Novak Djokovic rende onore a Mensik: “Più bravo di me nei momenti decisivi”
Novak Djokovic ha visto sfumare a pochissimo dal traguardo il sogno di vincere il titolo n.100 nel circuito ATP. Il serbo (n.5 del mondo) è stato sconfitto nella finale del Masters1000 di Miami dal ceco Jakub Mensik sullo score di 7-6 (4) 7-6 (4). Una partita in cui sono stati i dettagli a fare la […]

Novak Djokovic ha visto sfumare a pochissimo dal traguardo il sogno di vincere il titolo n.100 nel circuito ATP. Il serbo (n.5 del mondo) è stato sconfitto nella finale del Masters1000 di Miami dal ceco Jakub Mensik sullo score di 7-6 (4) 7-6 (4). Una partita in cui sono stati i dettagli a fare la differenza e il giovane Mensik, pur con poca esperienza, ha messo sul piatto sulle grandi qualità.
“Questo è il momento di Jakub, il momento della sua squadra, il momento della sua famiglia. Congratulazioni, torneo incredibile. Mi fa male ammetterlo, ma è stato migliore. Nei momenti decisivi, ha dato il massimo con un servizio incredibile e uno sforzo mentale fenomenale per rimanere sempre concentrato nei momenti difficili della partita“, ha dichiarato Djokovic nel corso della premiazione.
In conferenza stampa, Nole ha espresso altri concetti interessanti. “Non è mai bello perdere, ma devo dire che Jakub è uno dei pochi giocatori con cui sono più felice di perdere in finale, a dire il vero. L’ho incontrato quando aveva 15 o 16 anni e l’ho invitato ad allenarsi con noi a Belgrado. Vedere la sua crescita è fantastico. Tre o quattro anni fa, avevo già previsto che sarebbe diventato uno dei migliori al mondo, quindi sono davvero contento che stia riuscendo a sfruttare il suo potenziale. È stata una partita strana; non mi sono mai sentito completamente al meglio“, ha dichiarato.
A questo proposito, l’ex n.1 del mondo ha preferito non entrare nel dettaglio. Certo, non è passato inosservato il gonfiore sotto l’occhio destro del tennista serbo, forse dovuto a una congiuntivite virale che ha preceduto la sfida: “Non voglio sembrare come se stessi giustificando la mia sconfitta, bisogna accettare tutte le circostanze. Lascio Miami con un sapore amaro in bocca per aver perso la finale, ma ho ritrovato un buon feeling sia dentro che fuori dal campo. Sono molto grato per il supporto che ho ricevuto e mi sono goduto l’esperienza, e ho giocato bene per tutta la settimana, tranne oggi“, il pensiero del campione nativo di Belgrado.