Dyson Airwrap i.d. connesso, la recensione: come funziona il multi styler con Bluetooth e per chi è consigliato

Dyson Airwrap i.d. connesso è la versione più recente del multi-styler Dyson. È dotato di Bluetooth e di nuovi accessori: vediamo come funziona!L'articolo Dyson Airwrap i.d. connesso, la recensione: come funziona il multi styler con Bluetooth e per chi è consigliato sembra essere il primo su Smartworld.

Feb 10, 2025 - 20:23
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Dyson Airwrap i.d. connesso, la recensione: come funziona il multi styler con Bluetooth e per chi è consigliato

Per ovvie ragioni, che potete tranquillamente intuire dalla mia foto autore, non ho condotto personalmente i test relativi all'esperienza di utilizzo su ciò che rimane della mia capigliatura. Le prove sono state effettuate su capelli lunghi mossi, come testimoniano le varie foto presenti in questa recensione.

L'esperienza di unboxing dei prodotti Dyson è sempre gratificante, ma su prodotti del genere lo è ancora di più. Il Nural che abbiamo provato di recente per esempio aveva una gran bella scatola, ma in alcune edizioni (come quella da noi testata) non offriva soluzioni per riporlo o per portarlo con sé.

L'Airwrap i.d. connesso invece arriva già all'interno del suo cofanetto protettivo, una box davvero elegante che riesce a contenere sia l'Airwrap con il suo lungo (lunghissimo) cavo, sia tutti gli accessori. Ha un unico difetto: le dimensioni sono generose. D'altronde l'Airwrap stesso non può essere definito compatto, e se ci mettete anche tutte le testine incluse, era ovvio che sarebbe servito un bel po' di spazio per tenere il tutto. Se non altro così avete tutto dentro una scatola dedicata.

All'interno trovate:

  • Il cono lungo Airwrap da 40 mm
  • Il nuovo cono affusolato che, come vedremo, è uno dei punti di forza del prodotto
  • Pre-styler lisciante Coanda
  • Pre-styler che fa un po' da phon classico
  • Spazzola volumizzante rotonda
  • Spazzola lisciante dedicata
  • Spazzolina per la pulizia del filtro

Iniziamo questa recensione con un consiglio. Se vi state apprestando a comprare un Airwrap fate attenzione al modello. Il dispositivo di base è lo stesso per tutte le edizioni, ma ci sono due diverse versioni che includono accessori diversi. Quella testata da noi è la variante limitata Red Velvet / Gold con accessori pensati per capelli lisci e ondulati/mossi. Alternativamente c'è anche l'edizione per capelli ricci e molto ricci con accessori diversi, fra cui il Diffusore Wave+Curl a doppia modalità che avevamo testato nella recensione del Dyson Nural. Una volta scelta la variante giusta per il vostro tipo di capello, non vi rimane che scegliere il colore: quelli classici sono l'Acquamarina/Tangerine e il Pervinca/Tangerine, e da gennaio 2025 c'è anche la colorazione limitata Red Velvet / Gold con gli accessori per capelli lisci o mossi.

A cosa potrebbe mai servire il Bluetooth su uno styler per capelli? Può sembrare una classica manovra di marketing o una scusa per rilanciare il prodotto con modifiche lievi, ma non è così.

Uno dei più grandi difetti dell'Airwrap di Dyson è probabilmente la curva di apprendimento da affrontare. Per imparare a usare e, soprattutto, ad apprezzare l'Airwrap ci vuole tempo. Non tutti però hanno pazienza, e c'è chi si scoraggia fin troppo velocemente quando non si ottengono immediatamente risultati di qualità.

L'introduzione del Bluetooth serve un po' a questo: spinge gli utenti a scaricare l'app ufficiale Dyson, che già di per sé è bella ricca di suggerimenti d'uso e guide per ottenere le acconciature più disparate. Inoltre, collegando l'Airwrap via Bluetooth all'applicazione Android e iOS, avrete un riscontro visivo che vi aiuterà nella realizzazione dei ricci. Come?

Qui dobbiamo per forza spiegare come funziona di base l'Airwrap. La creazione del boccolo avviene tramite 3 passaggi: avvolgimento della ciocca, styling tramite aria calda e infine getto di aria fredda. Ma per quanti secondi dovete eseguire questi tre passaggi? Sarà l'app a suggerirvelo, chiedendovi inizialmente che tipo di capelli avete e che acconciatura volete ottenere.

La procedura poi sarà automatizzata: sullo schermo dello smartphone, che potete tenere davanti a voi mentre lavorate all'acconciatura, ci sarà un timer per ognuno dei tre passaggi.

Per far partire la procedura di creazione del boccolo sarete voi a spingere manualmente l'interruttore "i.d. Curl" sull'Airwrap, poi sarà l'Airwrap a pensare al resto. Se poi i timer impostati dall'app non fossero sufficienti (o fossero fin troppo lunghi), l'utente può modificarli liberamente in modo da adattarli al proprio tipo di capello.

