Ma quanto è credibile Conte che fa il pacifista?
Giuseppe Conte come un pesce nell’acqua del mondo sottosopra di Trump. I Graffi di Damato

Giuseppe Conte come un pesce nell’acqua del mondo sottosopra di Trump. I Graffi di Damato
Nel mondo alla rovescia, o sottosopra, in versione Trump, ben più visibile di quello che porta il nome del generale italiano e leghista Roberto Vannacci, si muove come un pesce nell’acqua il presidente delle 5 Stelle, o di quel che rimane, e due volte ex presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Che, in una intervista al Corriere della Sera, si è liberato della compagnia scomoda del suo ex vice presidente del Consiglio e ministro dell’Interno Matteo Salvini, nel primo dei suoi due governi, dandogli del “pacifista di comodo”, cioè finto.
“La Lega sostiene con i voti le politiche belliciste del governo. Il loro pacifismo di comodo -ha spiegato Conte- serve solo a dare fastidio a Meloni”. E ancora: “Noi invece siamo sempre stati fedeli alle nostre convinzioni, anche quando siamo finiti ingiustamente nella lista dei filo-putiniani”. E pazienza se all’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina, più di tre anni fa, come gli ha ricordato quella villana, evidentemente, dell’intervistatrice Adriana Logroscino, i pentastellati al governo con Mario Draghi a Palazzo Chigi, e Luigi Di Maio al Ministero degli Esteri, approvarono in Parlamento, come fanno oggi i leghisti con la Meloni, il soccorso militare a Zelensky. Per permettergli -ha spiegato oggi Conte parlando di Zelensky- di non perdere la guerra nei soli tre giorni programmati da quell’esagerato di Putin.
Liberatosi dell’ingombrante compagnia di Salvini dandogli del pacifista o trumpiano di comodo, ripeto, Conte si è ritrovato per un po’ insieme con la segretaria del Pd Elly Schlein nelle “critiche al piano di riarmo europeo soprattutto all’interno di un partito che ha varie sensibilità su questo terreno”. Che hanno infatti polemicamente indotto uno dei fondatori del partito, Luigi Zanda, a reclamare un congresso straordinario per chiarire la linea del Nazareno, e magari cambiare anche segretario.
In particolare, Conte si aspetta ora da Schlein un’opposizione più chiara al “grande piano di investimento” pensato in Europa “sul modello del Next Generation Eu”. Che fu “concepito e attuato per ridare speranza alle giovani generazioni dopo la pandemia”. “Eviterei di accostare -ha detto il presidente pentastellato- le prospettive di difesa e investimenti militari”. Cioè, la difesa e gli investimenti militari sarebbero politicamente inconciliabili in una visione del mondo alla rovescia o sottosopra, questa volta di Conte, dopo le edizioni giù ricordate di Trump e Vannacci.