F1 | “Hamilton parla di mondiale ma serve tempo per capire la Ferrari SF-25” – ESCLUSIVA
La Ferrari è sull’onda dell’entusiasmo con Hamilton che continua a parlare di mondiale: ma quale è la situazione attuale del team di Maranello? Ne abbiamo parlato in esclusiva con Matteo Bobbi La Ferrari di Lewis Hamilton e Charles Leclerc che si presenta in Australia per ... Leggi tutto L'articolo F1 | “Hamilton parla di mondiale ma serve tempo per capire la Ferrari SF-25” – ESCLUSIVA proviene da F1ingenerale.

La Ferrari è sull’onda dell’entusiasmo con Hamilton che continua a parlare di mondiale: ma quale è la situazione attuale del team di Maranello? Ne abbiamo parlato in esclusiva con Matteo Bobbi
La Ferrari di Lewis Hamilton e Charles Leclerc che si presenta in Australia per l’alba di un nuovo mondiale ha sicuramente due facce. La prima, quella dell’entusiasmo, che l’ha vista protagonista a Milano per l’evento Unicredit e che ha accolto Lewis Hamilton. La seconda, meno splendente e fatta di dubbi, da ricondurre alle prestazioni poco convincenti che si sono viste in Bahrain. Di questo (e non solo) ne abbiamo parlato in esclusiva con Matteo Bobbi.
“In Ferrari si sentono forti, questo è sicuro. Sentono di avere una buona base di partenza. Ne ho parlato con Vasseur e non vedono l’ora di arrivare in Australia. Ma, allo stato attuale, si sentono molto sicuri“. Inizia così il racconto di Matteo Bobbi sulla condizione pre stagionale della scuderia di Maranello.
In queste settimane abbiamo visto la Ferrari impegnata in diversi eventi tra l’arrivo di Hamilton e la festa a Milano. Non pensi si corra il rischio di distrarsi dal resto?
Personalmente vedo soprattutto Hamilton molto carico per questa stagione. Parla tantissimo delle possibilità di vincere il mondiale. Un po’ mi sorprende, soprattutto se penso al fatto che Leclerc è molto più cauto e riesce anche ad essere più pragmatico. Hamilton invece continua a sostenere che la Ferrari punta a entrambi i titoli mondiali. Secondo me, tutto questo succede perché sono rimasti molto contenti dalla macchina. Alla fine se vuoi essere davanti devi aver fatto un buon lavoro e loro sono convinti di quello che hanno fatto.
Riguardo gli eventi e tutta l’euforia di sottofondo, sono anche stati costretti. L’evento di Milano, per dire, andava fatto perché andava celebrata la partnership con Unicredit. Poi è arrivata con Hamilton e le due cose andavano valorizzate. Ma sono altrettanto sicuro che loro non vedono l’ora che tutto questo finisca. Insomma, smetterla con obblighi contrattuali e scendere in pista per dimostrare finalmente con i risultati di cosa sono capaci.
Spostandoci sul lato tecnico invece, durante i test abbiamo notato parecchie novità sulla Rossa. La rivoluzione sulla sospensione anteriore della Ferrari SF-25 può essere un vantaggio?
In Ferrari c’è stato un grosso cambio a livello di sospensione anteriore. Un cambiamento per niente banale ma che, ovviamente, necessita di un minimo di percorso per essere compreso al meglio e per capire come deve essere sfruttato. La sospensione pull road (che è quella scelta dalla Ferrari) ti dà dei vantaggi abbastanza chiari a livello aerodinamico. Gli ingegneri hanno spinto per quella soluzione perché apriva più possibilità di creare carico dal fondo.
Ovviamente ci sono anche i contro. Prima di tutto è più complicata da settare e poi è diversa in termini di rigidezza da terra. Ha bisogno di tubi con un diametro maggiore e quindi ha, inevitabilmente, un peso maggiore. Quindi è probabile che la SF-25 rispetto alla SF-24 possa perdere leggermente la prestazione in frenata. Ma se si guadagna da un punto di vista aerodinamico, questo potrebbe non essere un grosso problema.
Rimanendo su quanto visto in Bahrain, abbiamo notato come quello delle ali flessibili continua ad essere un tema nel paddock. La nuova direttiva che verrà introdotta a Barcellona sulle potrebbe influenzare il mondiale della Ferrari?
Mi è sembrato abbastanza evidente che Mercedes e Red Bull, e di conseguenza la stessa Ferrari, abbiano speso una grande parte del budget nell’ottimizzare l’elasticità dei materiali. Per questo motivo, mi sembra chiaro che loro potrebbero avere un vantaggio maggiore sui team di media classifica, almeno nelle prime gare fino a quando c’è quella direttiva.
Poi può darsi che dopo la Spagna, quando la direttiva entrerà in vigore, la situazione diventa vantaggiosa per quei team che non hanno voluto spendere molto budget. Potrebbe, per tanto, esserci un ulteriore ravvicinamento tra il resto del gruppo e i primi tre. Ma vi assicuro che Red Bull, Mercedes, McLaren e Ferrari hanno speso tanto per queste ali. Staremo a vedere.
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