Incontro Trump-Starmer. Il tycoon: "Zelensky dittatore? Non posso averlo detto davvero"
Si è appena concluso l'incontro tra Donald Trump e il primo ministro britannico Keir Starmer. Tanti i temi trattati. Sul tavolo il futuro dell'Ucraina ma non solo. Si è parlato anche delle isole Chagos e della preziosa base militare Diego Garcia nell'Oceano Indiano. Che Londra vorrebbe affittare per almeno altri 99 anni. Nello Studio Ovale i toni sono cordiali. Il tycoon definisce Starmer come un "uomo speciale". E poi subito una sorpresa. Il premier inglese porta con sé una lettera. Il messaggio del testo è chiaro. "Lavorando insieme rafforzeremo il nostro rapporto". Firmato, Re Carlo. Un invito ufficiale per The Donald a recarsi nel Regno Unito. Trump la mostra soddisfatto ai giornalisti. Tutto sembra andare per il meglio. Non c'è dubbio; le preoccupazioni principali riguardano il futuro di Kiev. Domani Zelensky sarà a Washington. Verrà ufficializzata la discussa intesa sulle terre rare. Intanto, Trump continua a ribadire uno dei suoi cavalli di battaglia: "Senza Biden, non ci sarebbe stato bisogno di fare colloqui di pace". Ma sull'avvenire si dimostra fiducioso. Ucraina e Russia accetteranno una tregua." Se raggiungiamo un accordo con Mosca, sono sicuro che durerà", ha esclamato in modo perentorio. Ma fino a quando non ci sarà un'intesa, il tycoon vuole evitare di parlare di "pace". E Kiev nella Nato a oggi rimane un'ipotesi remotaI giornalisti lo incalzano con le domande, ma l'atmosfera sembra più distesa rispetto al passato. E a sorpresa Trump fa retromarcia su Zelensky: "Dittatore? Non posso credere di averlo detto veramente", ha esclamato con il suo solito ghigno. Alla vigilia dell'incontro, molte erano le voci scettiche. "Non è una partnership tra pari", ha commentato la Bbc. Un fondo di verità non manca. Il presidente Usa domina la conversazione. Una sistemata al ciuffo e poi schernisce il suo ospite: "Riuscirai a fronteggiare la Russia da solo?"Starmer lo segue, quasi intimidito. Non osa il protagonismo del francese Macron. Ha un solo sussulto. "Sono molto orgoglioso della libertà di parola nel Regno Unito", ha riferito. Lo sguardo è rivolto al vicepresidente Vance, che nelle scorse settimane ha criticato duramente i Paesi europei. Dopo l'incontro a porte chiuse, Trump e Starmer hanno tenuto una conferenza stampa congiunta. I toni oscillano tra il formale e il confidenziale. Manca solo la tazza di tè all'inglese. Il tycoon prende per primo la parola. Definisce l'invito di Re Carlo come "un onore". Poi si ferma un attimo ed esclama: "Starmer è un osso duro a negoziare". E lo loda per aver aumentato il budget destinato alla difesa. Ancora una volta, l'oggetto principale della discussione verte sull'Ucraina. Trump la definisce come "guerra insensata". L'urgenza è quella di raggiungere un cessate il fuoco il più presto possibile. Ma non solo. Il presidente Usa è convinto che ricorrere all'articolo 5 della Nato non sarà necessario. "Scaveremo, scaveremo, scaveremo", prosegue The Donald. Il riferimento è all'accordo sulle terre rare, che "fornirà la base per una relazione futura più sostenibile tra Washington e Kiev". Oltre a essere "reciprocamente vantaggioso". Il primo ministro britannico non lesina complimenti. Per Starmer, Trump è un "vero amico", che tanto ha lavorato per "raggiungere uno storico accordo di pace". Ma non solo. L'inquilino di Downing Street ci tiene a sottolineare un punto. "Non esistono due eserciti più interconnessi rispetto ai nostri", ha affermato soddisfatto. Mentre America e Gran Bretagna rimarranno ancora una volta "fianco a fianco per far terminare la guerra in Ucraina". Starmer sembra un bravo scolaretto davanti al professore. E non manca di fare autocritica. Il leitmotiv rimane lo stesso: "L'Europa deve fare e spendere di più". Intanto, un accordo commerciale tra Usa e Inghilterra dovrebbe essere concluso rapidamente. E probabilmente i dazi "non saranno necessari". Trump nella parte finale della conferenza ha tenuto a ribadire un punto. L'impellenza è raggiungere un "accordo tra Russia e Ucraina". Solamente in un secondo momento sarà possibile discutere dei "mezzi idonei a mantenere la pace". Tuttavia, il tycoon si dice "aperto a molte opzioni. E non manca di ottimismo. Nel salutare i giornalisti, afferma che due intese saranno raggiunte. Una per terminare il conflitto. L'altra a livello commerciale. Intanto, domani a Washington è atteso Zelensky. Staremo a vedere cosa accade.


