Farmaci, cosa farà Google DeepMind con l’intelligenza artificiale
Entro la fine dell'anno i farmaci sviluppati con l'intelligenza artificiale da Google DeepMind e Isomorphic Labs potrebbero essere pronti. Parola dell'amministratore delegato Demis Hassabis. Anche la Cina ha investito in questo settore.

Entro la fine dell’anno i farmaci sviluppati con l’intelligenza artificiale da Google DeepMind e Isomorphic Labs potrebbero essere pronti. Parola dell’amministratore delegato Demis Hassabis. Anche la Cina ha investito in questo settore
“L’intelligenza artificiale applicata alla scienza è molto più dei modelli linguistici. Contiamo di avere dei farmaci progettati dall’intelligenza artificiale in clinica entro la fine dell’anno. È questo il piano”. Lo ha detto a Davos Demis Hassabis, fondatore di Isomorphic Labs e amministratore delegato di Google DeepMind, la società del gruppo Alphabet che si occupa di ricerca sull’intelligenza artificiale per applicarla allo studio delle proteine, ad esempio.
COSA FA ISOMORPHIC LABS DI GOOGLE
Isomorphic Labs si è staccata da DeepMind nel 2021 per diventare una società a sé, sempre sussidiaria di Alphabet. Utilizza l’intelligenza artificiale per scoprire nuovi farmaci e lo scorso luglio, appunto, ha annunciato un accordo di collaborazione con le compagnie farmaceutiche Eli Lilly (statunitense) e Novartis (svizzera) per impiegare le proprie tecnologie nella scoperta di prodotti terapeutici.
“Guardiamo all’oncologia, alle malattie cardiovascolari, alla neurodegenerazione, a tutte le grandi aree di patologia, e penso che entro la fine di quest’anno avremo il nostro primo farmaco”, ha detto Hassabis al Financial Times.
COSA FA INSILICO MEDICINE
Ma Isomorphic Labs – come fa notare Quartz – non è l’unica azienda attiva nel mercato dei farmaci sviluppati a partire dall’intelligenza artificiale.
Insilico Medicine, una startup con sede in Cina ma presente anche negli Stati Uniti, è stata la prima azienda a sottoporre alla sperimentazione clinica un proprio farmaco progettato con l’intelligenza artificiale, nel 2023. Chiamato INS018_055, si tratta di un farmaco per il trattamento della fibrosi polmonare idiopatica, una malattia respiratoria per la quale non esistono attualmente cure.
Qualche settimana fa Insilico ha pubblicato i risultati positivi di due studi di fase 1 di un farmaco – sempre progettato con l’intelligenza artificiale – per il trattamento delle malattie infiammatorie intestinali. La startup, inoltre, sta lavorando all’identificazione di trattamenti per l’endometriosi.
IL BISOGNO DI NUOVI ANTIBIOTICI
“C’è un’enorme necessità di salute pubblica di sviluppare rapidamente nuovi antibiotici”, aveva dichiarato James Zou, professore dell’Università di Stanford, che ha utilizzato l’intelligenza artificiale generativa per creare strutture e ricette chimiche per sei farmaci.
“La nostra ipotesi”, ha aggiunto, “era che ci sono molte molecole potenziali là fuori che potrebbero essere farmaci efficaci, ma non le abbiamo ancora realizzate o testate. Ecco perché volevamo usare l’intelligenza artificiale per progettare molecole completamente nuove che non sono mai state viste in natura”.