Nansen: a Bitcoin manca la spinta al rialzo

L'andamento del prezzo di BTC sta attraversando un periodo di grande incertezza senza un chiaro trend.

Mar 7, 2025 - 12:36
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Nansen: a Bitcoin manca la spinta al rialzo
Nansen bitcoin

Una recente analisi di Nansen sul prezzo di Bitcoin rivela che non c’è una forte convinzione nei confronti di possibili ulteriori rialzi in questa fase.

Il fatto è che, pur essendosi mantenuto sopra la media mobile a 200 giorni, rimane bloccato sotto la media mobile a 50 giorni e la media mobile esponenziale a 20 giorni. 

Quindi nonostante vi siano delle buone notizie, attualmente non ha spinta al rialzo. 

Gli indicatori chiave per Bitcoin nell’analisi di Nansen

Nell’ultima ricerca di mercato, Nansen fa notare che la mancanza di convinzione nei confronti di un possibile rialzo è chiaramente confermata dal quadro dei flussi degli ETF spot su BTC, visto che per nove giorni quasi consecutivi si sono verificati deflussi netti piuttosto significativi, interrotti solo da un giorno di afflussi netti.

etf spot su bitcoin dati

A tutto ciò, si aggiunge anche che il loro indicatore BTC Momentum continua a oscillare sopra e sotto la quota neutra, rendendo difficile individuare una chiara direzione al rialzo o al ribasso.

bitcoin btc price momentum

La miglior strategia per i trader di Bitcoin secondo Nansen

Alla luce di ciò, arrivano a concludere che per i trader a breve termine una strategia potrebbe essere quella di acquistare in prossimità di eventi con il potenziale massimo di paura, e di vendere ai picchi di ottimismo locale.

Specificano però che, sebbene in teoria tali strategie a breve termine potrebbero anche funzionare, non sono le loro preferite.

Gli analisti di Nansen in questo momento sono invece alla ricerca di segnali più chiari. 

Ad esempio, stanno attendendo un consolidamento dei prezzi, ovvero quando il prezzo inizia a registrare lentamente minimi sempre più alti, e la fine del rumoroso periodo di incertezza legato ai dazi di Trump

Ma stanno anche attendendo la stabilizzazione in borsa del prezzo delle azioni tech, ora che la media mobile dei prezzi di Nvidia sta virando verso il basso, ed un rimbalzo nei dati macroeconomici statunitensi. 

Oltre a ciò stanno anche monitorando l’andamento in borsa del titolo COIN di Coinbase, in particolare per ciò che concerne la crescita della stablecoin USDC in partnership con Circle. 

Il problema dei dazi

Uno dei problemi che stanno causando maggiore incertezza sono gli sviluppi della politica statunitense, in particolare riguardo i dazi e la regolamentazione delle criptovalute.

Per quanto riguarda i dazi, ciò che conta di più è l’impatto dei cambiamenti nella politica commerciale statunitense sulle esportazioni cinesi e su settori chiave come l’automotive e l’agricoltura.

Tutto ciò ha generato un aumento della volatilità implicita azionaria (VIX) sopra quota 20 punti, dovuta proprio all’incertezza in merito all’interpretazione che bisogna dare degli indirizzi politici e delle intenzioni principali dell’amministrazione statunitense, ovvero se sono pro-business, protezionistiche o al limite dell’irrazionalità. 

Alcune di queste politiche infatti potrebbero aver senso per l’economia degli USA.

Infatti le minacce di dazi spingono alcune aziende estere ad andare ad investire negli Stati Uniti, soprattutto quando si tratta di conoscenze e prodotti ad alto valore aggiunto, e ciò può risultare utile per la produttività e la crescita economica a lungo termine. 

Secondo Nansen anche i dazi reciproci potrebbero avere senso, perchè se un paese impone dazi più elevati alle merci USA, allora ha senso che gli USA le utilizzino per fare pressioni affinché vengano ridotte. 

Ma vi sono anche alcuni dazi che sembrano avere scopi propagandistici, per soddisfare l’elettorato protezionista.

Il report di Nansen li definisce “dazi ideologici”, perchè colpiscono industrie a basso valore aggiunto come i metalli, l’alluminio ed il settore agricolo, mentre invece probabilmente ha più senso importare quelle merci dall’estero piuttosto che produrle localmente. 

Inoltre ritengono che i tagli fiscali aggiuntivi proposti hanno un sapore “populista”, perchè favoriscono mance, pagamenti della previdenza sociale e straordinari.

Scrivono: 

“Nel complesso, questa categoria di tariffe appare inflazionistica, senza un chiaro impatto sulla crescita”.

Il rischio stagflazione

Il problema di tutto ciò è che gli USA ora rischiano la stagflazione, se non addirittura la recessione a lungo andare. 

Ad esempio, l’ultimo sondaggio di ISM Manufacturing rivela che i nuovi ordini sono in calo di -6,5 punti, ed i prezzi in aumento di 7,5 punti.

A questo punto l’analisi di Nansen afferma che una strategia di investimento generale per TradFi e crypto sarebbe quella di aspettare che il rumore passi e che arrivino i “buoni annunci”, probabilmente in primavera quando inizierà la discussione sul pacchetto di tagli fiscali con il Congresso. 

Inoltre, sostiene che i cambiamenti normativi che avvantaggiano le criptovalute aziendali saranno probabilmente favorevoli per il settore crypto nel suo complesso.

Quindi da un lato emergono possibili rischi, mentre dall’altro possibili opportunità. 

Tuttavia in questa fase di grande incertezza è davvero difficile individuare un chiaro andamento, verso l’alto o verso il basso. Probabilmente occorrerà attendere ancora un po’ prima di avere un quadro più chiaro e meno incerto, e ciò potrebbe accadere tra la fine di marzo ed il mese di aprile, sebbene la fase di difficoltà potrebbe anche spingersi fino a giugno.