La presenza straniera in Umbria. A Perugia il record delle donne. Ma meno nascite tra gli immigrati

Nella nostra regione sono 89.735 i residenti provenienti dall’estero, pari al 10,5% della popolazione. Rispetto all’anno precedente, c’è stato comunque un incremento dell’1,3% sul totale degli abitanti.

Mar 8, 2025 - 08:28
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La presenza straniera in Umbria. A Perugia il record delle donne. Ma meno nascite tra gli immigrati

In Umbria c’è il più alto tasso di presenza femminile tra gli stranieri. È uno dei dati emersi durante la presentazione della 34esima edizione del Dossier Statistico Immigrazione 2024, che si è tenuta alla sala del Consiglio del palazzo della Provincia di Perugia, organizzata dalla Regione e da Anci Umbria. Secondo i più recenti dati Istat, al primo gennaio 2024 risultano essere 89.735 i residenti stranieri registrati in Umbria, che sono pari al 10,5% della popolazione regionale totale (854.378).

Rispetto all’anno precedente, c’è stato un incremento dell’1,3% (88.571) delle presenze. Nel report - realizzato dal Centro Studi e Ricerche Idos in collaborazione con il Centro Studi Confronti e l’Istituto di Studi Politici "S. Pio V", sostenuto dall’otto per mille della Chiesa Valdese e da numerose altre strutture, nazionali e regionali, pubbliche e private – si evince anche che le comunità più numerose si confermano quelle provenienti dalla Romania (25,4%), Albania (12,1%), Marocco (10,1%), Ucraina (5,7%) e Macedonia del Nord (3,5%), seguono Cina e Nigeria (3%), Ecuador (2,6%), Moldavia (2,2%) e Filippine (2,1%).

L’incidenza più alta di presenze si ha nella provincia di Perugia con un’incidenza del 10,5% (67.394) mentre in quella di Terni è pari al 10,1% (22.341), con una variazione del +1,2%. Il 54,4% degli immigrati, inoltre, sono donne e l’Umbria, come accennato, è la regione con la maggiore incidenza di femminilizzazione dei flussi (regioni del centro media dal 51,3%, dato nazionale 50,5% ). In merito alla natalità, su 4.758 nascite è emerso che solo il 14,2% sono bambini nati da genitori stranieri (675). Un dato che sottolinea che il calo delle nascite riguarda indistintamente tutti i nati di cittadinanza italiana e straniera.

La presentazione del Dossier si è aperta con i saluti introduttivi di Fabio Barcaioli, assessore regionale, Viviana Altamura, delegata Anci Umbria e Valerio De Cesaris, rettore dell’Università per Stranieri di Perugia.

Nel Dossier, inoltre, emerge che nell’anno scolastico 2022/2023, sono stati 16.724 gli alunni con cittadinanza non italiana, pari al 14,6% del totale degli iscritti nelle scuole umbre (114.775), di questi il 69,9% è nato in Italia (media nazionale 65,4%). Andando ancora più in dettaglio, nella scuola di infanzia è nato in Italia l’81,8% degli iscritti stranieri; nella primaria il 73,5%, nella secondaria di primo grado il 71,3% e nel secondo grado il 58,4%. Continua, infine, a salire l’incidenza dei giovani con background migratorio che preferiscono il liceo (8,3%) agli istituti professionali e tecnici: è sempre più sfumata infatti la preferenza attribuita dagli studenti con background migratorio agli Istituti di tipo tecnico o professionale.