Il concerto vegano dei Massive Attack batte record mondiale di basse emissioni (ti racconto come ha fatto la storia)

Quando si parla di musica dal vivo, l’attenzione si concentra spesso sull’energia travolgente, la folla in delirio e l’atmosfera magica che si crea. Ma cosa succede se a tutto questo si aggiunge un ingrediente fondamentale: la sostenibilità? I Massive Attack, celebre band britannica trip hop, hanno dimostrato che è possibile coniugare musica e rispetto per...

Mar 10, 2025 - 14:41
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Il concerto vegano dei Massive Attack batte record mondiale di basse emissioni (ti racconto come ha fatto la storia)

Quando si parla di musica dal vivo, l’attenzione si concentra spesso sull’energia travolgente, la folla in delirio e l’atmosfera magica che si crea. Ma cosa succede se a tutto questo si aggiunge un ingrediente fondamentale: la sostenibilità? I Massive Attack, celebre band britannica trip hop, hanno dimostrato che è possibile coniugare musica e rispetto per l’ambiente con il loro concerto a Bristol, che ha stabilito un nuovo standard per gli eventi a basse emissioni di carbonio.

L’evento, denominato “ACT 1.5“, si è svolto a Bristol Downs nell’agosto 2024 e ha attirato oltre 32.000 fan. Ciò che ha reso questo concerto unico è stata l’attenzione meticolosa alla riduzione dell’impatto ambientale. I Massive Attack, infatti, hanno collaborato con il Tyndall Centre for Climate Change Research per pianificare un evento che fosse il più ecologico possibile.

Il risultato? Una riduzione del 98% delle emissioni climalteranti rispetto a un concerto tradizionale, ottenuta grazie all’utilizzo di batterie al posto dei generatori diesel. Anche il cibo ha giocato un ruolo importante: il catering era interamente vegano, contribuendo a una diminuzione dell’89% delle emissioni legate alla ristorazione. Ma non è tutto: per ridurre l’impatto dei trasporti, sono stati organizzati bus navetta elettrici gratuiti e persino cinque treni extra per i fan che tornavano a casa dopo il concerto.

Queste misure innovative hanno permesso di raggiungere risultati straordinari, dimostrando che la sostenibilità non è un ostacolo, ma un’opportunità per rendere gli eventi ancora più speciali. Come ha affermato Robert Del Naja, frontman dei Massive Attack, “Siamo grati al team e ai fan che hanno reso possibile l’evento più green del mondo”.

Il concerto dei Massive Attack ha suscitato grande interesse e ammirazione, non solo tra i fan, ma anche tra gli addetti ai lavori. Molti si chiedono se questo modello possa essere replicato in altri eventi e festival. La risposta è sì, ma richiede un impegno concreto da parte di tutti gli attori coinvolti: artisti, organizzatori, pubblico e istituzioni.

Come ha sottolineato la professoressa Carly McLachlan del Tyndall Centre, “Questo evento potrebbe rappresentare un punto di svolta per i festival all’aperto, dimostrando che gli eventi a basse emissioni di carbonio non solo sono possibili, ma anche scalabili“.

Le sfide da affrontare

Nonostante i risultati ottenuti, ci sono ancora delle sfide da affrontare per rendere la musica dal vivo veramente sostenibile. Una delle principali criticità riguarda i viaggi aerei, che rappresentano una fonte significativa di emissioni. Nel caso del concerto dei Massive Attack, il 5% del pubblico che ha scelto di viaggiare in aereo ha generato il 64% delle emissioni totali legate agli spostamenti.

Questo dato evidenzia la necessità di trovare soluzioni alternative per i viaggi a lunga distanza, come treni ad alta velocità o voli a basso impatto ambientale. Inoltre, è fondamentale sensibilizzare il pubblico sull’importanza di scegliere mezzi di trasporto più ecologici, anche se questo può comportare qualche sacrificio in termini di tempo o comodità.

Un futuro più sostenibile per la musica

Il concerto dei Massive Attack ha dimostrato che la sostenibilità può diventare un elemento integrante della musica dal vivo, senza compromettere la qualità dell’esperienza. Anzi, l’attenzione all’ambiente può arricchire l’evento, creando un legame più profondo tra artisti, pubblico e territorio.

Negli ultimi anni, sempre più artisti si stanno impegnando per rendere i loro tour più ecologici. Coldplay, Billie Eilish, Dave Matthews Band e Jack Johnson sono solo alcuni esempi di musicisti che hanno adottato misure concrete per ridurre l’impatto ambientale dei loro concerti.

Questo trend positivo dimostra che la musica può essere un potente strumento di cambiamento, in grado di ispirare e coinvolgere milioni di persone nella lotta al cambiamento climatico. Il concerto dei Massive Attack a Bristol ha acceso una luce, indicando la strada verso un futuro più sostenibile per l’industria musicale. Ora tocca a tutti noi fare la nostra parte, scegliendo eventi eco-friendly e supportando gli artisti che si impegnano per la salvaguardia del Pianeta.

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