L’elettrica Volvo EX90: i 7 posti, il comfort e quell’innovazione premiata dal Time

Volvo, “la EX90 è l’auto più sicura che abbiamo mai costruito”. E il Time inserisce il sistema che riconosce distrazioni e pericoli fra le “Migliori invenzioni del 2024”.

Feb 18, 2025 - 17:38
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L’elettrica Volvo EX90: i 7 posti, il comfort e quell’innovazione premiata dal Time

Da un estremo all’altro, verrebbe da dire. Già, perché l’ultima volta che vi abbiamo parlato di Volvo lo abbiamo fatto in occasione del test drive nella gelida Svezia dell’elettrica EX30, il modello più compatto della gamma. Qualche mese dopo, torniamo sull’argomento per parlarvi di un’altra elettrica, decisamente più grande (è lunga oltre 5 metri…), ha 7 posti e potenze che possono superare i 500 dei “vecchi” cavalli. Parliamo della Volvo EX90, la prima ammiraglia elettrica del marchio, un suv come l’altro modello appena rinnovato, la XC90, simile nell’idea (e nelle dimensioni) ma totalmente diversa per contenuti (le motorizzazioni in questo caso sono termiche, Plug-in hybrid o mild hybrid per la precisione).

Le due, EX90 e XC90 si assomigliano anche esternamente, ma le affinità finiscono qui; nella sostanza la EX90 nasce da un progetto inedito, su una piattaforma nativa elettrica, con tutti i vantaggi in termini di efficienza, spazi, innovazione, sicurezza attiva (ai vertici del settore) e molto altro che vedremo più avanti. Costruita nello stabilimento statunitense della Carolina del Sud, la EX90 rafforza l’offerta di modelli elettrici del marchio svedese, che ha chiuso il 2024 con 175mila 194 auto elettriche, con un +54 per cento rispetto al 2023.

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L’elettrica EX90©Volvo

EX90, con 7 posti è l’elettrica per moderne famiglie Bradford

Torniamo per un attimo ai numeri, rilevanti per la scelta: la Volvo EX90 è lunga 5 metri e 03 metri, larga quasi 2 (1 metro e 96), alta 1 metro e 74, aspetto da considerarsi sia nel caso abbiate un garage anni Settanta, sia nel caso abitiate (e vi muoviate in auto) in città. Stop. Ah, il peso… 3.390 chili a pieno carico, aspetto critico per un’elettrica, come abbiamo visto più volte parlando del fenomeno del “gigantismo”, ma parliamo di un suv per moderne famiglie Bradford (che infatti per chi ricorda la serie Tv degli anni Ottanta, si muoveva con un Volkswagen Bulli). Un’auto elettrica da ricaricare in 32 minuti (fino a 250 kW) o, da casa, in circa 10 ore (di serie viene fornito un cavo di ricarica Mode 3, Tipo 2, trifase (lungo 6 metri).

Un’auto con 2 motori elettrici, un’autonomia elettrica da oltre 700 chilometri, la trazione integrale per viaggiare più sicuri anche sulla neve, con prestazioni notevoli (ma una velocità massima volutamente limitata a 180 orari, come tutti i nuovi modelli Volvo, esempio di “civiltà” e sicurezza) e un comfort notevole (soprattutto se scegliete le sospensioni pneumatiche a controllo attivo, 2.750 euro ben investiti…). Un’auto, ancora, dal prezzo importante, che parte da 85.250 euro e, come nel caso dell’esemplare provato da noi (EX90 Ultra, Twin motor, 7 posti), arriva a oltre 112 mila euro; fra le possibili alternative, altre due elettriche, Kia EV9 (affine per abitabilità con 6 o 7 posti) o BMW iX (per prestazioni e potenza).

