L’università Sapienza vieta la presentazione del libro del leader di Hamas Sinwar. Gli organizzatori insistono: “Si farà”

Nonostante la revoca, il Movimento degli studenti Palestinesi, ha annunciato che l'evento si farà il 5 marzo alle ore 15:00 nella facoltà di lettere. Piantedosi d'accordo con l'ateneo: "La libera manifestazione del pensiero è sacra, però non bisogna superare il segno" L'articolo L’università Sapienza vieta la presentazione del libro del leader di Hamas Sinwar. Gli organizzatori insistono: “Si farà” proviene da Il Fatto Quotidiano.

Mar 3, 2025 - 19:14
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L’università Sapienza vieta la presentazione del libro del leader di Hamas Sinwar. Gli organizzatori insistono: “Si farà”

L’università La Sapienza di Roma ha revocato l’autorizzazione alla presentazione nella facoltà di Fisica del libro “Le spine e il garofano”, scritto da Yahya Sinwar, leader di Hamas e considerato la mente dietro l’attacco del 7 ottobre. La decisione è arrivata nella serata del 28 febbraio, in seguito a forti pressioni e polemiche. La Comunità ebraica ha accolto la revoca come una scelta di responsabilità e ha messo sotto accusa la radicalizzazione in alcuni ambienti universitari e sulla provenienza dei finanziamenti che sostengono determinati movimenti. “Bene che si sia compreso il pericolo. Lucidità e coerenza della Sapienza e della Rettrice Polimeni, per nulla scontate. Resta la sfida dentro gli atenei di arginare boicottaggio, distorsione e forme di dialettica finalizzate a diffondere l’odio o l’incitamento al terrore”, ha commentato Noemi Di Segni, presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, sottolineando la necessità di arginare forme di boicottaggio e incitamento all’odio negli atenei. “Resta da capire chi finanzia e sostiene certi movimenti”, ha aggiunto. Sul caso è intervenuto anche il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi: “La libera manifestazione del pensiero è sacra, però non bisogna superare il segno”, ha dichiarato, sottolineando che il diritto di espressione non può diventare “uno strumento per eludere i principi del nostro vivere civile e democratico”.

Di fronte alla decisione dell’ateneo, il Movimento degli studenti Palestinesi ha immediatamente annunciato l’intenzione di portare avanti comunque l’iniziativa. “La dirigenza dell’università ha censurato un evento pubblico e letterario. L’evento sarà riorganizzato”, hanno dichiarato, accusando La Sapienza di aver ceduto alle pressioni della comunità ebraica romana. “Già nel 2021, ben prima del 7 ottobre 2023, su identiche pressioni, l’università cancellava la presentazione del report di Amnesty International sullo stato di apartheid in Palestina”, hanno aggiunto. A rincarare la dose è stato Davide Piccardo, editore del libro, che ha definito la revoca dell’autorizzazione un atto di censura inaccettabile per un’università pubblica. “Basta una telefonata delle comunità ebraiche, che alla luce delle loro posizioni sarebbe meglio chiamare comunità sioniste, per mettere a tacere il dibattito”, ha affermato Piccardo, attaccando direttamente Noemi Di Segni: “Dovrebbe vergognarsi di sostenere le politiche di genocidio perpetrate da Israele”. L’editore ha poi ribadito che la presentazione si terrà comunque.

Nel pomeriggio del 3 marzo è arrivata la conferma: “Le spine e il garofano” verrà presentato il 5 marzo alle ore 15:00 nella facoltà di lettere de La Sapienza. “Alla luce dei fatti di questi giorni, delle accuse diffamatorie e della campagna di censura che abbiamo subito, questa presentazione è più necessaria che mai. Difendere il diritto alla conoscenza e al dibattito è un dovere di tutti. Vi invitiamo a partecipare numerosi per affermare il principio che nessun libro deve essere censurato e che l’università deve rimanere un luogo di confronto e libertà di pensiero”, hanno ribadito gli organizzatori.

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