Boss in carcere con i cellulari: in Umbria in tre anni 209 telefoni sequestri
Lo ha rilevato il procuratore generale di Perugia Sergio Sottani. E parla di aumento progressivo dei casi. "Grave minaccia"

Perugia, 6 marzo 2025 - "Telefoni cellulari nelle carceri dell'Umbria". Lo ha rilevato il procuratore generale di Perugia Sergio Sottani. Che prosegue: "Nel corso degli ultimi tre anni ne sono stati sequestrati 209 con un aumento progressivo nel triennio.
Secondo la Procura generale per la maggior parte dei dispositivi è stato possibile individuare i detenuti che ne facevano uso, altri invece sono stati attribuiti a persone ignote in quanto rinvenuti nei luoghi comuni sia all'interno degli istituti che negli spazi esterni adiacenti alle carceri, presumibilmente pronti per essere introdotti all'interno. "I dispositivi - ha rilevato Sottani - sono stati rinvenuti nella quasi totalità a carico di detenuti italiani, appartenenti al circuito di alta sicurezza".
Rispetto alla precedente indagine condotta nel 2022 su richiesta della Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo è emerso un "aumento preoccupante" nella diffusione all'interno delle carceri dei telefoni cellulari che è considerata una "grave minaccia in quanto la presenza di questi dispositivi potrebbe consentire ai detenuti di continuare a commettere reati e mantenere legami illeciti con l'esterno".
I procuratori generale e del distretto hanno manifestato "grande preoccupazione per il fenomeno e ulteriormente attenzionato quest'attività criminale".