Intervista alle Luci al Neon: “Ci piace sperimentare, creando un equilibrio tra nostalgia e innovazione”
Le LUCI AL NEON sono un trio effervescente e dinamico composto da tre musiciste professioniste con un bagaglio di esperienze variegate L'articolo Intervista alle Luci al Neon: “Ci piace sperimentare, creando un equilibrio tra nostalgia e innovazione” proviene da imusicfun.

Le LUCI AL NEON sono un trio effervescente e dinamico composto da tre musiciste professioniste con un bagaglio di esperienze variegate e di alto livello nel panorama musicale. Il progetto nasce dall’idea della cantautrice Kris (Cristina Milanese), alla quale si sono unite Alena Mengo (basso) e Francesca Avolio (batteria), formando una sinergia creativa che ha dato vita a un sound indie pop raffinato e di forte impatto.
La loro musica, fresca e contemporanea, è curata nella produzione da Leo Pari (collaboratore di artisti come Thegiornalisti, Gazzelle, Elodie, Tiromancino e Galeffi), che partecipa anche come coautore insieme a Kris, oltre a essere il produttore artistico del progetto. Il risultato è un sound attuale, che fonde sonorità moderne con un tocco sofisticato anni ’80, perfettamente in linea con il miglior pop del momento.
Dal 2022, le LUCI AL NEON hanno pubblicato tre singoli, l’ultimo dei quali, “Nella playlist dei tuoi pensieri”, pubblicato a luglio 2023, vede la partecipazione speciale di Jessica Morlacchi in un duetto. All’attivo hanno partecipato ad eventi internazionali come “EICMA 2022” (stand Kawasaki Italia) e opening di artisti del calibro di Tiromancino e Marco Masini.
L’uscita del nuovo singolo “Lacrime viola“ rappresenta un ulteriore passo verso la consacrazione di una band che si distingue per la sua capacità di unire emozioni autentiche e sonorità accattivanti, pronte a consolidare la loro presenza nella scena musicale italiana.
Intervista alle Luci al Neon
1. “Lacrime viola” segna il vostro ritorno con un nuovo singolo. Come è nato questo brano e cosa rappresenta per voi?
Il brano è nato in studio con il nostro team creativo composto da Leo Pari, Simone Guzzino e Flavio Strabbioli, durante una session in cui abbiamo lasciato fluire liberamente le emozioni. Rappresenta la nostra crescita artistica e personale, un mix di nostalgia e speranza.
2. Kris, hai descritto il brano come un viaggio emotivo che esplora momenti di vulnerabilità. C’è un episodio personale o un ricordo specifico che ha ispirato la scrittura del testo?
Sì, mi è venuta in mente l’immagine di una ragazza che corre sotto la pioggia, tra lampioni che illuminano di viola la strada. È un po’ il simbolo di quelle notti in cui cerchi risposte e invece trovi solo altre domande.
3. L’immagine della ragazza che corre sotto i lampioni è molto evocativa. Come siete riuscite a tradurre questa visione in musica e sonorità?
Abbiamo cercato di ricreare quell’atmosfera con synth avvolgenti e un beat incalzante, che trasmette l’idea del movimento e della corsa. La linea melodica è nata quasi spontaneamente, frutto di un flusso emotivo che ha coinvolto tutti noi fin dal primo momento.
4. Avete lavorato con Leo Pari alla produzione e con un team di alto livello. Com’è stato collaborare con professionisti come Simone Guzzino e Jesse Germanò?
Lavorare con loro è stata un’esperienza incredibile. Siamo immensamente grate per come hanno saputo valorizzare il nostro modo di suonare e cantare, rispettando la nostra identità e, allo stesso tempo, spingendoci oltre i nostri limiti creativi.
5. Il vostro sound mescola influenze anni ’80 e atmosfere contemporanee. Quali sono gli artisti o i generi che vi hanno ispirate maggiormente nella creazione di questo singolo?
Ci ispiriamo molto alla scena indie italiana, ma amiamo anche le sonorità internazionali di artisti come The 1975 e LANY, che riescono a mixare vintage e moderno in modo unico. Gli anni ’80 ci aZascinano per l’uso dei synth e delle atmosfere sognanti, mentre le influenze contemporanee ci aiutano a dare al nostro sound un’impronta fresca e attuale. Ci piace sperimentare, prendendo il meglio da questi due mondi e creando un equilibrio tra nostalgia e innovazione, che rappresenta perfettamente la nostra visione musicale.
6. Il brano richiama artisti come Gazzelle e Coez, ma ha una personalità unica. Come trovate l’equilibrio tra ispirazione e originalità?
Cerchiamo sempre di essere fedeli a noi stesse, lasciandoci ispirare da ciò che ci ha formate musicalmente e da quello che ascoltiamo quotidianamente. Le influenze sono inevitabili, ma crediamo che l’originalità risieda nel modo in cui raccontiamo le nostre esperienze e le emozioni che viviamo. Ogni brano nasce da un’esigenza personale, da storie vere che appartengono a noi, e questo ci permette di mantenere un’identità autentica, pur dialogando con le sonorità della scena musicale contemporanea.
