Davvero negli aeroporti statunitensi possono controllare gli smartphone?

La risposta in breve? Sì, possono farlo. Ma ci sono comunque alcune soluzioni per proteggere la tua privacy.

Mar 28, 2025 - 17:09
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Davvero negli aeroporti statunitensi possono controllare gli smartphone?

Quando si viaggia negli Stati Uniti, i controlli doganali possono includere richieste di accesso ai dispositivi elettronici personali, come smartphone, tablet o computer.

Il tema è diventato straordinariamente attuale dopo l'insediamento di Trump e il conseguente potenziamento delle politiche di controllo alla frontiera. Numerosi viaggiatori, inclusi alcuni turisti europei, si sono visti negare la possibilità di entrare negli USA in seguito a controlli approfonditi: tra questi anche un ricercatore tedesco, reo di aver scritto alcuni post controversi sulle sue pagine social. A maggior ragione, è fondamentale prepararsi in anticipo per affrontare questa eventualità e proteggere i propri dati sensibili.

DAVVERO POSSONO CONTROLLARE GLI SMARTPHONE?

Risolviamo immediatamente il primo quesito: ma davvero la polizia di frontiera può chiedere di controllare i dispositivi elettronici? Tecnicamente si tratta di un'operazione estremamente delicata e invasiva, e siamo pertanto portati ad immaginare che questa richiesta possa avvenire solo in casi limite ed esclusivamente se lo autorizza un giudice.

Purtroppo non abbiamo buone notizie: sul tema la giurisprudenza statunitense si è già espressa, stabilendo che gli agenti della frontiera hanno piena possibilità di controllare smartphone e laptop se ritengono che questi possano includere informazioni pertinenti a valutare l'ingresso di uno straniero negli Stati Uniti. E' vero che normalmente la polizia necessita di un mandato per ispezionare i telefoni, ma questo vale nel territorio americano. Gli aeroporti, fino al superamento dei controlli, sono considerati alla pari delle frontiere, come quelle ai confini con il Messico o il Canada.


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