Quando si è presa dimestichezza con l'Airwrap, si può anche dismettere l'applicazione. Le tre fasi di creazione del boccolo sono infatti gestibili anche manualmente. Accendete il dispositivo e spostando in alto la levetta i.d. Curl avviate la procedura di avvolgimento della ciocca. La levetta torna in posizione di riposo, e appena avete avvolto del tutto la ciocca, basta spingere nuovamente la levetta in alto per iniziare lo styling con aria calda. Un'altra spinta servirà a far partire il getto di aria fredda fissante. Certo è che è più comodo lasciar fare tutto all'Airwrap, invece di tenere a mente i secondi e fare tutto manualmente.

Nella versione aggiornata dell'Airwrap c'è anche il cono affusolato, una variante più affusolata appunto del cono originale. Anche quello originale è cambiato, visto che passa da 30 a 40 mm. Ma come si usano, e quali sono le differenze?

Qui bisogna aprire una parentesi sul funzionamento dell'Airwrap. Il device Dyson sfrutta il così detto effetto Coandă. Si tratta di un principio aerodinamico che descrive la tendenza di un flusso d'aria a seguire la superficie di un oggetto vicino anziché muoversi in linea retta. Questo fenomeno è sfruttato nel Dyson Airwrap per avvolgere automaticamente i capelli attorno al cono senza necessità di forzarli manualmente con spazzole o arricciacapelli tradizionali.

Il motore digitale che si trova nell'Airwrap gira a 110.000 giri al minuto, generando una pressione tale da creare appunto l'effetto Coandă. Così facendo, l'aria attira i capelli (è il primo step della creazione del boccolo) avvolgendoli dolcemente attorno all'accessorio, permettendo di ottenere ricci, onde o una piega liscia senza dover esercitare pressione e senza temperature estreme.

Come già accennato, l'altro vantaggio è che invece di avere un contatto diretto con un "ferro", si ha un contatto con aria calda mantenuta sotto i 150°C, controllata in tempo reale da un sensore ad-hoc integrato nell'Airwrap stesso. Di conseguenza si lavora a temperature più basse rispetto ai tradizionali strumenti di styling, riducendo il rischio di capelli danneggiati o, peggio, bruciati. Lo strumento stesso è più maneggevole di quelli tradizionali: se lo toccate dopo averlo usato è fresco, e potete appoggiarlo sulla sua scatola, nel lavandino o su qualsiasi superficie.

A cosa servono quindi due coni? Quello nuovo e più affusolato serve a creare il boccolo a partire dall'attaccatura stessa dei capelli. È quasi più uno strumento di precisione, che riesce a creare i riccioli anche a partire da ciocche più piccole. Quello più spesso, che arriva adesso a 40 mm di diametro, serve invece per far partire il boccolo più sul finale del capello. I risultati, insomma, sono diversi, da qui l'idea di fornirne due invece di uno.

Dalle foto noterete la punta dorata di entrambi i coni. Serve a decidere la direzione del flusso d'aria. Ovviamente l'aria deve scorrere in direzioni diverse per poter catturare le ciocche del lato destro e del lato sinistro. Per direzionare il flusso basta ruotare il perno in alto.

L'altro grosso vantaggio è che potete fare tutto con un unico strumento. I due pre-styler inclusi vi permettono infatti di asciugare preventivamente i capelli, senza dover usare un phon dedicato.

L'app Dyson vi suggerisce di asciugare i capelli fino a circa l'80%, e solo dopo procedere con l'uso dei coni per la creazione dei riccioli. Si sfrutta quindi l'aria calda non solo per la formazione del boccolo, ma anche per finire di asciugarli. Ovviamente non è banalissimo capire quando si è raggiunta la fantomatica soglia dell'80% dell'asciugatura, ma via via che si prova ci si prende la mano.

Per questa fase pre-styling ci sono, come già detto, due testine: una classica che svolge il ruolo di phon, con l'altrettanto classica cavità centrale da cui esce come per magia l'aria, e la testina lisciante Coandă. Quest'ultima, con una soluzione simile a quella che avevamo visto sul Nural, prepara i capelli per lo styling andando di fatto a "nascondere" i baby hair.

Da sottolineare poi che all'interno dell'Airwrap c'è lo stesso ionizzatore degli asciugacapelli Supersonic e Nural. Serve a ridurre l'elettricità statica nei capelli immettendo particelle caricate negativamente nel flusso d'aria, una soluzione che troviamo a bordo di tantissimi phon di recente concezione.

Addio phon quindi? Teoricamente sì. Se tutte le volte che lavate i capelli volete anche acconciarli con l'Airwrap, potete di fatto mandarlo in pensione.

