritorno: due smartwatch sul mercato entro fine anno!

Si parte quest'estate. Pochissime le novità rispetto ai vecchi modelli, ma non ce n'è bisogno, almeno secondo il fondatore.

Mar 18, 2025 - 20:21
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Pebble, il ritorno: due smartwatch sul mercato entro fine anno!

Pebble sta tornando, come anticipato di recente: l’ha appena annunciato Core Devices, la nuova azienda del fondatore originale di Pebble, Eric Migicovsky. Tecnicamente quindi si chiameranno Core, ma avranno tutte le specifiche e le caratteristiche dei mitici smartwatch nati nel mondo del crowd funding, a partire dal sistema operativo Pebble OS, che è stato recentemente reso open-source da Google, nel frattempo diventata proprietaria del brand. Uno dei due orologi userà addirittura pezzi di hardware rimasti dall’ultima fase della vita di Pebble. I device saranno:

  • Core 2 Duo. Sì, proprio come il vecchio processore di Intel! Secondo Migikowsky, il nome si spiega così: è sostanzialmente un Pebble 2 ma costruito da Core Devices, e “Duo” suona in inglese come l’inizio di do-over, un’espressione che significa rifare da capo, ripartire da zero.
    Core 2 Duo costerà 149 dollari e arriverà a luglio; sono previste le spedizioni anche in Europa. Lo smartwatch usa la stessa scocca e lo stesso display e-ink in bianco e nero del Pebble 2, ma grazie ai progressi tecnologici di questi anni, in particolare i chip Bluetooth, l’autonomia sarà di 30 giorni invece di 7. È stato aggiunto anche uno speaker, che servirà soprattutto per dialogare con assistenti AI.
  • Core Time 2. Sarà un aggiornamento del Pebble Time 2. Costerà 225 dollari e arriverà a dicembre. La grande novità rispetto al vecchio modello è l’aggiunta di un touch screen, oltre allo speaker; e anche in questo orologio è prevista un’autonomia di 30 giorni.

Se le novità sembrano poche è intenzionale. Migikowsky è convinto che già Pebble all’epoca aveva trovato la formula giusta per gli smartwatch, e vuole ripartire da là. Nel frattempo certe cose sono cambiate, soprattutto dal punto di vista dell’integrazione software - iOS in particolare è diventato sempre più “chiuso” e alcune funzionalità che una volta erano disponibili, come la replicazione delle notifiche, ora non ci sono più o sono molto più complicate da realizzare.


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