“Il factotum di famiglia ci ha truffato per 4 miliardi di euro. Sono in causa da 22 anni e tutto è cominciato dalla vendita di una nuda proprietà”: il racconto di Orso Maria Guerrini

“Tutto è cominciato quando mio zio mi disse che aveva venduto la nuda proprietà del Palazzo Guerrini-Bratti a 1,4 miliardi di lire ma il prezzo era sottostimato rispetto al valore effettivo e alla valutazione della banca che era stata di oltre 4 miliardi”: con queste parole Orso Maria Guerrini, ospite de La Volta Buona, il programma condotto da Caterina Balivo nel pomeriggio di RaiUno, ha raccontato la lunga battaglia legale che affronta da anni nel tentativo di recuperare il palazzo di famiglia.

La proprietà è Palazzo Guerrini-Bratti, a Cesena, venduto sottocosto dal conte Leone Francesco Guerrini e al centro di una truffa orchestrata dal factotum dello zio. E ancora, l’attore ha proseguito: “Lui (il conte Guerrini, ndr) disse che era tranquillo perché, dei problemi burocratici, per così dire, si occupava zia che, però, era venuta a mancare, quindi, lui non era a conoscenza che, nel frattempo, si erano creati dei debiti. Comunque, il palazzo venne venduto all’uomo di fiducia di mio zio che, a sua insaputa, aveva aperto un conto in banca dove zio versava i soldi per ripagare i debiti ma, ogni volta che bonificava grosse cifre, queste venivano prelevate dal factotum e, quindi, non c’era mai un euro. Ci hanno truffato per 4 miliardi e la causa è andata avanti per ben 22 anni”.

La storia del palazzo di famiglia, Guerrini l’aveva raccontata anche a Repubblica in un’intervista del novembre 2024. Allora spiegò di avere speso “tutto quello che ho guadagnato dalla famosa pubblicità televisiva in cause”. Il riferimento è al fatto che Guerrini è stato, per anni, il volto di una nota marca di birra.

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