F2 | Leonardo Fornaroli in ESCLUSIVA: “Bortoleto mi ha insegnato l’importanza di essere costante” [Parte 2]
La seconda parte della nostra intervista esclusiva a Leonardo Fornaroli verte principalmente sulla stagione 2025, la sua prima in F2. E ci dà una notizia… Il 2025 rappresenterà l’anno di debutto in F2 per Leonardo Fornaroli, ma il weekend di Melbourne non sarà il suo ... Leggi tutto L'articolo F2 | Leonardo Fornaroli in ESCLUSIVA: “Bortoleto mi ha insegnato l’importanza di essere costante” [Parte 2] proviene da F1ingenerale.
![F2 | Leonardo Fornaroli in ESCLUSIVA: “Bortoleto mi ha insegnato l’importanza di essere costante” [Parte 2]](https://f1ingenerale.com/wp-content/uploads/2025/03/GettyImages-2153402279.webp)
La seconda parte della nostra intervista esclusiva a Leonardo Fornaroli verte principalmente sulla stagione 2025, la sua prima in F2. E ci dà una notizia…
Il 2025 rappresenterà l’anno di debutto in F2 per Leonardo Fornaroli, ma il weekend di Melbourne non sarà il suo primo in assoluto nella serie cadetta. Il campione di F3 ha infatti già avuto modo di partecipare al round finale di Abu Dhabi e ha poi potuto affinare la confidenza con la monoposto nei test di Abu Dhabi e Barcellona.
Inoltre, durante la campagna 2023 di Formula 3, il pilota italiano ha avuto la fortuna di avere come compagno di squadra, in Trident, Gabriel Bortoleto. Come ci rivela lo stesso Leonardo, gli insegnamenti appresi dal nuovo pilota della Sauber e campione in carica di Formula 2 si sono rivelati davvero importanti.
Il tuo 2024 non è finito con la vittoria di Monza. Sei stato il tester d’eccezione della nuova vettura di Formula 3 che nelle linee si rifà molto alla monoposto di Formula 2. Per quanto riguarda le sensazioni al volante, quali sono le principali differenze tra la nuova e la vecchia vettura di F3?
Ho avuto la possibilità di provarla per quattro giorni ed è stata un’ottima esperienza anche perché era la prima volta che facevo da tester su un’auto praticamente nuova e mi ha aiutato molto a crescere e a migliorare nel report del feeling agli ingegneri. Riguardo alla macchina, mi è piaciuta molto. È stato aumentato il carico aerodinamico, hanno cambiato qualcosa sul motore, sul cambio e le gomme adesso sono passate a 16 pollici.
Nelle curve si è dimostrata un’ottima macchina. Invece, c’era ancora qualcosa da migliorare sulle gomme che avevano qualche difetto, ma è assolutamente comprensibile in quanto gli pneumatici da 16 pollici non sono mai stati usati. Era una gomma completamente nuova, quindi ci sta che andasse sviluppata. Però, per tutto il resto mi è piaciuta molto e non ho avuto nessun problema durante quei quattro giorni. Ho riscontrato solo un piccolo problema elettrico quando ero a Monza ma si è risolto in pochissimo tempo.
Guardando i tempi che hanno fatto a Barcellona nei pre-season test, sembra che abbiamo fatto già un gran passo in avanti. Sono stato molto colpito dalla macchina e spero che i piloti di Formula 3 possano divertirsi quest’anno a guidarla.
Comunque, nell’ultimo inverno, un po’ la vita deve esserti cambiata. Dopo tre anni con Trident, un team italiano con ambiente familiare, sei passato a Invicta. Hai passato del tempo in Inghilterra e in fabbrica? Come procede l’ambientamento nel nuovo team?
Sì, ho già trascorso dei giorni nella loro sede in Inghilterra per fare il sedile. Mi trovo molto molto bene con loro. C’è un bellissimo ambiente caloroso e non ci sono conflitti dentro al team. Si lavora tutti assieme per cercare di fare il miglior risultato con entrambe le macchine. Anche con Roman Stanek, che comunque conosco da tre anni in quanto lui era in Trident quando c’ero anch’io, mi trovo benissimo. Quindi, sono veramente felice di stare con loro e speriamo di ottenere dei buoni risultati insieme.
Oltre al test di F3, hai avuto anche modo di svolgere il tuo primo weekend di gara in Formula 2, ad Abu Dhabi. È stato importante debuttare lì e fare quell’ultima gara? Cosa hai imparato in quel fine settimana?
È stato di grande aiuto fare l’ultimo weekend di gara, anche perché ho già l’esperienza di un fine settimana di gara completo, quindi con tutte le procedure nuove, il pit stop, la partenza che è completamente diversa. Non è stato facile per niente essere buttato subito in un weekend di gara senza aver mai provato la macchina. Però sono stato abbastanza contento dei risultati.
