Crollano le vendite di Tesla in Europa: c’entrano le posizioni politiche di Musk?
Le vendite di auto elettriche Tesla in Europa stanno diminuendo e, secondo alcuni analisti, la spiegazione andrebbe cercata nella contrarietà di molti consumatori rispetto alle posizioni politiche di Elon Musk, numero uno della casa automobilistica, che negli ultimi sei mesi si è affermato anche come esponente di punta dell’estrema destra nel mondo occidentale [LEGGI ANCHE: […]

Le vendite di auto elettriche Tesla in Europa stanno diminuendo e, secondo alcuni analisti, la spiegazione andrebbe cercata nella contrarietà di molti consumatori rispetto alle posizioni politiche di Elon Musk, numero uno della casa automobilistica, che negli ultimi sei mesi si è affermato anche come esponente di punta dell’estrema destra nel mondo occidentale [LEGGI ANCHE: Alla corte di Elon: così Musk ha dato vita alla sua Internazionale della destra].
A gennaio 2025 le vendite di Tesla in Germania sono diminuite del 59% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. In Francia il crollo è stato del 63%, in Spagna del 75%. E anche nei Paesi scandinavi, dove le auto a batteria ormai dominano il mercato, l’azienda texana ha registrato brusche frenate: -38% in Norvegia e -44% in Svezia. Più leggero è stato il rallentamento nel Regno Unito (-8%), mentre in Italia le immatricolazioni sono rimaste stabili (+0,99%).
I dati colpiscono ancor di più se si considera che, per converso, le vendite di auto elettriche aumentano praticamente ovunque: +53% in Germania, +29% in Spagna, +41% nel Regno Unito, +125% in Italia, mentre in Francia sono stabili.
Negli ultimi giorni anche due autorevoli testate come il New York Times e il Financial Times hanno parlato della flessione di Tesla nel Vecchio Continente. Ed entrambe hanno ipotizzato che il trend negativo sia stato favorito, almeno in parte, dalle recenti uscite politiche di Musk.
“Le vendite dell’azienda statunitense di auto elettriche stanno calando in tutta Europa, a causa di quella che molti considerano un’ingerenza negli affari locali da parte del Ceo”, scrive il New York Times.
Secondo il Financial Times “le vendite dei veicoli elettrici Tesla sono crollate drasticamente in molti dei suoi principali mercati europei, a causa della reazione dei consumatori agli interventi di Elon Musk nella politica della regione”.
L’eclettico imprenditore 53enne – che, dopo essere stato il principale finanziatore della campagna elettorale di Donald Trump, è stato nominato dal neo-presidente degli Stati Uniti a capo del Dipartimento per l’Efficienza governativa – sta allargando il proprio raggio d’azione politica anche da questa parte dell’Oceano Atlantico.
Nei giorni scorsi pubblicato un vero e proprio manifesto politico per il Vecchio Continente, dal titolo “Make Europe Great Again”, in assonanza con il “Make America Great Again” che ha portato Trump alla Casa Bianca. E negli ultimi mesi ha coltivato stretti rapporti con alcuni tra i più importanti leader della destra europea, a cominciare dalla presidente del Consiglio italiana Giorgia Meloni.
Una delle iniziative di Musk che più hanno fatto discutere è stato il suo endorsement in favore di Alternative für Deutschland (AfD), il partito estremista tedesco – accusato di simpatie neonaziste – che alle imminenti elezioni politiche punta a imporsi come seconda forza politica del Paese con una percentuale di voti superiore al 20%.
Il mese scorso il numero uno della Tesla ha organizzato sul social di sua proprietà, X, un colloquio in diretta con Alice Weidel, co-leader dell’AfD in cui la politica – nel tentativo di scacciare le accuse di filo-nazismo – è arrivata ad affermare che “Adolf Hitler era un comunista”.
Proprio alle porte di Berlino si trova l’unico stabilimento europeo di Tesla. In Germania le auto elettriche assorbono ormai una quota intorno al 15% del mercato (in Italia siamo intorno al 5%). Peraltro Tesla già nel 2024 era scivolata al terzo posto nella classifica delle vendite di auto a batteria, superata da Volkswagen e Bmw.
Secondo il centro di ricerca Schmidt Automotive, gli acquirenti tedeschi “potrebbero benissimo reagire ai commenti di Musk” ma un altro fattore possibile all’origine del calo delle vendite di Tesla potrebbe essere l’attesa da parte dei consumatori per il lancio della nuova Model Y, previsto per la prima metà del 2025.