Crescono le donne manager, la leadership del 35,7% delle aziende italiane è rosa
Il 56,3% delle aziende ha incrementato la presenza femminile nei ruoli dirigenziali, attestando il proprio impegno nella diversità di genere.
Grant Thornton, network di consulenza internazionale, ha presentato i risultati del suo rapporto annuale "Women in Business", intitolato quest'anno "Driving Diversity". Lo studio, che da oltre 20 anni analizza i progressi della rappresentanza femminile nei ruoli dirigenziali all'interno delle aziende del mid-market, evidenzia un quadro in evoluzione, con segnali incoraggianti ma anche con la necessità di un'accelerazione per raggiungere una reale parità.
A livello globale, nel 2025, le donne che ricoprono posizioni di leadership rappresentano il 34%, mentre nell'Eurozona la percentuale sale al 35%. L'Italia si allinea alla media europea, sebbene registri un lieve calo rispetto al 2024 (35,7%). Dal punto di vista dei settori, il turismo si posiziona al primo posto a livello globale per rappresentanza femminile, seguito dal settore pubblico e dall'Healthcare.
MENO AZIENDE SPROVVISTE DI LEADER DONNA
Un dato positivo è la netta diminuzione del numero di imprese che non hanno alcuna donna in posizioni di leadership. In Italia, la quota di aziende del mid-market prive di donne nei ruoli manageriali si è più che dimezzata, passando dall'8,6% nel 2024 al 4,2% nel 2025. Le aziende sono sempre più sotto pressione da parte di investitori, clienti e stakeholder affinché aumentino la presenza femminile nei ruoli dirigenziali. A livello globale, il 77,6% delle imprese del mid-market ha ricevuto esplicite richieste in tal senso, e il 56,3% ha effettivamente aumentato la presenza femminile nei ruoli dirigenziali. In Italia, il 42% delle imprese ha incrementato la presenza femminile in risposta alle sollecitazioni esterne.
Secondo Simonetta La Grutta, responsabile DE&I di Bernoni Grant Thornton,