7. Nei vostri arrangiamenti usate molti sintetizzatori. Quanto è importante la componente elettronica nella vostra musica?
Molto. I synth ci aiutano a creare l’atmosfera giusta e danno quel tocco nostalgico che caratterizza il nostro sound. I beat creati con le drum machine vintage ci permettono di costruire loop avvolgenti e ipnotici, che danno struttura e continuità ai brani, contribuendo a creare un ritmo pulsante e riconoscibile. L’elettronica per noi non è solo un supporto, ma una vera e propria estensione del nostro linguaggio artistico.
8. Dal 2022 ad oggi avete pubblicato quattro singoli. Come sentite di essere cresciute come band in questi anni?
Siamo cresciute tantissimo, sia a livello musicale che personale. Le esperienze vissute “on the road” ci hanno unite ancora di più, rafforzando il nostro legame e la nostra sintonia. Abbiamo imparato a fidarci l’una dell’altra, a supportarci nei momenti di diZicoltà e, soprattutto, a capire in modo più chiaro cosa vogliamo davvero comunicare con la nostra musica.
9. L’ultimo singolo, “Nella playlist dei tuoi pensieri”, ha visto la collaborazione di Jessica Morlacchi. Ci sono artisti con cui vorreste collaborare in futuro?
In realtà, in parte abbiamo già realizzato il nostro sogno collaborando con artisti di alto livello come i Tiromancino e Leo Pari, che oltre a essere il nostro produttore artistico è anche un cantautore di grande qualità e sensibilità musicale. Queste collaborazioni ci hanno arricchito tantissimo e ci hanno permesso di crescere sia artisticamente che personalmente. Crediamo che ogni esperienza con altri artisti possa essere un’opportunità per scoprire nuove sfumature del nostro sound e raccontare le nostre storie da prospettive diverse.
10. Avete suonato in contesti importanti, come l’EICMA 2022 e in apertura a Tiromancino e Marco Masini. Qual è stato l’evento o il momento che vi ha dato più soddisfazione?
Aprire i concerti di artisti come i Tiromancino e Marco Masini è stato incredibile, così come condividere il palco con Irene Grandi a Radio RaiDue. Esperienze che ci hanno regalato emozioni uniche e la possibilità di confrontarci con grandi professionisti. Tuttavia, l’emozione più grande è arrivata quando un dirigente della Kawasaki Italia, aZascinato dalla nostra musica dopo aver ascoltato il nostro singolo “Kawasaki”, ci ha invitato a partecipare all’EICMA di Milano, una delle manifestazioni internazionali più prestigiose. È stato un momento speciale perché quella proposta è arrivata spontaneamente, come riconoscimento del nostro lavoro e della nostra identità artistica.
11. “Lacrime viola” è il primo passo verso un progetto più grande, come un album o un EP?
Sì, insieme al nostro team creativo stiamo lavorando da tempo a un EP, che raccoglierà i nostri ultimi singoli e includerà anche nuovi brani inediti, nei quali stiamo riversando tutta la nostra energia e passione. Possiamo anticiparvi, in esclusiva, che il titolo sarà molto probabilmente“Evolution”, e non vediamo l’ora di farvelo ascoltare. Sentiamo che rappresenterà un capitolo fondamentale della nostra crescita artistica e personale.
12. Cosa potete anticiparci sul futuro delle LUCI AL NEON? Ci sono tour o altre sorprese in programma per il 2025?
A marzo partirà il nostro club tour di otto date in tutta Italia, e non vediamo l’ora di portare la nostra musica a un pubblico sempre più ampio. Ci siamo immerse completamente nelle prove per curare ogni minimo dettaglio: dagli arrangiamenti, adattati per trasmettere al meglio l’energia dei live, fino alle luci, che per noi rappresentano un elemento fondamentale per esprimere al meglio la nostra visione musicale. Ci saranno anche delle collaborazioni speciali lungo il percorso, ma per ora non possiamo svelare troppo… Stay tuned!
13. Come si articola il vostro processo creativo come trio? Avete ruoli definiti o collaborate in modo fluido su tutti gli aspetti?
Fortunatamente, io Francesca e Alena, abbiamo un’intesa profonda sia a livello artistico che personale. Collaboriamo in modo molto fluido, prendendo decisioni insieme e rispettando le idee di ciascuna. Ognuna di noi porta qualcosa di unico, influenzato dal proprio carattere e gusto artistico, e il bello sta proprio nel riuscire a far combaciare tutto in modo naturale.
14. Il vostro nome, LUCI AL NEON, è molto suggestivo. Cosa rappresenta per voi e come si lega alla vostra musica?
Per noi rappresenta le emozioni che illuminano la vita di tutti i giorni, con le loro mille sfumature, dai momenti più leggeri a quelli più intensi. La nostra musica è proprio questo: un intreccio di esperienze e sensazioni, tra fragilità e forza, proprio come le luci al neon che brillano nella notte, resistono al buio e ci accompagnano fino all’alba, quando tutto ricomincia con una nuova energia.
15. Se doveste descrivere il vostro percorso musicale con una sola frase, quale sarebbe? Un viaggio intenso e profondo attraverso sogni, suoni e realtà.
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