Donne e STEM: il sud Italia tra le regioni europee dove ci sono meno scienziate
L'Unione Europea fa un passo avanti verso la parità di genere nel mondo del lavoro, registrando un numero crescente di donne che intraprendono carriere in ambito scientifico e ingegneristico. Secondo i dati del grafico di Eurostat, nel 2023 le professioniste attive in questi settori hanno raggiunto quota 7,7 milioni, ovvero 381.200 in più rispetto al 2022. Nelle diverse attività economiche, le donne rappresentavano il 41,0% della forza lavoro di scienziati e ingegneri. Una crescita si registra soprattutto nelle attività correlate ai servizi, al 45,6%. Ancora bassa la percentuale nel settore manifatturiero, con il 22,4% e del 23,9% in altre attività. In tutto questo l’Italia, soprattutto il sud, registra un dato basso, risultando fanalino di coda tra gli altri paesi europei. [instagram]DF7jsuTiqsQ[/instagram] Indice Donne nella scienza: la classifica dei paesi dell’UE Il sud Italia resta indietro Donne nella scienza: la classifica dei paesi dell’UE Secondo i dati Eurostat 2023, ci sono differenze territoriali sulla presenza delle donne scienziate e ingegneri. A registrare le percentuali più alte sono Danimarca (50,8%), Spagna (50,0%) e Bulgaria (49,1%), Lettonia e Irlanda (ciascuna 49%). In basso alla classifica invece Ungheria (30,7%), seguita da Finlandia (31,4%), Italia (34,1%) e Slovacchia e Malta (ciascuna 34,3%). Su base regionale spiccano 4 regioni spagnole, 2 in Portogallo, ma anche in Polonia, Francia, Bulgaria, Svezia e Danimarca dove le donne superano il 50% delle presenze. Il sud Italia resta indietro L’Italia registra un dato ancora basso sulla presenza delle donne nelle carriere STEM. A incidere maggiormente è la percentuale delle regioni del sud (30,6%). Numeri che dimostrano un gap di genere che necessita di ulteriori interventi e politiche mirate per garantire pari opportunità e una maggiore inclusione per le donne.

L'Unione Europea fa un passo avanti verso la parità di genere nel mondo del lavoro, registrando un numero crescente di donne che intraprendono carriere in ambito scientifico e ingegneristico.
Secondo i dati del grafico di Eurostat, nel 2023 le professioniste attive in questi settori hanno raggiunto quota 7,7 milioni, ovvero 381.200 in più rispetto al 2022. Nelle diverse attività economiche, le donne rappresentavano il 41,0% della forza lavoro di scienziati e ingegneri. Una crescita si registra soprattutto nelle attività correlate ai servizi, al 45,6%. Ancora bassa la percentuale nel settore manifatturiero, con il 22,4% e del 23,9% in altre attività.
In tutto questo l’Italia, soprattutto il sud, registra un dato basso, risultando fanalino di coda tra gli altri paesi europei.
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Donne nella scienza: la classifica dei paesi dell’UE
Secondo i dati Eurostat 2023, ci sono differenze territoriali sulla presenza delle donne scienziate e ingegneri. A registrare le percentuali più alte sono Danimarca (50,8%), Spagna (50,0%) e Bulgaria (49,1%), Lettonia e Irlanda (ciascuna 49%). In basso alla classifica invece Ungheria (30,7%), seguita da Finlandia (31,4%), Italia (34,1%) e Slovacchia e Malta (ciascuna 34,3%).
Su base regionale spiccano 4 regioni spagnole, 2 in Portogallo, ma anche in Polonia, Francia, Bulgaria, Svezia e Danimarca dove le donne superano il 50% delle presenze.
Il sud Italia resta indietro
L’Italia registra un dato ancora basso sulla presenza delle donne nelle carriere STEM. A incidere maggiormente è la percentuale delle regioni del sud (30,6%). Numeri che dimostrano un gap di genere che necessita di ulteriori interventi e politiche mirate per garantire pari opportunità e una maggiore inclusione per le donne.