Avrei voluto magari prendere qualche punticino. Siamo arrivati sempre molto vicini alla top ten, però, per qualche errorino dovuto anche all’inesperienza, non sono riuscito a conquistarne. In ogni caso, è stato un weekend solido e in progressione, dove ho imparato tantissime cose e il progresso è stato notevole da parte mia durante tutto il fine settimana.
Cos’è che ti ha impressionato di più nel salto tra le due categorie? Più il downforce, più la potenza del motore o altro? Quale caratteristica della vettura di Formula 2 ti ha colpito maggiormente rispetto a quella che hai guidato fino all’anno scorso?
Le prime cose che ho sentito sono state il peso maggiore, la maggior potenza frenante, il maggior carico aerodinamico, quindi più G laterali in curva. In più, anche il volante più duro e le gomme da 18 pollici che lavorano in un modo completamente diverso rispetto a quelle da 13 pollici.
Non è stato in qualifica il problema: lì mi sono trovato subito abbastanza bene. Ho fatto un po’ più di fatica nella gestione della gara e nella gestione delle gomme. Appunto la potenza maggiore, la potenza maggiore dei freni e le gomme un po’ più sensibili rendono molto difficile la gestione delle stesse rispetto alla F3, però anche lì me la sono cavata.
Proprio Gabriele Minì ha detto che ha dovuto cambiare completamente la preparazione fisica per adeguarsi alla nuova vettura e il suo peso è aumentato addirittura di 8 kg. Per te è stato lo stesso? Che tipo di lavoro hai impostato questo inverno?
No, non ho cambiato completamente la preparazione. Ho solo aumentato il carico, però gli esercizi sono gli stessi, se non molto simili a quelli che svolgevo in Formula 3. Comunque, ho dovuto rinforzare tanto il collo perché è molto sollecitato su quella macchina, avendo appunto più G laterali. Però per il resto è tutto simile.
I piloti parlano spesso delle differenze di set-up e di metodo di lavoro tra i vari team, pur trattandosi di campionati monomarca in cui le vetture sono le medesime per tutti. A distanza di pochi giorni, hai avuto modo di passare da Rodin, con cui hai corso per la prima volta in F2, a fare il test con appunto Invicta. Quali sono le differenze più marcate tra i due team e che poi hai magari riscontrato alla guida?
Rodin e Invicta sono due team inglesi e non lavorano molto diversamente. Ho sentito un po’ di differenze sulla macchina legate all’anteriore, però per il resto non c’erano queste grandi differenze. Mi sono comunque trovato bene anche con Rodin durante il weekend di gara.
Diciamo che stai compiendo lo stesso percorso del tuo amico, Gabriel Bortoleto, che l’anno scorso ha vinto il campionato proprio correndo con Invicta. Ti sei sentito con Gabriel? In quanto debuttante, hai chiesto consigli a lui sia sulla vettura sia per inserirti nel miglior modo possibile nel team?
Sì, certo! Ci sentiamo ancora io e Gabriel e l’ho sentito anche prima dei suoi test in Bahrain. Siamo molto amici e mi dà sempre dei consigli preziosi. Proprio da lui ho imparato la costanza, visto che aveva vinto anche al primo anno in Formula 3 e io ero il suo compagno di squadra. Quindi, l’anno scorso ho cercato di seguire lui e proverò a farlo anche quest’anno.
Possiamo dire che ora ti manca solo l’ultimo step per arrivare in Formula 1. Dopo la stagione di successo che hai disputato nel 2024, hai avuto contatti con qualche team di Formula 1 per entrare nella loro Academy?
Di queste cose non posso parlare più di tanto. Dico solo che si è mosso qualcosa e il mio manager sta gestendo il tutto.
Ci hai dato una notizia… In ogni caso, il sogno di noi italiani è vedere te, Gabriele e Kimi tutti insieme in Formula 1 a brevissimo. Però ora, per concludere, completa la seguente frase. Guardando alla fine della stagione 2025 di F2, Leonardo Fornaroli è contento se…
È contento se fa un buon campionato, costante e senza troppi errori. Poi, se vince è bene, altrimenti vediamo, applicando comunque lo stesso approccio che mi ha poi portato a vincere il titolo in Formula 3.
Leggi anche: F2 | Line-up 2025 al completo: i nomi di tutti i 22 piloti in pista nella prossima stagione
[Credit immagine di copertina: Getty Images]
Seguici anche sui social: Telegram – Instagram – Facebook – Twitter
L'articolo F2 | Leonardo Fornaroli in ESCLUSIVA: “Bortoleto mi ha insegnato l’importanza di essere costante” [Parte 2] proviene da F1ingenerale.