Maria Latella e il senso di un programma di approfondimento registrato cinque giorni prima
A casa di Maria Latella viene registrato cinque giorni prima della messa in onda. Così facendo, il programma non va oltre la chiacchierata fine a se stessa, incentrata sui massimi sistemi e incapace di produrre nuove notizie e spunti interessanti

Che senso ha sedersi a tavola per parlare di attualità se i temi affrontati sono vecchi di giorni? A questa domanda dovrebbe rispondere Maria Latella, padrona di casa in seconda serata su Rai 3 dell’house-talk che fa sedere a tavola i principali personaggi provenienti dal mondo della politica, della cultura e dello spettacolo.
L’obiettivo del programma, stando alla descrizione della stessa Rai, dovrebbe essere quello di “approfondire temi in primo piano”, che però risultano scaduti, o perlomeno non aggiornati, dato che la registrazione della trasmissione avviene con un anticipo di ben cinque giorni sulla messa in onda.
Proprio così. Il secondo appuntamento di A casa di Maria Latella risultava confezionato il 6 marzo e ad ammetterlo era stata la stessa conduttrice, con un post pubblicato sui suoi social. Oltre al ‘danno’, anche l’auto-beffa di un’ammissione tanto sincera quanto incomprensibile.
Martedì a cena dalla giornalista c’erano il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, il geologo Mario Tozzi, il comico Edoardo Ferrario e la ‘penna’ del Fatto Selvaggia Lucarelli. A quest’ultima la Latella ha chiesto un commento sul caso Cristicchi, sulla vicenda Lacerenza e, ovviamente, sul ‘pandoro-gate’. Peccato però che tutto si sia limitato a giudizi freddi, completamente scollegati da un’attualità che si aggiorna col passare del tempo e che, soprattutto in un’epoca così frenetica, non può rimanere paralizzata a quasi una settimana prima.
La Lucarelli, pertanto, non ha potuto esprimersi sull’intervista che Simone Cristicchi ha concesso nel weekend ad Aldo Cazzullo, né sugli ultimi aggiornamenti riguardanti la ‘gintoneria’, con Davide Lacerenza e Stefania Nobile che, davanti al gip, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Per quel che riguarda invece Chiara Ferragni, è stata ‘bucata’ la notizia dell’aumento di capitale da oltre 6 milioni per salvare la società Fenice.
Così facendo, A casa di Maria Latella non va oltre la chiacchierata fine a se stessa, incentrata sui massimi sistemi e incapace di produrre nuove notizie e spunti interessanti.