La lenta scomparsa dei giovani imprenditori italiani: in dieci anni perse 153mila aziende guidate da under 35
L'analisi di Unioncamere: crollano le aziende giovanili nelle costruzioni e nel commercio, crescono solo i servizi alle imprese e l'agricoltura L'articolo La lenta scomparsa dei giovani imprenditori italiani: in dieci anni perse 153mila aziende guidate da under 35 proviene da Open.

Nel giro di dieci anni, l’Italia ha perso un quarto delle aziende guidate da giovani imprenditori. Il dato emerge dall’analisi di Unioncamere-InfoCamere, che fotografa la profonda trasformazione del tessuto imprenditoriale italiano. Nel 2014, le imprese guidate da under 35 erano quasi 640mila. A fine 2024, il numero è crollato a 486mila unità. Un calo del 24%, che in termini assoluti significa 153mila aziende scomparse in appena un decennio. «Il dato è figlio del contesto economico ma è chiaro che su di esso ha pesato l’invecchiamento della popolazione. Del resto, secondo il Cnel, negli ultimi 20 anni abbiamo avuto oltre 2 milioni di lavoratori under 35 in meno», commenta Andrea Prete, presidente di Unioncamere.
Crollano commercio e costruzioni, crescono i servizi alle imprese
Guardando ai singoli settori, sono soprattutto i comparti delle costruzioni e del commercio a pagare il prezzo più alto. Negli ultimi dieci anni, il primo hanno perso quasi 40mila imprese guidate da under 35 (-38,7%), mentre il secondo ha visto sparire oltre 66mila attività (-36,2%). Crollano anche le aziende manifatturiere guidate da giovani imprenditori: -35,9% rispetto al 2014. Stesso discorso anche per l’artigianato, che perde 47mila imprese giovanili (-28,1%). Gli unici settori dove gli under 35 sembrano trovare spazio sono due: i servizi alle imprese e l’agricoltura. I primi fanno registrare una crescita del 3,5% con quasi 2mila imprese giovanili in più rispetto al 2014. L’agricoltura si mantiene sostanzialmente stabile, con le aziende di giovani imprenditori che aumentano dello 0,06%. Secondo il presidente di Unioncamere, questi dati dimostrano che «i giovani che oggi scelgono di fare impresa puntano su attività dove il valore aggiunto della competenza e della tecnologia rappresenta un fattore distintivo e competitivo».
I dati regione per regione
A livello territoriale, la Lombardia si conferma la regione con il maggior numero di imprese giovanili (oltre 74mila), che pure si sono ridotte del 15,1% nell’ultimo decennio. Al secondo posto c’è la Campania, con circa 61mila aziende guidate da under 35. Il calo più marcato dell’imprenditoria giovanile si registra nelle regioni del centro: -36,7% nelle Marche, -32% in Umbria, -31,1% in Toscana. Non va meglio nemmeno al Sud, dove tradizionalmente – fa sapere InfoCamere – l’incidenza di aziende giovanili sul totale delle imprese è più elevata. Negli ultimi dieci anni, le imprese guidate da under 35 sono calate del 35,6% in Molise, del 35,2% in Abruzzo, del 34,4% in Calabria, del 32,9% in Sicilia e del 28,6% in Puglia.
Foto copertina: Dreamstime/06Photo
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