Cosa chiede l'industria dei fondi del Lussemburgo alla Savings and Investments Union

ALFI ritiene che una priorità fondamentale sia il rafforzamento dei sistemi pensionistici, integrando i modelli a ripartizione con schemi pensionistici a capitalizzazione e promuovendo le pensioni professionali del secondo pilastro. L'articolo Cosa chiede l'industria dei fondi del Lussemburgo alla Savings and Investments Union proviene da FundsPeople Italia.

Mar 19, 2025 - 13:13
 0
Cosa chiede l'industria dei fondi del Lussemburgo alla Savings and Investments Union

In una dichiarazione rilasciata in vista dell'imminente presentazione da parte della Commissione Europea dell'Unione del Risparmio e degli Investimenti (conosciuta con l'acronimo inglese Savings and Investments Union – SIU), l'Associazione dei Fondi Lussemburghesi (ALFI) chiede politiche e strategie adeguate affinché il continente possa aprire una nuova era di crescita economica e di emancipazione finanziaria. A suo avviso, la SIU dovrebbe concentrarsi sulla mobilitazione del risparmio al dettaglio, trasformando la liquidità inattiva in investimenti dinamici.

Sbloccare il potenziale del risparmio europeo

Una priorità fondamentale è il rafforzamento dei sistemi pensionistici, integrando i modelli a ripartizione con schemi pensionistici a capitalizzazione e promuovendo il secondo pilastro delle pensioni professionali. Secondo ALFI, i mercati dei capitali europei sono a un punto di svolta. "Sebbene gli europei risparmino gran parte del loro reddito, questi fondi non vengono investiti in modo efficiente. Mentre in altre regioni la ricchezza delle famiglie viene incanalata attivamente verso gli investimenti, in Europa la maggior parte delle attività finanziarie rimane bloccata in contanti e conti di risparmio", avvertono in un comunicato.

Attivare i 33,5 mila miliardi di euro di attività finanziarie delle famiglie europee accelererebbe la crescita economica e promuoverebbe l'empowerment finanziario. Per raggiungere questo obiettivo, ALFI ritiene essenziale sbloccare il potenziale del risparmio al dettaglio, in particolare attraverso la promozione delle pensioni professionali del secondo pilastro tramite l'iscrizione automatica, soluzioni di investimento adeguate e agevolazioni fiscali mirate. “Queste iniziative non solo andrebbero a vantaggio dei cittadini, ma stimolerebbero anche la crescita economica e la stabilità finanziaria in tutta Europa”, prevedono.
Per promuovere una vera cultura dell'investimento in Europa, ALFI raccomanda una serie di misure concrete per mobilitare il risparmio, stimolare gli investimenti e favorire la crescita economica a lungo termine. “Sebbene molte di queste iniziative dipendano dai governi nazionali, le istituzioni europee possono svolgere un ruolo chiave nel guidare e promuovere le riforme fondamentali”, aggiungono.

Le proposte di ALFI per la SIU

1) Coinvolgere le nuove generazioni nella cultura dell'investimento

  • Educazione finanziaria nelle scuole: introduzione di corsi obbligatori sui principi dell’investimento, tra cui rendimento composto, investimenti a lungo termine e gestione del rischio;
  • Conti di investimento per minori: incentivare l’uso di conti di investimento rispetto ai tradizionali conti di risparmio, promuovendo l’abitudine all’investimento fin dalla giovane età;
  • Promozione della cultura finanziaria: organizzazione di eventi e competizioni annuali per studenti, con premi destinati ai migliori gestori di portafogli simulati, incentivando così una maggiore consapevolezza finanziaria;
  • Campagna europea di alfabetizzazione finanziaria: migliorare la conoscenza finanziaria degli adulti per supportare le riforme pensionistiche e permettere ai cittadini di prendere decisioni più informate sugli investimenti.

