La strage torna in tribunale. Martedì comincia l’Appello Bis. Ma le sentenze sono già definitive
Tredici i condannati: sono tutti dirigenti delle Ferrovie e delle altre società coinvolte nel disastro. La Cassazione invita i giudici a riqualificare meglio la pena alla luce delle attenuanti generiche.

Martedì la strage di Viareggio entra nuovamente in un’aula di Tribunale per l’Appello ter. Una precisazione è d’obbligo. Le sentenze di condanna nei confronti degli amministratori e dirigenti delle Ferrovie dello Stato e delle altre società coinvolte sono ormai stratificate e inoppugnabili. In Appello c’è solo da ridefinire la quantificazione della condanna per ognuno dei 12 imputati condannati. Dodici perché in realtà per uno di loro, Vincenzo Soprano, all’epoca amministratore delegato di Treni Italia, si sono già aperte le porte del carcere.
I giudici della Terza sessione penale della Cassazione bis del processo per la strage di Viareggio nelle loro motivazioni chiariscono che in fase preliminare "deve ribadirsi che la valutazione della responsabilità penale già operata non può essere messa in discussione". La sentenza insomma è scritta e già definita. Resta invece adesso da riqualificare il quantum della pena. Il nodo che dovrà essere affrontato da martedì al Tribunale di Firenze è quello del calco delle attenuanti generiche. Una questione molto tecnica che poco o nulla aggiunge alla sostanza di un processo che, in cinque gradi (finora) di giudizio ha chiarito quali furono le cause del disastro e a chi sono da attribuire le responsabilità.
Ma cosa sono le attenuanti generiche? Il comportamento tenuto dagli imputati, ad esempio, la disponibilità a risarcire e altro ancora. Il codice penale stabilisce che tali attenuanti generiche, se riconosciute, possono assicurare alla persona condannata lo sconto fino a un terzo della pena. Quindi può essere anche uno sconto minore. Come hanno fatto i giudici dell’Appello bis che hanno concesso uno sconto di un nono. E su questo verteva uno dei ricorsi presentati dagli avvocati difensori. L’unico, in sostanza che è stato accolto. La Cassazione ha invitato i giudice dell’Appello ter di rivalutare lo sconto o comunque di motivarlo con maggiore attenzione in sentenza.
I familiari delle vittime e i loro avvocati di parte civile, come sempre saranno presenti martedì. Ma non avranno un ruolo attivo in questo stralcio del processo. "Le responsabilità penali e civili sono state definitivamente accertate dalla Corte di Cassazione. Chi sono i responsabili del disastro ferroviario di Viareggio – sottolinea l’avvocato Tiziano Nicoletti, uno dei legali di parte civile – è definitivamente scritto nelle sentenze. Manca solo la quantificazione delle pene, un argomento che non è mai interessato alle parti civili, anche perché è una questione tra la pubblica accusa e il singolo imputato".
Paolo Di Grazia