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L’elettrica EX90©Volvo

Cresce la circolarità dei materiali: Pet, sughero e reti da pesca per gli interni

Circolarità e sostenibilità sono altre due parole che descrivono bene la Volvo EX90. A partire dai processi produttivi, come leggerete più sotto nell’analisi del ciclo di vita (LCA). O più semplicemente dalla scelta dei materiali interni, innovativi e sempre più “circolari” come Nordico, un tessuto realizzato da vinile, bottiglie in Pet e tappi di sughero riciclati, o come i dettagli in legno sulle portiere proveniente da foreste a gestione sostenibile FSC in Svezia e Finlandia.

A spulciare fra i dati dichiarati da Volvo si scoprono altre scelte virtuose: “Il 15 per cento di tutti i materiali plastici utilizzati sulla EX90 è generato da fonti riciclate o a base biologica, i tappetini sono realizzati in Econyl, un tessuto in poliammide ottenuto da nylon riciclato proveniente in parte dalle reti da pesca recuperate dai fondali marini. Anche acciaio e alluminio utilizzati per la carrozzeria della EX90 sono in parte riciclati, rispettivamente nella misura del 15 e del 25 per cento. Ma non basta. Volvo ha dichiarato l’obiettivo di raggiungere la carbon neutrality entro il 2040, data alla quale il costruttore si è impegnato ad arrivare con l’intera catena di valore climaticamente neutra.

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L’elettrica EX90©Volvo

Un’auto in grado di aggiornarsi per l’intero arco di vita

Ma torniamo alla EX90, un Suv a 7 posti (altro aspetto che la accomuna all’ibrida XC90, rispetto al quale è però molto più innovativa, di fatti la portabandiera del futuro Volvo). Anche esteticamente le due si assomigliano, con l’elettrica riconoscibile soprattutto dal frontale, primo di prese d’aria visibili. Altro “dettaglio” invisibile all’occhio, l’enorme batteria da 111 kWh nascosta nel pavimento, insieme ai doppi motori elettrici che insieme danno vita alla trazione 4×4 integrale. Sullo stile come sempre lasciamo a voi il giudizio, limitandoci ad osservare che il design fa sembrare la EX90 più compatta di quanto non sia. Più interessare sapere che questa è la Volvo più simile a una Tesla mai costruita, nel senso che anche la EX90 è governata da un software aggiornabile da remoto che di fatto mantiene aggiornate, o migliora, le funzioni dell’auto per l’intero ciclo di vita. Come un telefono cellulare per capirci.

Semplificare la vita a bordo è la parola magica. Ma attenzione a non esagerare…

Descrivendo la “circolarità” dei materiali degli interni, abbiamo omesso l’impressione più evidente saliti a bordo. Ossia l’atmosfera scandinava, da tradurre in un aspetto “fresco” e intimo allo stesso tempo, luminoso, confortevole. Magari lontano dagli interni più appariscenti di brand come BMW o Mercedes, ma di una qualità. Come sulla EX30, anche qui alcuni aspetti sono stati semplificati e qualcuno potrebbe storcere il naso (visto il prezzo…); l’assenza della tendina per l’enorme tetto in vetro, i pulsanti poco pratici per i finestrini posteriori, quelli per regolare gli specchietti retrovisori…

Serve un po’ di tempo per entrare in sintonia con i comandi della EX90, per capire come gestire tutte le funzioni dal grande schermo touchscreen da 14,5 pollici, anche qui simile alla EX30 e non sempre intuitivo da capire nei vari menu (vedi la regolazione del clima, dei sedili riscaldati o l’apertura del cassetto portaoggetti davanti al passeggero). Se però amate Google, vi troverete a “casa” (incluse le vostre destinazioni salvate magari sul telefono). Va detto che alcune mancanze (vedi Apple CarPlay o Android Auto, o la regolazione della distanza del cruise control adattivo) sembrano destinate a risolversi con futuri aggiornamenti.

