Orientarsi tra le tensioni Usa-Cina: strategie di investimento per un contesto volatile

Nel contesto attuale della geopolitica globale, la relazione tra Stati Uniti e Cina è un fattore critico nella definizione delle strategie di investimento. In quest’ottica, Marcus Weyerer, senior Etf investment strategist di Franklin Templeton ETFs valuta di seguito le dinamiche in evoluzione e le loro implicazioni per i mercati. Negli Stati Uniti la posizione bipartisan... Leggi tutto

Feb 14, 2025 - 13:29
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Orientarsi tra le tensioni Usa-Cina: strategie di investimento per un contesto volatile

Nel contesto attuale della geopolitica globale, la relazione tra Stati Uniti e Cina è un fattore critico nella definizione delle strategie di investimento. In quest’ottica, Marcus Weyerer, senior Etf investment strategist di Franklin Templeton ETFs valuta di seguito le dinamiche in evoluzione e le loro implicazioni per i mercati.

Negli Stati Uniti la posizione bipartisan aggressiva sulla Cina è significativa. Sia i Repubblicani che i Democratici vedono la Cina come un formidabile concorrente. Questo consenso aggiunge un livello di complessità alla relazione, poiché entrambe le parti probabilmente adotteranno una posizione più assertiva nelle negoziazioni. Trump può aspettarsi di trovare legislatori favorevoli quando si tratta di misure che richiedono l’approvazione del Congresso. È importante, tuttavia, riconoscere che, nonostante le tensioni, c’è un interesse reciproco a trovare una via d’uscita. Gli impatti economici delle tariffe e delle sanzioni si fanno sentire su entrambi i lati, e le negoziazioni durante il primo mandato di Trump hanno dimostrato che c’è un potenziale per risultati positivi quando entrambi i paesi sono motivati da benefici reciproci. Questo, ovviamente, prima che il COVID-19 abbia ulteriormente logorato la relazione. Questa volta, le cose potrebbero diventare più complicate, ma ci sono segnali che entrambe le parti rimangano aperte al dialogo.

Da una prospettiva di investimento, le attuali tensioni geopolitiche presentano sia rischi che opportunità. L’aspetto positivo è che le recenti misure fiscali in Cina, che sono più ampie e mirate, riflettono l’approccio proattivo del Governo per mitigare i rischi economici posti dalle tariffe e sanzioni statunitensi. Questa risposta non è solo una misura difensiva, ma supporta un cambiamento strategico verso il rafforzamento del consumo interno. Il lato negativo è che l’economia cinese continua ad affrontare sfide, tra cui una crisi del mercato immobiliare e la disoccupazione giovanile. La risposta del Governo è stata quella di implementare misure come il sistema di sicurezza sociale e riforme pensionistiche per sostenere il consumo interno. Queste politiche mirano a ridurre la dipendenza dell’economia dagli investimenti e dalle esportazioni, una transizione cruciale per la stabilità a lungo termine. L’ambiente geopolitico, tuttavia, rende questo cambiamento più difficile, e gli investitori devono essere preparati a una volatilità a breve termine.

Per orientarsi attraverso queste complessità, gli investitori potrebbero adottare strategie di investimento più mirate e flessibili. Un approccio è la disaggregazione di portafoglio che consiste nel prendendere in considerazione allocazioni single-contry nei mercati emergenti o strategie ex-Cina. Questo permette agli investitori di gestire efficacemente questi rischi idiosincratici, beneficiando al contempo del potenziale di crescita a lungo termine della Cina attraverso allocazioni standalone. Concentrarsi su aziende meno esposte alle tensioni commerciali internazionali e più allineate con la storia della ripresa locale può fornire un orizzonte di investimento più stabile.

Una strategia ex-Cina che copra l’Asia o i mercati emergenti – integrata con un’esposizione single-country alla Cina – offre in particolare la flessibilità di adattarsi ai cambiamenti politici e ai rischi geopolitici, garantendo che i portafogli rimangano resilienti in un ambiente dinamico.