“Mi hanno investito per poi prendermi a pugni in faccia”: il ciclista Luca Colnaghi aggredito senza motivo durante un allenamento

Il lecchese: "Ero con mio fratello quando abbiamo incrociato quel tipo in moto". Il racconto di una violenza senza senso L'articolo “Mi hanno investito per poi prendermi a pugni in faccia”: il ciclista Luca Colnaghi aggredito senza motivo durante un allenamento proviene da Il Fatto Quotidiano.

Mar 7, 2025 - 12:34
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“Mi hanno investito per poi prendermi a pugni in faccia”: il ciclista Luca Colnaghi aggredito senza motivo durante un allenamento

Il ciclista lecchese Luca Colnaghi è stato aggredito mercoledì 5 marzo durante un allenamento. Lo denuncia il gruppo sportivo ‘Vf Group Bardiani Csf Faizane’ in una nota ufficiale. “Esprimiamo vicinanza e solidarietà a Luca Colnaghi, vittima di una grave aggressione mentre rientrava a casa dopo un allenamento. Il nostro atleta, insieme al fratello Andrea, è stato dapprima minacciato e spintonato da un individuo in moto e, successivamente, aggredito in un secondo episodio che gli ha causato serie conseguenze fisiche“.

Colnaghi – continua la nota – ha riportato una spalla lussata e una microfrattura alle costole, con una prognosi di 10 giorni di riposo. Nonostante ciò, il suo spirito combattivo lo spinge a voler onorare gli impegni sportivi in Belgio nel prossimo weekend, al Gp Criquielion e al Gp Monseré, ai quali il lecchese desidera partecipare”. Il ciclista ha scelto di affidarsi ad ‘Accpi’ (Associazione corridori ciclisti professionisti italiani) e alla tutela legale dell’associazione ‘Zero Sbatti’. Il comunicato della società riporta anche una dichiarazione di Colnaghi: “Sono davvero amareggiato e mi auguro che nessuno debba vivere un’esperienza simile. Credo nella giustizia e spero che le autorità facciano il loro dovere”.

Intervistato da tuttobiciweb, il ciclista ha raccontato la dinamica dell’accaduto: “Nel primo pomeriggio di mercoledì, quando ero tra Lierna e Varenna insieme a mio fratello Andrea, abbiamo incrociato un tipo in moto alla ricerca di rogne. Mi ha affiancato, insultato e ha messo il suo mezzo di traverso per costringermi a fermarmi. Quando me lo sono ritrovato faccia a faccia, abbiamo cercato di calmarlo, di dirgli di smetterla, che non avevamo alcuna voglia di litigare, ma mi ha spintonato e fatto cadere. – ha spiegato Colnaghi – Mi ha aggredito, prendendomi per il collo. Per fortuna siamo riusciti a bloccarlo, con mio fratello, e a farlo andare via. Ha provato ancora ad intimidirci, tornando indietro contromano, come per venirci addosso in un frontale, ma sembrava finita lì”. Ma purtroppo per il ciclista non era così.

“Arrivato a casa mi sono accorto di aver perso le cuffie che avevo nella tasca della maglia, così sono tornato a cercarle, commettendo l’errore di ripresentarmi sul luogo da solo. Ahimè il soggetto, che scoprirò poi essere già noto alle Forze dell’ordine, è tornato con un’altra persona a bordo della moto. Prima mi hanno sfiorato per farmi cadere poi, quando stavo scappando, il passeggero ha preso un masso dalla strada e me l’ha lanciato sulla ruota posteriore. – ha dichiarato Colnaghi – Non contenti mi sono venuti addosso con la moto, bloccandomi sul muretto a bordo strada. Nell’impatto già mi ero fatto male, ma come se non bastasse questi due personaggi hanno lasciato la moto per prendermi di spalle e darmi dei pugni in faccia. Quando sono riuscito a liberarmi, l’allarme del contachilometri aveva già allertato mio papà, che mi ha raggiunto sul luogo del fattaccio ancora prima dei soccorsi e dei Carabinieri, che nonostante la concitazione del momento avevo avuto la lucidità di chiamare”.

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