Clamoroso: Trump scrive all’Ayatollah Khamenei sollecitando trattative sul nucleare

Il Presidente Donald Trump ha inviato una lettera alla Guida suprema iraniana Ali Khamenei, sollecitando la negoziazione di un nuovo accordo sul programma nucleare del Paese. La lettera è stata trasmessa giovedì.

Lo stesso Trump ha rivelato l’apertura in un’intervista di venerdì a Fox Business, un primo impegno così significativo dell’amministrazione con Teheran, che è in qualche modo sorprendente dato che i toni di Trump nei confronti dell’Iran sono stati duri, soprattutto durante la campagna elettorale.  Gli USA applicano sanzioni molto ampie all’iran, che riguardano molti settori, dall’energia alle finanze.

“Ho scritto loro una lettera in cui dico che spero che negoziate, perché se dobbiamo intervenire militarmente, sarà una cosa terribile per loro ”, ha confermato Trump a Maria Bartiromo di Fox Business.

“L’altra alternativa è che dovete fare qualcosa perché l’Iran non può avere un’arma nucleare”, ha proseguito, riprendendo il suo messaggio precedente in cui avvertiva che Teheran può firmare un accordo o essere potenzialmente bombardata. Quindi è una trattativa che sfiora l’ultimatum.

L’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA) ha descritto che l’attuale scorta di uranio arricchito al 60% della Repubblica islamica – se arricchito al 90% – sarebbe sufficiente per produrre sei bombe nucleari.

Trump ha recentemente riportato la “massima pressione” sull’Iran e questa settimana ha persino avanzato la possibilità di reprimere le esportazioni di petrolio iraniano, che sono soggette a sanzioni, in alto mare, con un intervento navale. È chiaro che questo fa parte del pacchetto di azioni “big stick” volte a spingere Teheran al tavolo delle trattative.

Ali Khamenei

Una precedente intervista a Fox News, a febbraio, ha segnato il momento in cui Trump ha per la prima volta affermato che l’Iran ha due scelte. “Tutti pensano che Israele, con il nostro aiuto o la nostra approvazione, entrerà e li bombarderà a morte”, aveva detto Trump all’epoca discutendo di una potenziale azione militare israeliana contro Teheran.

“Preferirei che questo non accadesse. Preferirei vedere un accordo con l’Iran in cui possiamo fare un accordo, supervisionarlo, controllarlo, ispezionarlo”, ha continuato il presidente.

A quel punto ha fatto uno dei commenti più provocatori e minacciosi: “Ci sono due modi per fermarli: Con le bombe o con un pezzo di carta scritto”, aveva detto in precedenza.
Gli Stati Uniti sono ora sempre più preoccupati che, dopo lo scambio di colpi con Israele dello scorso anno, i leader di Teheran siano più incentivati che mai a sviluppare segretamente una bomba atomica.

Tuttavia, la CIA ha da tempo valutato  che la leadership iraniana non ha ancora ordinato il perseguimento di una bomba e ha confermato questa valutazione anche di recente. Gli ayatollah, nel corso dei decenni, hanno anche condannato le armi atomiche come “non islamiche”.

Ma i leader iraniani hanno reagito alla mano tesa di Trump. Sebbene non sia chiaro quale sarà la reazione alla lettera appena inviata, sia il presidente iraniano che l’ayatollah hanno spiegato in precedenza che era già in vigore un accordo perfettamente valido – il JCPOA del 2015 sotto Obama – ma che Trump ne ha tirato fuori unilateralmente gli Stati Uniti nell’aprile 2018.

L’ayatollah ha affermato che l’Iran non può fidarsi del fatto che Washington si attenga a qualsiasi accordo, dato che qualsiasi amministrazione futura può annullarlo, proprio come ha fatto Trump.

Quindi le trattative iniziano in salita.

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