Caso Paragon, rapporto: "I 90 casi notificati da WhatsApp probabilmente sottostimati"
Il team canadese The Citizen Lab - che ha svolto le analisi forensi sui telefoni del direttore di Fanpage.it Francesco Cancellato, del fondatore di Mediterranea Luca Casarini e dell'armatore Beppe Caccia - parla di "un modello preoccupante” che prende di mira “gruppi per i diritti umani, critici del governo e giornalisti" attraverso lo spyware Graphite

“Un modello preoccupante” che prende di mira “gruppi per i diritti umani, critici del governo e giornalisti". Non solo quindi i 90 “obiettivi notificati da WhatsApp” in circa 20 Paesi, di cui almeno sette in Italia, ma potenzialmente molti di più. Così evidenzia il rapporto sullo spyware Graphite prodotto da Paragon Solutions e utilizzato dall’intelligence italiana. I risultati sono stati pubblicati oggi da The Citizen Lab, team dell'Università di Toronto che ha svolto analisi forensi sui telefoni del direttore di Fanpage.it, Francesco Cancellato, del fondatore di Mediterranea Luca Casarini, altri attivisti della ong e dell'armatore Beppe Caccia, rilevando in tutti i casi infezioni con il virus di Paragon. "Anche se lo spyware mercenario è stato acquisito per uno scopo primario, come l'indagine su gruppi criminali organizzati - evidenzia il report - l'esperienza dimostra che, nel tempo, la tentazione di utilizzare queste potenti tecnologie per scopi politici è forte". Il rapporto, ribatte Paragon, presenta "numerose inesattezze ma senza ulteriori dettagli non possiamo essere più specifici né fornire commenti", taglia corto in un messaggio inviato al team dell'Università di Toronto il presidente esecutivo dell'azienda, John Fleming.