Molestie al Concertone, chiesto il nulla osta per l'espulsione dei tre arrestati

Le grida d'aiuto, la paura e poi la rabbia. È ancora sotto choc la giovane del Casertano che ha denunciato le molestie subite al concerto del primo maggio di Roma. Si trovava a ridosso delle transenne quando intorno alle 20:30 - questo il racconto fatto alla polizia - tre tunisini l'hanno accerchiata e palpeggiata a turno. Quando la vittima ha sentito le mani su di sé, è rimasta pietrificata dallo spavento. Una manciata di minuti che le sono sembrati una vita. A salvarla dalla violenza è stata un'amica che, con freddezza e lucidità, è riuscita a trascinarla via. Tempestivo anche l'intervento della polizia, impegnata nel modello grandi eventi, che ha arrestato i tre studenti nordafricani per violenza sessuale di gruppo. I tre hanno negato le accuse, ma nelle mani della giustizia sono rimasti solo qualche ora. Sono già stati rimessi in libertà, la procura aveva chiesto la custodia cautelare in carcere, ritenendo che quella dei tre fosse stata un'azione premeditata. Il tribunale, in attesa del processo, ha ritenuto sufficiente l'obbligo di firma. Un duro colpo per la vittima, che dopo l'aggressione, è stata accompagnata in ospedale. Ha sporto denuncia. "Sono cose che ti uccidono dentro", ha raccontato. Il Viminale fa sapere che è già stato chiesto il nulla osta per l'espulsione dei tre aggressori.

Mag 3, 2025 - 20:08
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Molestie al Concertone, chiesto il nulla osta per l'espulsione dei tre arrestati
Le grida d'aiuto, la paura e poi la rabbia. È ancora sotto choc la giovane del Casertano che ha denunciato le molestie subite al concerto del primo maggio di Roma. Si trovava a ridosso delle transenne quando intorno alle 20:30 - questo il racconto fatto alla polizia - tre tunisini l'hanno accerchiata e palpeggiata a turno. Quando la vittima ha sentito le mani su di sé, è rimasta pietrificata dallo spavento. Una manciata di minuti che le sono sembrati una vita. A salvarla dalla violenza è stata un'amica che, con freddezza e lucidità, è riuscita a trascinarla via. Tempestivo anche l'intervento della polizia, impegnata nel modello grandi eventi, che ha arrestato i tre studenti nordafricani per violenza sessuale di gruppo. I tre hanno negato le accuse, ma nelle mani della giustizia sono rimasti solo qualche ora. Sono già stati rimessi in libertà, la procura aveva chiesto la custodia cautelare in carcere, ritenendo che quella dei tre fosse stata un'azione premeditata. Il tribunale, in attesa del processo, ha ritenuto sufficiente l'obbligo di firma. Un duro colpo per la vittima, che dopo l'aggressione, è stata accompagnata in ospedale. Ha sporto denuncia. "Sono cose che ti uccidono dentro", ha raccontato. Il Viminale fa sapere che è già stato chiesto il nulla osta per l'espulsione dei tre aggressori.