E se avete capelli mossi e volete alternare capelli lisci ad acconciature con boccoli più o meno accentuati? In teoria in confezione trovate sia il pre-styler lisciante che la spazzola lisciante dedicata, ma in questo caso è forse più suggeribile equipaggiarsi con una piastra dedicata. Per quanto la spazzola lisciante possa aiutare, le piastre moderne, con controllo del calore e materiali pensati per non danneggiare il capello, vi permettono di ottenere risultati migliori. Poi nulla vieta di valutare anche un Dyson Airstrait, ma l'investimento per portarsi a casa entrambi diventa cospicuo.

È Dyson stessa sul suo sito ufficiale a dire "uno styling più facile, su misura per te". Con questa frase si fa riferimento al Bluetooth e all'uso dell'app, che effettivamente snellisce la procedura per la creazione dell'acconciatura e permette anche di personalizzarla.

Rimane comunque un dispositivo che necessità di un po' di cicli di utilizzo prima di essere padroneggiato al massimo delle sue possibilità. Inoltre creare un acconciatura completa, soprattutto usando il cono ristretto, richiede del tempo. Ci vuole tempo, appunto, per dividere bene le ciocche e per poi trattarle una a una con l'Airwrap. Per ottenere risultati migliori bisogna avere pazienza, non lo sguardo fisso sull'orologio con la fretta addosso.

Diciamo che fra asciugatura e styling potrebbero volerci tra i 20 e i 40 minuti, ma dipende tantissimo dalla lunghezza dei capelli, dalla loro natura e anche dall'acconciatura che volete ottenere.

A tal proposito, sempre da app, o direttamente dall'Airwrap, potete anche regolare temperature e potenza generale del dispositivo. Se si vuole usare impostazioni più basse potete farlo tranquillamente, e in tal caso si modificheranno anche i tempi dei tre passaggi (avvolgimento, styling, getto freddo) per adattarsi ai nuovi parametri d'uso.

Sulla tenuta della piega è difficile esprimere un giudizio. Se dovessimo limitarci al nostro caso d'uso, l'esperienza è stata più che positiva. L'acconciatura tiene bene lungo il corso di tutta la giornata, e anche dopo una nottata di sonno i capelli mantengono la loro divisione in ciocche e le curve ottenute con l'Airwrap. Magari i boccoli sono meno definiti, ma comunque l'acconciatura regge. Nulla vieta poi di provare a riprendere qualche ciocca per provare a ridare definizione, ma in teoria (e in pratica) la procedura funziona meglio sul capello semi bagnato.

A tal proposito, torna molto comoda la possibilità di personalizzare i tempi dello styling e del getto d'aria fredda. Quest'ultimo è quello che dona resistenza all'acconciatura e non è da sottovalutare, e in ogni caso se l'Airwrap non vi sembra funzionare a dovere sui vostri capelli, si può appunto provare a modificare entrambi questi tempi allungandoli (o accorciandoli) per vedere se si riesce a modificare la tenuta o a migliorare il risultato finale.

Qualche altra considerazione prima di giungere a conclusione:

  • Il cavo è lunghissimo. Si parla di oltre 2,5 metri. Ora, se avete la presa dalla corrente lontana dallo specchio principale, è una vera manna. Altrimenti avrete una gran bella matassa di filo da gestire. Un po' inutile lamentarsi della presenza del filo. Viene da pensare alla piastra Dyson Corrale che è senza filo, ma in questo caso serviva un motore bello potente e veloce per sfruttare l'effetto Coandă, e di conseguenza farlo wireless sarebbe stato molto difficile. Senza contare che sarebbe peggiorata l'ergonomia per via della batteria, che sarebbe dovuta essere bella capiente visti i tempi necessari alla creazione di un'acconciatura.
  • Il dispositivo è ben bilanciato. Il peso si aggira intorno ai 500 grammi, comunque meno di un Dyson Nural o di tanti altri phon convenzionali in commercio.
  • Estetica come al solito molto ricercata. Abbiamo avuto l'opportunità di provare la nuova colorazione uscita poco prima di San Valentino, che potrebbe piacere a chi non è fan delle ultime colorazioni super colorate dei prodotti Dyson per i capelli. A prescindere dalla colorazione, il dispositivo è elegante e dotato di finiture curate. Ma questo lo avrete forse capito sin dalla sezione dedicata all'unboxing.
  • Per la manutenzione del dispositivo vi aiuta l'app. È l'app stessa a suggerirvi quando pulire il filtro: si tratta della sezione finale, quella dove si aggancia il cavo, che potete pulire tramite la spazzolina inclusa in confezione.
  • La potenza di picco è di 1300W, un po' meno di alcuni asciugacapelli più o meno recenti.

Tanta tecnologia si paga. Il prezzo di listino del Dyson Airwrap i.d. connesso è di 549€. Se non altro dopo un investimento del genere vi trovate per le mani tanti accessori, una bella box dove riporre il tutto e il supporto di un'app che offre tanti suggerimenti, cosa che non certo tutti offrono.

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Il sample per questa recensione è stato fornito da Dyson, che non ha avuto un'anteprima di questo contenuto e non ha fornito alcun tipo di compenso monetario.

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