Patto di famiglia: le nuove regole per il 2025

Imposta di donazione sulle attribuzione compensative nel patto di famiglia in base alla parentela tra disponente e legittimario: risoluzione Entrate.

Feb 19, 2025 - 13:01
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Patto di famiglia: le nuove regole per il 2025

Le attribuzioni compensative sono soggette all’imposta di donazione senza esenzione, con aliquote e franchigia connesse al grado di parentela fra disponente e legittimario. La precisazione è contenuta nella nuova Risoluzione 12/2024 dell’Agenzia delle Entrate.

Il documento di prassi fornisce una serie di chiarimenti sulla tassazione di queste attribuzioni compensative, su cui nel corso del tempo si sono sovrapposte diverse pronunce di Cassazione.

La tassazione sul patto di famiglia

La normativa di riferimento è l’articolo 3 del Testo unico sulle successioni, in base a cui i trasferimenti di quote societarie verso i discendenti, effettuati anche tramite patti di famiglia, non sono soggetti all’imposta. Ci sono tutta una serie di regole da rispettare, in particolare è previsto che i beneficiari proseguano l’attività di impresa per almeno cinque anni.

L’esenzione è limitata al trasferimento di quote nell’ambito del patto di famiglia ed esclude «l’attribuzione di somme di denaro o di beni eventualmente posta in essere dall’assegnatario dell’azienda o delle partecipazioni sociali in favore degli altri partecipanti al contratto».

Le aliquote sulle attribuzione compensative

Le attribuzione compensative sono soggette all’imposta sulle donazioni, quindi a un’aliquota che dipende dal grado di parentela. Ecco quali sono le percentuali e le franchigie:

  • 4% per il coniuge e i parenti in linea retta, sul valore eccedente 1 milione di euro, per ciascun beneficiario;
  • 6% per fratelli e sorelle, da calcolare sul valore eccedente 100mila euro, per ciascun beneficiario;
  • 6% da calcolare sul valore totale (cioè senza alcuna franchigia), per gli altri parenti fino al quarto grado, affini in linea retta, affini in linea collaterale fino al terzo grado;
  • 8% da calcolare sul valore totale (cioè senza alcuna franchigia), per le altre persone.

Come si determina il grado di parentela

Quale momento dell’operazione rileva per determinare il grado di parentela? Un’ordinanza di Cassazione (n. 32823/2018) aveva in primis stabilito che il riferimento fosse il rapporto fra assegnatario e legittimario, ma successivamente (con sentenza 29506/2020) la stessa Corte ha rivisto questo orientamento e definito le attribuzioni compensative come donazioni del disponente in favore del legittimario non assegnatario, con conseguente attribuzione dell’aliquota e della franchigia previste con riferimento al corrispondente rapporto di parentela o di coniugio.

La nuova risoluzione del Fisco recepisce questa pronuncia stabilendo dunque che «l’aliquota e la franchigia sono determinate tenendo conto del rapporto di parentela o di coniugio intercorrente tra disponente e legittimario non assegnatario».