Che combineranno assieme le cinesi Honor e DeepSeek?

Dopo Huawei, l'azienda hi-tech cinese bannata dagli Usa nel 2019 che ha fornito a DeepSeek i propri chip, l'ex sussidiaria Honor decide in vista della quotazione di accelerare con la propria Ai prendendo a bordo DeepSeek. Ma la partnership potrebbe trovare più di un ostacolo in Occidente...

Feb 13, 2025 - 10:52
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Che combineranno assieme le cinesi Honor e DeepSeek?

Dopo Huawei, l’azienda hi-tech cinese bannata dagli Usa nel 2019 che ha fornito a DeepSeek i propri chip, l’ex sussidiaria Honor decide in vista della quotazione di accelerare con la propria Ai prendendo a bordo DeepSeek. Ma la partnership potrebbe trovare più di un ostacolo in Occidente…

I dubbi crescenti avanzati a più riprese da osservatori e financo autorità della Privacy (a iniziare da quella italiana) sulla sicurezza e i rating molto bassi nelle valutazioni dei test indipendenti che di fatto ricondurrebbero DeepSeek nell’alveo di un software a basso costo anche per prestazioni non hanno fermato il produttore connazionale di device hi-tech Honor, che ha annunciato una partnership strategica con l’azienda dietro all’omonimo e controverso algoritmo spuntato quasi dal nulla e responsabile nelle scorse settimane del tracollo in borsa di Nvidia.

LA CORSA DI HONOR VERSO L’IPO

Honor, da qualche settimana Honor Terminal Company Ltd, nata come costola di Huawei per aggirare il ban di Donald Trump e oggi lanciata verso l’Ipo (col paradosso di essere stata graziata dalle restrizioni della Casa Bianca, rispetto all’azienda che le ha dato origine) in questi anni ha messo da parte parecchio capitale raccolto in casa da azionisti del calibro di China Telecom, CICC Capital, CoStone Capital, Shenzhen Pengcheng New Information Technology Partnership, Shenzhen Baoan District Investment Management Group, BOE Technology Group, Fortune Capital e Jinshi Xingyao Intelligent Equipment Private Equity Fund.

LA NECESSITA’ DI AVERE UNA PROPRIA AI

Mentre nel terzo trimestre dello scorso anno in Cina Honor si è posizionata al quinto posto, con una quota di mercato del 14,6% e in Europa è tra i marchi attenzionati dagli analisti per le sorprese che potrebbe riservare nel 2025 (e una crescita anno su anno del 30 per cento), sembra palese l’intenzione dell’azienda di voler dire la sua anche nel settore dell’Intelligenza artificiale, competendo persino con le big coreane che hanno stretto forti accordi con Google.

L’ALLEANZA TRA HONOR E DEEPSEEK

Questo avverrà tramite l’integrazione del modello DeepSeek-R1 con Yoyo, l’assistente che già oggi, secondo i dati diffusi dall’astro nascente della tecnologia made in China, può contare su 130 milioni di utenti. L’unione tra i due algoritmi dovrebbe accrescere le capacità avanzate di comprensione del linguaggio naturale, ragionamento logico e contestualizzazione delle conversazioni.

PROBLEMI CON L’OCCIDENTE?

Ma potrebbe anche causare non pochi problemi in Occidente, dove DeepSeek è guardato con sospetto non solo per l’alta probabilità di fornire risposte completamente errate e assoggettate ai diktat del partito comunista cinese, ma anche e soprattutto perché non è dato sapere cosa combini coi dati degli utenti.

Per questo al momento la novella è destinata a restare all’interno dei confini cinesi: gli utenti che utilizzano il sistema operativo MagicOS 8.0 o successivo potranno aggiornare ’app Yoyo alla versione 80.0.1.503. Considerata la crescente base installata, Honor fornirà a DeepSeek moltissimi dati utili ad affinarne le capacità.