Napoli investe sul turismo, a HospitalitySud le sfide dell’ospitalità
Sesta edizione per HospitalitySud, in corso fino a oggi alla Stazione Marittima di Napoli. Un’occasione di incontro professionale con titolari, manager, impiegati e consulenti di hotel, resort, dimore storiche, agriturismi, villaggi, camping, bed & breakfast, affittacamere, case vacanza per le aziende che si occupano di forniture e di servizi. Il palinsesto dell’evento Il programma dell’evento ... L'articolo Napoli investe sul turismo, a HospitalitySud le sfide dell’ospitalità proviene da GuidaViaggi.

Sesta edizione per HospitalitySud, in corso fino a oggi alla Stazione Marittima di Napoli. Un’occasione di incontro professionale con titolari, manager, impiegati e consulenti di hotel, resort, dimore storiche, agriturismi, villaggi, camping, bed & breakfast, affittacamere, case vacanza per le aziende che si occupano di forniture e di servizi.
Il palinsesto dell’evento
Il programma dell’evento si articola in speech, incontri su aree tematiche di interesse, seminari di aggiornamento a cura di esperti. La conferenza di apertura, dopo l’intervento di Ugo Picarelli fondatore e direttore HospitalitySud e i saluti di Teresa Armato, assessore al Turismo Comune di Napoli e di Vincenzo Cirillo, consigliere delegato Promozione del Territorio Città Metropolitana, ha dato spazio ad architetti, designer, albergatori e addetti ai lavori in occasione della tavola rotonda “L’arredo contract nell’hospitality, valore aggiunto delle destinazioni” in collaborazione con Fondazione Ordine Architetti Pianificatori Paesaggisti Conservatori di Napoli e provincia e Adi Associazione per il Disegno Industriale della Campania. Obiettivo condividere best practices, favorire la collaborazione e dare risoluzione alle sfide dell’ospitalità, che oggi vertono sui materiali, sull’efficientamento energetico, sulla domotica con l’impiego di tecnologie digitali e della intelligenza artificiale, sulla realizzazione di progetti di interior design di qualità e innovazione che contraddistinguono il Made in Italy. Il tutto a vantaggio della destinazione che accresce in competitività.
HospitalitySud ha luogo alla Stazione Marittima di Napoli con un salone espositivo al quale partecipano le aziende top nella loro area merceologica e un programma di 32 tra incontri e seminari con 100 relatori. Patrocinano l’evento Comune di Napoli, Regione Campania, Unione Industriali Napoli, Federalberghi Napoli, Confesercenti Napoli. Partner ufficiale è Blastness.
Tra gli eventi in programma oggi, il Focus “Sala e Cucina” che si articola in dimostrazioni, degustazioni, formazione professionale e in collaborazione con Apcn Associazione Provinciale Cuochi Napoli, Urcc Unione Regionale Cuochi della Campania, Ais Campania Associazione Italiana Sommelier, Aicaf Accademia Italiana Maestri del caffè. Sono previsti speech professionali a cura delle aziende, con Blastness che presenta “Scopriamo le nuove tendenze di mercato partendo dai dati del 2024” e Time To Host “Come migliorare la guest experience? La customer journey, uno strumento per monitorare le performance della casa vacanze e la soddisfazione del cliente”.
Spazio anche alla formazione con Marco Volpe “Ottimizzare le performance in hotel: tempi, strumenti e responsabilità”, Giovanni Maugeri “Management e controllo di gestione: strategie per ottimizzare gli utili nel settore alberghiero” e Stefano Todisco “Dall’idea al profitto: come creare e gestire una struttura ricettiva di successo”, ma anche seminari di aggiornamento e incontri a cura degli ordini professionali, delle associazioni di categoria e delle associazioni professionali.
Focus turismo per Napoli
Teresa Armato, assessore al Turismo Comune di Napoli, si è detta “molto contenta di essere all’apertura di HospitalitySud, ancora una volta per la 6ª edizione, che è un riferimento molto importante per lo sviluppo del turismo nella nostra città e nel nostro territorio. HospitalitySud tratta argomenti cruciali per il settore, dalla capacità di ospitare alla qualità dell’ospitalità, dall’arredamento al food, ai materiali ecosostenibili per attrarre i turisti più sensibili al tema”.
I 2500 anni della città
Armato ha anche sottolineato che “Napoli sta puntando moltissimo sul turismo come fattore economico, di crescita e di sviluppo, che può dare e sta dando lavoro a tantissimi giovani, formando anche nuove professionalità. La nostra città attira tantissimi turisti e questo sarà un anno delle grandi sfide perché abbiamo il compleanno della città, i 2500 anni, per il quale offriremo una importante programmazione, e il Giubileo con milioni di pellegrini che arrivano a Roma e vogliono visitare Napoli. Pertanto, stiamo valutando come migliorare l’accoglienza; stiamo già facendo dei tour appropriati alla riflessione sulla speranza che il Papa ha indicato e che il Giubileo svilupperà in quest’anno e sono già iniziati dal 13 febbraio i nostri tour dedicati alle donne di fede, di speranza e di carità che stanno avendo un grande successo. Vogliamo dare il nostro sostegno istituzionale per fare in modo che il turismo sia sempre di più una realtà importante”.
Cosa cercano i turisti
Vincenzo Cirillo, consigliere delegato Promozione del Territorio Città Metropolitana, ha aggiunto: “Questo evento è fondamentale per creare un matching tra le imprese della filiera turistica e, allo stesso tempo, fa in modo che ci sia anche un rapporto tra le imprese e le istituzioni. In questo momento, forse più di qualsiasi altro, le istituzioni hanno presenza sui territori e cercano di valorizzare le imprese turistiche attraverso una maggiore informazione. Si è parlato anche di sostenibilità, che nel turismo è proprio la chiave di lettura vincente. È quella che permette ai turisti internazionali, che ormai non vogliono più solo luoghi, paesaggi, opere d’arte, siti archeologici. Vogliono anche la sostenibilità della struttura che li accoglie e quindi l’utilizzo di materie prime sostenibili e di cibo biologico e a chilometro zero. Inoltre, i turisti cercano l’esperienza da vivere, ad esempio essere parte di un restauro di un’antica opera d’arte o realizzare degli oggetti artigianali, o ancora immergersi e pigiare l’uva per realizzare il vino. I turisti cercano il prodotto allo stato puro, allo stato naturale e spesso lo vogliono realizzare loro”.
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