Magrini: “Van Aert sarà il crack del Giro d’Italia. Ciccone e Tiberi protagonisti, non ci sono salite durissime”

Riccardo Magrini è stato l’ospite speciale dell’ultima puntata di Bike Today, trasmissione di approfondimento sul ciclismo visibile sul canale Youtube di OA Sport e condotta da Gian Luca Gardini. L’apprezzato commentatore tecnico di Eurosport ha fatto il punto della situazione in vista dell’imminente Giro d’Italia 2025, che scatterà in Albania il 9 maggio. “Il Giro […]

Mag 3, 2025 - 10:59
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Magrini: “Van Aert sarà il crack del Giro d’Italia. Ciccone e Tiberi protagonisti, non ci sono salite durissime”

Riccardo Magrini è stato l’ospite speciale dell’ultima puntata di Bike Today, trasmissione di approfondimento sul ciclismo visibile sul canale Youtube di OA Sport e condotta da Gian Luca Gardini. L’apprezzato commentatore tecnico di Eurosport ha fatto il punto della situazione in vista dell’imminente Giro d’Italia 2025, che scatterà in Albania il 9 maggio.

Il Giro d’Italia quest’anno a me piace, perché non ci sono i due/tre che monopolizzano le grandi corse a tappe. È un Giro d’Italia particolare, senza arrivi in salita di quelli tosti. Il primo sarà a Tagliacozzo, ma mi risulta che non sia una salita durissima per il ciclismo attuale. È un Giro aperto, insidioso fin dalle prime tappe in Albania con la cronometro del secondo giorno che sarà impegnativa. Poi ci sono delle tappe interlocutorie che potrebbero effettivamente cambiare le sorti della classifica parziale. Penso sarà un Giro prediletto dai corridori che hanno nel DNA l’attacco, anche con una fuga“, dichiara Magrini.

Sugli italiani più quotati verso la Corsa Rosa: Ciccone sta dimostrando di andare fortissimo: 2° alla Liegi, vittoria alla prima tappa del Tour of the Alps. Un corridore che molte volte ha fallito per motivi esterni, quasi sempre di salute, ma quest’anno sembra essersi approcciato al Giro d’Italia nel modo giusto. Poi c’è anche quello che l’anno scorso arrivò quinto in classifica generale, Tiberi, penalizzato da una foratura il secondo giorno ad Oropa. Insomma, abbiamo già due elementi che possono fare la differenza“.

Velasco è arrivato 4° a Liegi ed è in condizione, con una squadra che può battagliare, poi Fortunato che può cercare la fuga buona. Ci sono dei corridori italiani che possono fare la differenza. Mancano Ganna e Milan, i due azzurri che hanno fatto infiammare il ciclismo italiano in questa prima parte di stagione, ma penso che possiamo essere tra i protagonisti di questo Giro. Sono convinto che Roglic sia il favorito insieme ad Ayuso, ma il percorso di quest’anno invoglierà tanti a fare la sorpresa. Comunque ci siamo anche noi come italiani, e soprattutto penso ci siano anche altri pretendenti“, aggiunge l’ex corridore toscano.

Sugli altri possibili protagonisti del Giro: “Io non ho perso la speranza con Bernal, un corridore che era in netta ripresa a inizio stagione prima di essere vittima di un incidente banale che lo ha fermato un po’. Il problema per lui è che non ci sono grandi salite, e questo potrebbe essere un handicap, ma credo sarà supportato anche dalla squadra. Poi parlando dei sudamericani c’è anche Carapaz che ha detto di voler vincere. Ci sono incognite. Van Aert per me sarà il crack del Giro d’Italia 2025. Lui ha fatto una stagione improntata sulle Classiche arrivando 2°, 4°, 4°, 2° e 4°, perdendo da Evenepoel alla Freccia del Brabante, e sono convinto che al Giro sarà molto forte. Non per la classifica generale, ma per la maglia ciclamino penso vada preso in considerazione. Ci saranno tanti corridori in grado di fare la differenza“.

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