Milano Cortina 2026, le reazioni dopo il sabotaggio alla pista di bob: “Chi danneggia le Olimpiadi, fa un torto all’Italia”
Un bruttissimo segnale a poco meno di un anno dall’inizio dei Giochi. Come sappiamo nella notte tra giovedì 20 e venerdì 21 febbraio, dei vandali hanno danneggiato quella che sarà la pista di bob e skeleton alle Olimpiadi di Milano Cortina 2026. Il sabotaggio è avvenuto nella struttura di Cortina D’Ampezzo, impianto molto discusso nel […]

Un bruttissimo segnale a poco meno di un anno dall’inizio dei Giochi. Come sappiamo nella notte tra giovedì 20 e venerdì 21 febbraio, dei vandali hanno danneggiato quella che sarà la pista di bob e skeleton alle Olimpiadi di Milano Cortina 2026. Il sabotaggio è avvenuto nella struttura di Cortina D’Ampezzo, impianto molto discusso nel corso degli anni, tanto da diventare una sorta di telenovela per via dei reiterati ritardi sulla costruzione rispetto alla tabella di marcia iniziale.
Nello specifico più ignoti hanno staccato un tubo di refrigerazione, abbandonandolo poi in strada causando non solo un grave danno strutturale, ma anche un certo caos alla viabilità. Il gesto, sicuramente non per caso, è arrivato a pochi giorni dall’atteso sopralluogo da parte del Comitato Olimpico Internazionale.
Molto dura la reazione del Ministero dei Trasporti che, attraverso una nota, ha telegraficamente condannato l’accaduto: “Quanto successo a Cortina, dove ignoti hanno sabotato la pista da bob, è inquietante e grave. Chi cerca di danneggiare le Olimpiadi fa un danno all’Italia davanti a tutto il mondo“.
A fare eco il MIT è stata anche la rappresentanza istituzionale locale: la senatrice Erika Stefani infatti, oltre ad etichettare il fatto come “gravissimo e intollerabile” ha detto che l’Italia non cederà al sabotaggio di quelli da lei chiamati “Signori del no” che pensano di bloccare il progresso aprendo una “stagione di terrore”.
In ultimo è intervenuto anche il Ministro dei Trasporti Matteo Salvini: “Chi vuole sabotare le Olimpiadi del 2026 colpisce non solo l’impegno di tanti lavoratori ma anche il Paese davanti a tutto il mondo. Non ci faremo intimidire. All’odio e al livore dei signori del ‘No’ rispondiamo con l’Italia dei Sì: avanti con le opere, senza sosta e senza paura“.