Volvo
L’elettrica EX90©Volvo

Tre file di sedili e un abitacolo molto flessibile

Prima di vedere come va la EX90, vediamo velocemente come si sta a bordo. Anzi, prima vediamo come si sale a bordo: per aprire le porte o si usa il telefono o un “tag” ricaricabile da posizionare sulla stessa piastra wireless che ricarica lo smartphone. Lo spazio per i passeggeri è notevole e flessibile (i sedili scorrono e si ripiegano facilmente) anche se la terza fila di sedili sembra più adatta a brevi tragitti. Al bagagliaio posteriore, al quale si accede dal portellone elettrico con apertura senza mani, è grande il giusto (almeno viaggiando in 5), si aggiunge un piccolo vano sotto il cofano anteriore, comodo per riporre i cavi di ricarica. Al comfort concorre anche un sistema che monitore la qualità dell’aria e la purifica se è il caso.

La EX90 attualmente è disponibile in due versioni, entrambe con doppio motore: noi abbiamo provato la Twin Motor AWD da 408 cavalli (300 kW), una versione più accessibile (motore singolo e batteria più piccola) dovrebbe aggiungersi nel corso dell’anno. Qualunque versione scegliate, il pacco batteria è lo stesso (capacità totale di 111 kWh).

Comfort, silenzio e oltre 500 chilometri di autonomia “reale”

Cosa offre su strada la EX90? Comfort e silenzio, prima di tutto, quello che noi in LifeGate chiamiamo da tempo “serenità di guida”, uno degli indicatori che compongono il nostro rating Mobility Revolution. Aspetto a cui contribuiscono anche gli ottimi sedili e la seduta rialzata. Certo, il peso è rilevante, ma la potenza dei due motori elettrici annulla quasi il dato fisico, rendendo la EX90 facile da guidare in tutte le condizioni. Come già segnalato non è sempre intuitivo modificare le modalità di guida, la rigenerazione dell’energia in frenata, per esempio, perché tutto si gestisce dall’interfaccia sul grande schermo. Ma con un uso prolungato tutto dovrebbe migliorare.

Quello che invece si apprezza da subito sono le sospensioni pneumatiche adattive, che trasformano questo grande suv in un’auto molto rilassante, silenziosa e priva di vibrazioni. Della dotazione fa parte anche un cruise control adattivo, capace cioè di regolare velocità e frenata in automatico, anche se durante la prova non è stato possibile regolare la distanza di sicurezza, come anticipato il problema dovrebbe essere risolto nei modelli in vendita. Quanto all’autonomia elettrica reale, fate conto di avere a disposizione circa 500 chilometri nell’uso misto.

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L’elettrica EX90©Volvo

Sicurezza: il Time inserisce il sistema di monitoraggio del guidatore fra le Migliori invenzioni del 2024

Chiudiamo con la voce sicurezza, da sempre una prerogativa per Volvo. Nel caso della EX90, la parola “magica” si chiama Lidar, un sistema che interagisce con sensori, telecamere e radar per rendere le funzionalità di guida assistita molto efficaci. Parliamo di sistemi come l’assistenza al mantenimento della corsia, del riconoscimento del limite di velocità o del monitoraggio dell’attenzione del conducente capace, se necessario, di fare accostare l’auto fino a fermarla in caso di malore improvviso o di un colpo di sonno; il magazine americano Time ha inserito questo sistema fra le Migliori Invenzioni del 2024 nella sezione Automotive.

Ma la lista delle dotazioni di sicurezza è molto lunga, fra i più innovativi il “Pedestrian and cyclist steering avoidance” che, anche nel buio più completo, può rilevare gli altri utenti della strada fino a 250 metri di distanza e il Rilevamento dei passeggeri che grazie a sensori radar posizionati nell’abitacolo, rileva se un bambino o un animale è stato dimenticato a bordo; in questo caso le portiere non si chiudono e l’auto segnala la presenza a bordo con una notifica per poi, nel caso si tratti invece di un gesto volontario, mantenere attivo il sistema di climatizzazione.