Bonus animali domestici 2025: non solo cani e gatti rientrano nei benefit

Una notizia importante per circa il 40% delle famiglie italiane: tante sono quelle che ospitano un animale domestico. E’ stato confermato anche quest’anno il bonus animali domestici, presente nella Legge di Bilancio 2025. Sarà necessario prestare attenzione ad alcune condizioni specifiche per avere accesso alla detrazione: in primo luogo, il tipo di animale per il quale si desidera chiedere il contributo. Infatti, per poter avere accesso al bonus nel 2025 è necessario che il proprio animale domestico sia registrato all’Anagrafe degli animali d’affezione. E questo vale in tutti i casi, che si tratti di un gatto, di un cane, di un criceto, di un furetto o di un piccolo roditore. Non è invece possibile richiedere il contributo per gli animali che sono destinati all’allevamento, alla riproduzione oppure al consumo alimentare. Inoltre non è ancora chiaro se possano rientrare nel beneficio anche rettili, anfibi e invertebrati. L’Anagrafe degli animali d’affezione è registro nazionale che contiene le informazioni relative agli animali da compagnia. Si tratta di una banca dati gestita dalle Regioni, e rappresenta un requisito fondamentale per garantire la tracciabilità e prevenire non solo il randagismo ma anche l’abbandono. Questo registro permette di tenere traccia dei dati degli animali: il codice identificativo del microchip, il sesso, la razza e i riferimenti della persona proprietaria. E, come detto, l’iscrizione è un requisito fondamentale per poter avere accesso al bonus animali domestici. Si tratta di un’agevolazione fiscale che consente ai proprietari di animali da compagnia di detrarre il 19% di specifici tipi di spese sostenute nel corso dell’anno. Nel dettaglio il bonus si applica solamente alle spese oltre la cifra di 129,11 euro e fino al limite di 550 euro, per un valore massimo di sconto pari dunque a circa 80 euro. Tra le spese, che devono sempre rispettare i parametri economici indicati in precedenza, quelle che è possibile detrarre sono quelle veterinarie. In particolare, al fine di accedere all’agevolazione valgono le spese sostenute per le prestazioni professionali del medico veterinario, l’acquisto di medicinali veterinari (da cui sono però esclusi i mangimi speciali) e le analisi di laboratorio o interventi presso le cliniche veterinarie. Il bonus animali domestici è una detrazione fiscale, e va richiesta al momento della compilazione della dichiarazione dei redditi. Qui andranno inserite le spese sostenute nel corso dell’anno. È inoltre importante ricordare che per aver accesso all’agevolazione è necessario che i pagamenti avvengano in forma tracciabile. Dunque è indispensabile utilizzare carte o bonifico e conservare le ricevute dei pagamenti sia per quanto riguarda le spese presso il veterinario sia per quanto riguarda le spese per l’acquisto di medicinali. Inoltre, la legge di Bilancio ha messo in campo un nuovo bonus animali domestici destinato esclusivamente alle persone over 65. Si tratterebbe di un’agevolazione differente, per la quale è stato istituito un fondo da 750mila euro per gli anni tra il 2024 e il 2026. Per poter accedere a questa agevolazione è necessario avere un Isee inferiore a 16.215 euro.   L'articolo Bonus animali domestici 2025: non solo cani e gatti rientrano nei benefit proviene da Business24tv.it. Bonus animali domestici 2025: non solo cani e gatti rientrano nei benefit

Feb 22, 2025 - 23:20
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Bonus animali domestici 2025: non solo cani e gatti rientrano nei benefit

Una notizia importante per circa il 40% delle famiglie italiane: tante sono quelle che ospitano un animale domestico. E’ stato confermato anche quest’anno il bonus animali domestici, presente nella Legge di Bilancio 2025.

Sarà necessario prestare attenzione ad alcune condizioni specifiche per avere accesso alla detrazione: in primo luogo, il tipo di animale per il quale si desidera chiedere il contributo. Infatti, per poter avere accesso al bonus nel 2025 è necessario che il proprio animale domestico sia registrato all’Anagrafe degli animali d’affezione. E questo vale in tutti i casi, che si tratti di un gatto, di un cane, di un criceto, di un furetto o di un piccolo roditore.

Non è invece possibile richiedere il contributo per gli animali che sono destinati all’allevamento, alla riproduzione oppure al consumo alimentare. Inoltre non è ancora chiaro se possano rientrare nel beneficio anche rettili, anfibi e invertebrati.

L’Anagrafe degli animali d’affezione è registro nazionale che contiene le informazioni relative agli animali da compagnia. Si tratta di una banca dati gestita dalle Regioni, e rappresenta un requisito fondamentale per garantire la tracciabilità e prevenire non solo il randagismo ma anche l’abbandono. Questo registro permette di tenere traccia dei dati degli animali: il codice identificativo del microchip, il sesso, la razza e i riferimenti della persona proprietaria. E, come detto, l’iscrizione è un requisito fondamentale per poter avere accesso al bonus animali domestici.

Si tratta di un’agevolazione fiscale che consente ai proprietari di animali da compagnia di detrarre il 19% di specifici tipi di spese sostenute nel corso dell’anno. Nel dettaglio il bonus si applica solamente alle spese oltre la cifra di 129,11 euro e fino al limite di 550 euro, per un valore massimo di sconto pari dunque a circa 80 euro. Tra le spese, che devono sempre rispettare i parametri economici indicati in precedenza, quelle che è possibile detrarre sono quelle veterinarie.

In particolare, al fine di accedere all’agevolazione valgono le spese sostenute per le prestazioni professionali del medico veterinario, l’acquisto di medicinali veterinari (da cui sono però esclusi i mangimi speciali) e le analisi di laboratorio o interventi presso le cliniche veterinarie.

Il bonus animali domestici è una detrazione fiscale, e va richiesta al momento della compilazione della dichiarazione dei redditi. Qui andranno inserite le spese sostenute nel corso dell’anno.

È inoltre importante ricordare che per aver accesso all’agevolazione è necessario che i pagamenti avvengano in forma tracciabile. Dunque è indispensabile utilizzare carte o bonifico e conservare le ricevute dei pagamenti sia per quanto riguarda le spese presso il veterinario sia per quanto riguarda le spese per l’acquisto di medicinali. Inoltre, la legge di Bilancio ha messo in campo un nuovo bonus animali domestici destinato esclusivamente alle persone over 65.

Si tratterebbe di un’agevolazione differente, per la quale è stato istituito un fondo da 750mila euro per gli anni tra il 2024 e il 2026. Per poter accedere a questa agevolazione è necessario avere un Isee inferiore a 16.215 euro.

 

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