Si è appena concluso l'incontro tra Donald Trump e il primo ministro britannico Keir Starmer. Tanti i temi trattati. Sul tavolo il futuro dell'Ucraina ma non solo. Si è parlato anche delle isole Chagos e della preziosa base militare Diego Garcia nell'Oceano Indiano. Che Londra vorrebbe affittare per almeno altri 99 anni. Nello Studio Ovale i toni sono cordiali. Il tycoon definisce Starmer come un "uomo speciale". E poi subito una sorpresa. Il premier inglese porta con sé una lettera. Il messaggio del testo è chiaro. "Lavorando insieme rafforzeremo il nostro rapporto". Firmato, Re Carlo. Un invito ufficiale per The Donald a recarsi nel Regno Unito. Trump la mostra soddisfatto ai giornalisti. Tutto sembra andare per il meglio. Non c'è dubbio; le preoccupazioni principali riguardano il futuro di Kiev. Domani Zelensky sarà a Washington. Verrà ufficializzata la discussa intesa sulle terre rare. Intanto, Trump continua a ribadire uno dei suoi cavalli di battaglia: "Senza Biden, non ci sarebbe stato bisogno di fare colloqui di pace". Ma sull'avvenire si dimostra fiducioso. Ucraina e Russia accetteranno una tregua." Se raggiungiamo un accordo con Mosca, sono sicuro che durerà", ha esclamato in modo perentorio. Ma fino a quando non ci sarà un'intesa, il tycoon vuole evitare di parlare di "pace". E Kiev nella Nato a oggi rimane un'ipotesi remota
I giornalisti lo incalzano con le domande, ma l'atmosfera sembra più distesa rispetto al passato. E a sorpresa Trump fa retromarcia su Zelensky: "Dittatore? Non posso credere di averlo detto veramente", ha esclamato con il suo solito ghigno. Alla vigilia dell'incontro, molte erano le voci scettiche. "Non è una partnership tra pari", ha commentato la Bbc. Un fondo di verità non manca. Il presidente Usa domina la conversazione. Una sistemata al ciuffo e poi schernisce il suo ospite: "Riuscirai a fronteggiare la Russia da solo?"Starmer lo segue, quasi intimidito. Non osa il protagonismo del francese Macron. Ha un solo sussulto. "Sono molto orgoglioso della libertà di parola nel Regno Unito", ha riferito. Lo sguardo è rivolto al vicepresidente Vance, che nelle scorse settimane ha criticato duramente i Paesi europei.
Dopo l'incontro a porte chiuse, Trump e Starmer hanno tenuto una conferenza stampa congiunta. I toni oscillano tra il formale e il confidenziale. Manca solo la tazza di tè all'inglese. Il tycoon prende per primo la parola. Definisce l'invito di Re Carlo come "un onore". Poi si ferma un attimo ed esclama: "Starmer è un osso duro a negoziare". E lo loda per aver aumentato il budget destinato alla difesa. Ancora una volta, l'oggetto principale della discussione verte sull'Ucraina. Trump la definisce come "guerra insensata". L'urgenza è quella di raggiungere un cessate il fuoco il più presto possibile. Ma non solo. Il presidente Usa è convinto che ricorrere all'articolo 5 della Nato non sarà necessario.
"Scaveremo, scaveremo, scaveremo", prosegue The Donald. Il riferimento è all'accordo sulle terre rare, che "fornirà la base per una relazione futura più sostenibile tra Washington e Kiev". Oltre a essere "reciprocamente vantaggioso".
Il primo ministro britannico non lesina complimenti. Per Starmer, Trump è un "vero amico", che tanto ha lavorato per "raggiungere uno storico accordo di pace". Ma non solo. L'inquilino di Downing Street ci tiene a sottolineare un punto. "Non esistono due eserciti più interconnessi rispetto ai nostri", ha affermato soddisfatto. Mentre America e Gran Bretagna rimarranno ancora una volta "fianco a fianco per far terminare la guerra in Ucraina". Starmer sembra un bravo scolaretto davanti al professore. E non manca di fare autocritica. Il leitmotiv rimane lo stesso: "L'Europa deve fare e spendere di più". Intanto, un accordo commerciale tra Usa e Inghilterra dovrebbe essere concluso rapidamente. E probabilmente i dazi "non saranno necessari". Trump nella parte finale della conferenza ha tenuto a ribadire un punto. L'impellenza è raggiungere un "accordo tra Russia e Ucraina". Solamente in un secondo momento sarà possibile discutere dei "mezzi idonei a mantenere la pace". Tuttavia, il tycoon si dice "aperto a molte opzioni. E non manca di ottimismo. Nel salutare i giornalisti, afferma che due intese saranno raggiunte. Una per terminare il conflitto. L'altra a livello commerciale. Intanto, domani a Washington è atteso Zelensky. Staremo a vedere cosa accade.