2) Rafforzare i sistemi pensionistici europei

Di fronte alle sfide demografiche, modernizzare i sistemi pensionistici, in particolare quelli di secondo pilastro, è fondamentale per garantire la sostenibilità a lungo termine. ALFI suggerisce le seguenti misure:

  • Strumento di monitoraggio pensionistico europeo: creazione di una piattaforma UE per tracciare le pensioni di primo pilastro, con l’intento di estenderlo anche a quelle di secondo e terzo pilastro, offrendo previsioni di pensionamento trasparenti e affidabili;
  • Quadro di best practice: maggiore trasparenza, efficienza ed eleggibilità nei piani pensionistici, semplificando la partecipazione di lavoratori e datori di lavoro;
  • Competizione e libertà di scelta: consentire la gestione delle pensioni di secondo pilastro attraverso diversi fornitori (banche, assicurazioni, gestori patrimoniali) per garantire costi competitivi e una maggiore personalizzazione delle strategie di investimento;
  • Strategie di investimento mirate: limitare i prodotti con garanzia di capitale solo a coloro che si avvicinano alla pensione, mentre per i giovani incentivare portafogli con maggiore esposizione azionaria e strategie basate sul ciclo di vita;
  • Investire nell’economia reale: consentire l’allocazione di una quota dei piani pensionistici verso asset privati e investimenti infrastrutturali;
  • Portabilità e adesione automatica: promuovere la portabilità transfrontaliera delle pensioni e l’adesione automatica con contributi obbligatori, supportati da incentivi fiscali specifici.

3) Conti di Risparmio per l’Investimento (ISA)

ALFI propone un nuovo strumento per facilitare l’accesso ai prodotti di risparmio e alle pensioni del terzo pilastro, con incentivi fiscali mirati. Si tratta dei Conti di Risparmio per l’Investimento (o ISA acronimo ingesle di Investment Savings Accounts). Le caratteristiche principali dovrebbero includere:

  • Copertura di una vasta gamma di asset, tra cui azioni, obbligazioni, UCITS, ETF e fondi alternativi (FIA o ELTIF);
  • Accessibilità attraverso banche, compagnie assicurative, gestori patrimoniali e intermediari finanziari;
  • Disponibilità per i minori, favorendo l’educazione finanziaria sin dalla giovane età;
  • Un trattamento fiscale semplice e uniforme, con detrazioni sulle contribuzioni e crescita esente da imposte;
  • Nessuna restrizione eccessiva su commissioni o obblighi di investimento in asset UE.

"Gli ISA rappresentano un modello già collaudato, che è possibile implementare senza la necessità di nuove etichette o regolatori aggiuntivi", sottolinea ALFI.

4) Convergenza normativa senza centralizzazione

Infine, ALFI si dichiara favorevole a una maggiore armonizzazione della supervisione finanziaria, ma senza una centralizzazione eccessiva. "Le autorità nazionali devono mantenere la loro agilità e capacità di adattamento alla regolamentazione della gestione patrimoniale. Un’autorità di supervisione centralizzata aumenterebbe la complessità e i costi senza risolvere le attuali barriere alla distribuzione dei fondi in Europa. Modificare l’attuale quadro di vigilanza non favorirebbe automaticamente un aumento degli investimenti nei mercati europei e rischierebbe di rappresentare solo una distrazione inutile", avverte ALFI.

Una sfida e un'opportunità

L'Europa, insistono, si trova ad affrontare sia una sfida che un'opportunità. “10 mila miliardi di euro di ricchezza delle famiglie europee (il 41%) sono attualmente detenuti in contanti e conti di risparmio, rispetto ai 13 mila miliardi di euro (pari al 16%) negli Stati Uniti. Questa differenza sottolinea la necessità di mobilitare questi fondi verso investimenti produttivi”, sottolineano.

L'articolo Cosa chiede l'industria dei fondi del Lussemburgo alla Savings and Investments Union proviene da FundsPeople Italia.