Btp e Ccteu, nuova emissione del Mef: su quali Titoli di Stato conviene investire
Nuove aste del Mef in arrivo. Due emissioni: Btp e Ccteu con rendimenti fino al 4,16%. Ecco scadenze, cedole, ISIN e date di sottoscrizione per scegliere su cosa investire

Il ministero dell’Economia e delle Finanze ha annunciato una nuova emissione di titoli di Stato per marzo 2025, con un ventaglio di offerte che comprende sia Btp sia Ccteu. Le aste si aprono il 27 marzo e si chiudono il 1° aprile, con rendimenti che arrivano fino al 4,16% annuo.
Quali sono i titoli più interessanti tra quelli in asta e su quali conviene davvero investire? Vediamo le caratteristiche di ciascun titolo, le cedole, le scadenze e i possibili vantaggi per chi decide di partecipare.
Nuove emissioni di Btp e Ccteu
Con la nuova finestra di collocamento prevista tra fine marzo e inizio aprile, il Mef mette sul piatto quattro diverse tipologie di titoli di Stato, tra nuove tranche e titoli già in corso di emissione. L’obiettivo è offrire opzioni adatte a diversi profili di investimento, dal più prudente al più dinamico.
Nel dettaglio le emissioni annunciate sono:
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Calendario emissioni
Le nuove emissioni Mef comprendono quindi quattro titoli di Stato, due Btp e due Ccteu, con vita residua tra 5 e 10 anni. Le aste si svolgeranno seguendo le date, come da calendario 2025:
- prenotazione da parte del pubblico entro il 27 marzo 2025;
- presentazione domande in asta entro le ore 11:00 del 28 marzo 2025;
- asta supplementare entro le ore 15:30 del 31 marzo 2025;
- regolamento delle sottoscrizioni il 1° aprile 2025.
Rendimenti e cedole
È sui rendimenti che si gioca gran parte dell’interesse per questa nuova emissione. Se i Btp garantiscono cedole fisse, i Ccteu si adattano al mercato, offrendo attualmente tassi lordi superiori.
I titoli in emissione presentano le seguenti caratteristiche:
- Btp 5 anni (ISIN IT0005637399) con cedola annuale del 2,95% (in scadenza 1° luglio 2030), importo offerto tra 2.500 e 3.000 milioni di euro;
- Btp 10 anni (ISIN IT0005631590) con cedola annuale del 3,65% (in scadenza 1° agosto 2035), importo offerto tra 2.500 e 3.250 milioni di euro;
- Ccteu 7 anni (ISIN IT0005620460) a tasso annualizzato 4,164% (in scadenza 15 aprile 2033).
- Ccteu 7 anni (ISIN IT0005594467) a tasso annualizzato 4,114% (in scadenza 15 aprile 2032).
Attezione: il collocamento avverrà con asta marginale e l’importo minimo sottoscrivibile per il pubblico sarà di 1.000 euro.
Su cosa conviene investire?
L’emissione Mef di marzo 2025 propone quattro titoli con caratteristiche differenti e diverse qualità sulle quali conviene o meno investire. I Btp sono adatti a chi cerca stabilità nei flussi di cassa; i Ccteu, invece, hanno un tasso variabile e possono risultare più interessanti in scenari di inflazione o rialzi dei tassi.
I rendimenti dei Ccteu risultano attualmente superiori, ma vanno considerati i rischi legati alla variabilità del tasso e alla durata. I Btp, invece, offrono maggiore prevedibilità e possono essere più adatti a chi vuole una rendita certa nel medio-lungo periodo.
È difficile dire su cosa conviene investire senza conoscere gli obiettivi del singolo investitore, ma si possono generalizzare due profili: chi cerca un guadagno maggiore, pagando il rischio e chi invece preferisce la stabilità.
Come partecipare all’asta
Solo gli operatori abilitati, ovvero “Specialisti in titoli di Stato” e “Aspiranti Specialisti”, possono partecipare direttamente alle aste, sia in proprio sia per conto terzi. Ogni operatore può presentare fino a cinque offerte a prezzi diversi, con un minimo di 500.000 euro per richiesta.
L’assegnazione avverrà al prezzo determinato dall’asta e, in caso di offerte al prezzo marginale non interamente accoglibili, si procederà con riparto pro-quota. L’importo effettivamente versato includerà il prezzo di aggiudicazione e i dietimi d’interesse.
Il Mef ha anche previsto un’asta supplementare per gli specialisti che hanno partecipato all’asta ordinaria. Da questa emissione, inoltre, i Btp 5 anni (ISIN IT0005637399) sono ammessi allo stripping.