Le preghiere dell’ateo Vauro per Papa Francesco: «È più comunista di Elly Schlein»

Papa Francesco? Prego per lui da ateo perché è più comunista di Elly Schlein. Vauro Senesi lo dice oggi in un’intervista a La Stampa. Vauro ha parlato della salute del pontefice sui social: «Non so se Dio prenderà in considerazione la preghiera di un ateo comunista ma Papa Francesco ha chiesto di pregare per lui ed io lo farò». E a Flavia Amabile oggi spiega cosa significa pregare per un ateo: «Ci sono atei che vivono l’ateismo come una religione piena di dogmi e quindi pensano che sia vietato pregare. Io sono ateo proprio perché non amo dogmi, obblighi e formule. La preghiera l’ho fatta ed era un pensiero, un credo. Anche gli atei come me possono credere nella spiritualità e penso che l’empatia umana sia un’alta forma di spiritualità che si va perdendo e che invece trovo che questo papa abbia. Per questo motivo mi sono sentito di rispondere al suo appello a pregare».

La preghiera di Vauro per Papa Francesco

«Non ho fatto nulla di eccezionale. Nessun progetto, ho solo agito d’istinto, avrò impiegato due secondi per scrivere quelle parole. Non ho nemmeno seguito tutte le reazioni. Ho molta stima per la figura di Papa Francesco, per l’uomo che è. Per me era semplice empatia», aggiunge il vignettista. La stima per il pontefice gli deriva dal atto che «è l’unico che ha il coraggio di parlare di pace e di denunciare i responsabili delle guerre, a partire dalle industrie delle armi. Lottare per la pace è prioritario e penso che quella del Papa sia l’unica voce autorevole che si sta levando contro questa sottocultura bellicista e guerrafondaia che trova un coro unanime nell’informazione anche laica. Quindi spero che quella voce continui a parlare il più possibile. Poi, è ovvio, è un uomo di 88 anni ma la sua è una voce importante e ha un senso pregare per lui».

Nessuna telefonata

Anche se non ha avuto contatti con il Vaticano dopo il post: «Nessuna telefonata. Non volevo convertire il Papa al comunismo, non mi converto io al cattolicesimo». Secondo Vauro oltre agli atei «pure i terroristi di Hamas pregano per il Papa. Tutti i dannati della Terra riuniti accanto a lui mentre qualcuno che forse ufficialmente avrebbe più titoli di me per pregare lo sta facendo ma per il motivo opposto. Vediamo chi la spunta tra comunisti e terroristi e i nemici del Papa!». Per Vauro Bergoglio «è un Papa molto diverso dagli altri e il fatto che io senta affetto per lui, anche se non lo conosco, dipende dal fatto che percepisco la sua profonda umanità che riesce a convertire in prese di posizione politiche nel senso più nobile di questa parola. Chi è addetto alla politica, invece, non ha alcuna capacità di portare in quell’ambito valori come pace, accoglienza, empatia. Nemmeno la mia parte politica, la sinistra, ha questa capacità».

Il silenzio

Vauro lo disegna in modo diverso perché «c’è questa empatia e anche attraverso il pennarello passa il tipo di percezione che ho per il personaggio che sto disegnando. Francesco non pontifica eppure è il pontefice. Lui parla e, quando parla, capita di ascoltarlo anche a uno come me mentre, se pontificasse, anche se ne avrebbe il diritto, forse uno come me non lo ascolterebbe: di gente che pontifica ne abbiamo già troppa in giro. È vero che ho rappresentato in modo pessimo Wojtyla ma ricordo anche che quando andò a Sarajevo a chiedere perdono fu silenziato dai media. Io non ho voglia di silenziare nessuno a partire da me stesso».

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