Caos ginnastica, le Farfalle saltano l’esordio in Coppa del Mondo. Raffaeli: “Su di me cose non vere, lasciatemi in pace”

I veleni che hanno travolto la ginnastica ritmica italiana hanno imposto uno stop: le Farfalle non parteciperanno all’esodio di Coppa del Mondo in programma a Sofia, capitale della Bulgaria, questo weekend. Era troppo il peso da sopportare dopo gli eventi di questi giorni. Il licenziamento della direttrice tecnica Emanuela Maccarani, deciso dal nuovo presidente della […] L'articolo Caos ginnastica, le Farfalle saltano l’esordio in Coppa del Mondo. Raffaeli: “Su di me cose non vere, lasciatemi in pace” proviene da Il Fatto Quotidiano.

Apr 2, 2025 - 10:25
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Caos ginnastica, le Farfalle saltano l’esordio in Coppa del Mondo. Raffaeli: “Su di me cose non vere, lasciatemi in pace”

I veleni che hanno travolto la ginnastica ritmica italiana hanno imposto uno stop: le Farfalle non parteciperanno all’esodio di Coppa del Mondo in programma a Sofia, capitale della Bulgaria, questo weekend. Era troppo il peso da sopportare dopo gli eventi di questi giorni. Il licenziamento della direttrice tecnica Emanuela Maccarani, deciso dal nuovo presidente della Federazione Andrea Facci, ma anche le successiva pubblicazione di intercettazioni in cui lo stesso Facci e l’ex numero Fgi Gherardo Tecchi definiscono “porchetta” (e non solo) una ginnasta. Nella ritmica italiana sta venendo giù tutto e nel caos è meglio fare un passo indietro: le Farfalle non partiranno per Sofia.

Chi parteciperà invece alla prima tappa di Coppa del Mondo è Sofia Raffaeli, anche lei tirata indirettamente in mezzo alle accuse incrociate di presunti maltrattamenti. Olga Tishina, ex assistente di Maccarani, in una intercettazione agli atti dell’inchiesta di Monza accusa l’allenatrice Julieta Cantaluppi di “maltrattamenti” nei confronti delle atlete, compreso l’obbligo di spogliarsi ad ogni errore commesso. Cantaluppi è stata allenatrice nel centro di Fabriano, quello dove è cresciuta la campionessa Raffaeli. Che però nega tutto: “Tutte le cose che ho letto in questi giorni non sono assolutamente vere. Il rapporto tra me e Julieta è sempre stato speciale. Non usate il mio nome e quello di Fabriano per coinvolgerci in cose che non ci riguardano. Lasciatemi fare ginnastica in pace. Adesso sono concentrata sulla Coppa del Mondo di Sofia, e spero di vedere qualche articolo sui giornali che parla di questa gara“, si legge in una nota della ginnasta vincitrice di una storica medaglia di bronzo alle ultime Olimpiadi di Parigi 2024.

Il problema è che non sono i “giornali” a creare il caos, ma le continue accuse a colpi di intercettazioni che arrivano dall’interno della ginnastica ritmica italiana. Oltre due anni dopo le denunce di Anna Basta e Nina Corradini, è stato il rinvio a giudizio della ormai ex direttrice tecnica, Emanuela Maccarani, a far deflagrare i veleni. Se il processo di Monza ruoterà tutto attorno a quanto accadeva nel centro federale di Desio, la culla delle Farfalle, ora nuove ombra si allungano su tutto il mondo della ritmica. Intanto l’ex dt Maccarani, intervistata da Fanpage, continua a difendersi da ogni accusa e a sua volta attacca i vertici federali: “Sono tutte persone, questi federali, che non hanno mai avuto nessun tipo di rapporto professionale con me. Forse qualcuno ha pensato che avessi l’intenzione di candidarmi alla presidenza”. L’allenatrice sostiene di essere stata fatta fuori e definisce “pericoloso” il nuovo presidente Facci, per il modo in cui ha comunicato il suo licenziamento: “Ho definito pericoloso il suo atteggiamento. C’è stata un’assoluta mancanza di comunicazione, una email senza preavviso. Questo sta nuocendo in maniera irreversibile al movimento e alle ragazze, decisioni presi nei modi e tempi completamente errati”.

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