Con le 'chiavi bulgare' rubano negli appartamenti, fermati due ladri
Dalla polizia recuperata anche la refurtiva. Diverti furti nei quartieri di Fossitermi, Migliarina e Canaletto

La Spezia, 19 marzo 2025 – Furti in appartamento con 'chiavi bulgare': due fermati dalla polizia, recuperata la refurtiva.
I numerosi furti in appartamento in città, hanno spronato gli uomini e le donne della squadra mobile della Questura della Spezia hanno dato impulso ad un’attività di indagine 'lampo', che ha permesso di smantellare una batteria di 'trasfertisti' di origine georgiana.
L’attività di indagine, sviluppata dopo la commissione di furti in abitazione perpetrati nei giorni scorsi nei quartieri di Fossitermi, Migliarina e Canaletto, ha permesso di focalizzare le attenzioni degli investigatori su una coppia di uomini; uno robusto e l’altro snello, ripresi da alcune telecamere cittadine mentre si allontanavano furtivamente dai luoghi di consumazione dei reati.
Il comune denominatore di tutti i furti era l’assenza di effrazione, motivo per il quale si è ritenuto da subito verosimile che si potesse trattare di ladri professionisti, solitamente di origine georgiana, in possesso di 'chiave bulgara': un particolare attrezzo utilizzato da ladri professionisti per riprodurre in tempi rapidi le caratteristiche fisiche delle chiavi originali e costruire artigianalmente dei duplicati, utilizzati poi per aprire le relative serrature e consumare i furti.
Nella tarda mattinata di ieri, proprio durante uno dei servizi effettuati per contrastare il fenomeno, gli agenti della Mobile hanno individuato due soggetti che, per caratteristiche somatiche, potevano essere i due autori dei furti ripresi dalle telecamere e descritti da alcuni testimoni.
I due, sempre pedinati dagli investigatori, si sono recati alla stazione Ferroviaria della Spezia Centrale dove si accingevano a lasciare la città. I due sono stati controllati ed identificati per un cinquantunenne ed un trentacinquenne entrambi cittadini georgiani, già con precedenti specifici.
Dopo la perquisizione personale e dei bagagli, all’interno dello zaino di uno dei due, sono state trovate le prove inequivocabili dei furti: due kit per 'chiave bulgara', diversi duplicati di chiavi realizzate artigianalmente nonché, nascosti all’interno della biancheria sporca, avvolti in carta di giornale, diversi preziosi e denaro contante, dei quali la coppia non era in grado di giustificare la provenienza.
Lo sviluppo degli ulteriori accertamenti ha permesso di accertare che alcuni oggetti preziosi erano stati asportati dai due durante almeno quattro distinti furti, consumati nei giorni scorsi. Le parti offese, convocate negli uffici della Squadra Mobile, hanno riconosciuti con certezza come propri alcun dei monili rinvenuti, producendo documentazione attestante la proprietà mentre sono ancora in corso accertamenti per identificare i proprietari degli altri oggetti preziosi sequestrati.
Visti i gravi indizi di reato raccolti ed il concreto pericolo di fuga, i due sono stati sottoposti a fermo di indiziato di delitto e associati alla locale casa circondariale di Villa Andreino. Il cinquantunenne dovrà anche rispondere del reato di reingresso illegale sul territorio nazionale, essendo stato già espulso.
La posizione dei sospettati è ora al vaglio della Procura della Repubblica della Spezia, ed in particolare del sostituto procuratore della Repubblica Maria Pia Simonetti, titolare del relativo fascicolo processuale; le singole posizioni soggettive saranno poste all’attenzione del gip, per una puntuale analisi delle responsabilità.
Determinante, ai fini della buona riuscita dell’operazione, è stata anche la fattiva collaborazione dei cittadini, che vengono invitati dalle forze di polizia a segnalare sempre ogni situazione sospetta ed a contattare senza esitazione il numero di emergenza unico 112.
“Si invita chi avesse recentemente subito furti in abitazione – invitano dalla polizia – a mettersi in contatto con la Squadra Mobile, per una verifica sugli oggetti sequestrati nel corso dell’operazione di polizia giudiziaria”.