"Fondamentale attuare azioni condivise"

Da gennaio a marzo sono stati denunciati sul territorio provinciale 1.193 infortuni, di cui uno mortale . La denuncia: "I comparti più vulnerabili restano, oltre ai servizi, agricoltura, edilizia e logistica".

Mag 9, 2025 - 06:01
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"Fondamentale attuare azioni condivise"

SIENA

‘Se la vita è fatta di scelte, la sicurezza è fatta di scelte consapevoli’: Siena dice basta alle vittime e agli infortuni sui luoghi di lavoro. A tutte quelle vite spezzate e a quelle dignità violate, ai troppi uomini e donne che si sono alzati al mattino e non sono tornati a casa. E lo con il forum nazionale Safety meets Culture, promosso dalla società di consulenza Cantiere Pro, in sinergia con il Comando dei Vigili del fuoco e l’amministrazione comunale. Se i numeri, a livello nazionale sono critici, quelli della provincia di Siena li riflettono. Da gennaio a marzo sono stati denunciati 1.193 infortuni, di cui uno mortale nel settore dei servizi. Le persone coinvolte sono in maggioranza uomini (756) e italiani (942), ma il dato sui lavoratori stranieri (251) sottolinea una maggiore esposizione al rischio. I comparti più vulnerabili nel territorio senese restano servizi, agricoltura, edilizia e logistica. In sintesi, si registra uno scollamento tra frequenza e gravità, nonostante le denunce diminuiscano, le morti crescono: il problema è legato alla formazione e alla consapevolezza del concetto di sicurezza.

"L’evento nasce per dar voce ai testimoni diretti del fenomeno – spiega Alessio Cencioni, ceo di Cantiere Pro –, sindacati, datori di lavoro, associazioni di categoria, e quest’anno anche ai lavoratori. I numeri, nel territorio, si mantengono tristemente negativi, nonostante gli sforzi. Bisogna iniziare a intraprendere azioni in sinergia, le azioni singole non bastano. Il presidente Mattarella ha detto che “non è tollerabile lindifferenza“: è così, i cittadini credono che la sicurezza sul lavoro non li riguardi finché non hanno l’infortunato in casa. La sicurezza parte da noi, dalla scelta di non comprare una passata di pomodoro che implica uno sfruttamento del lavoro a monte, al mettersi l’elmetto per andare in cantiere". "Questa è una battaglia che perseguiamo da tanto tempo – aggiunge Paolo Bruno De Paola, comandante provinciale dei Vigili del fuoco di Siena –: il deterrente possono essere soltanto la formazione, dei lavoratori e anche dei datori di lavoro, e l’informazione. Il problema si può sviscerare solo partendo dal basso, con un’attività a tutto tondo, prendendo spunto dalle diverse norme in materia. Noi principalmente facciamo un soccorso tecnico urgente, arriviamo a cose avvenute, ma facciamo anche prevenzione, con corsi, convegni o seminari. E’ anche grazie a queste campagne che in provincia di Siena siamo intervenuti in pochi casi. Luoghi confinati, pericolosi, comunque ce ne sono, per esempio cantine, silos, bottini. Il convegno si muove nell’ottica di trasmettere agli studenti, ai prfessionisti, agli addetti ai lavori, un excursus sul nostro operato".

"Questo convegno ci dà loccasione gifantesca di parlare di sicurezza – chiude Paolo Ceccotti, dirigente del Comune –. Insieme ai vigili del Fuoco siamo impegnati nella realizzazione di alcuni progetti, come quello per l’accessibilità in sicurezza ai bottini o quello in sinergia con l’Istituto d’Arte che consentirà agli studenti di ricevere un attestato di idoneità tecnica in materia antincendo. Con i ragazzi, in concerto con l’assessore Papi, abbiamo lavorato, con successo, alla possibilità di far visitare i bottini sia alle persone sordomute sia a persone ipovedenti grazie alla realizzazione di mappe tattili".

Angela Gorellini