Bonaccini, De Pascale e la “finta emergenza” per approvare il rigassificatore di Ravenna

Alla fine, la BW Singapore è arrivata in porto. La mattina del 28 febbraio, la grande nave rigassificatrice acquistata da Snam per 367 milioni di euro è giunta a Ravenna ed è stata ancorata alla piattaforma situata a 8 km al largo della costa. Da lì convertirà il gas dallo stato liquido a quello gassoso […] The post Bonaccini, De Pascale e la “finta emergenza” per approvare il rigassificatore di Ravenna appeared first on L'INDIPENDENTE.

Mar 3, 2025 - 13:40
 0
Bonaccini, De Pascale e la “finta emergenza” per approvare il rigassificatore di Ravenna

Alla fine, la BW Singapore è arrivata in porto. La mattina del 28 febbraio, la grande nave rigassificatrice acquistata da Snam per 367 milioni di euro è giunta a Ravenna ed è stata ancorata alla piattaforma situata a 8 km al largo della costa. Da lì convertirà il gas dallo stato liquido a quello gassoso e poi lo immetterà nella rete nazionale grazie a un metanodotto lungo 40 km. Grande è stata la soddisfazione dei dirigenti di Snam e del mondo della politica, dal presidente della Regione Emilia-Romagna ed ex sindaco di Ravenna, Michele De Pascale, fino al ministro dell’Ambiente Pichetto Fratin, per un’opera ritenuta strategica per la transizione energetica in Italia. Di quale transizione si tratti, però, non è davvero chiaro, visto che si parla ancora una volta di gas, che invece di giungere in Italia attraverso i metanodotti ora arriverà via nave.

Per ora, l’impianto è fermo. Per la piena operatività bisognerà attendere la procedura concorsuale per individuare il soggetto che consegnerà il primo carico. Da quel momento in poi cominceranno ad arrivare le navi cariche di gas liquido provenienti da Algeria e Qatar, ma soprattutto dagli Stati Uniti.

Costruita nel 2015, la BW Singapore è in grado di stoccare 170 mila metri cubi di gas liquefatto per una capacità complessiva totale di 5 miliardi di metri cubi l’anno e, stando alle informazioni fornite da Snam, consentirà di portare il volume di rigassificazione a 28 miliardi di metri cubi, gli stessi importati dalla Russia fino al 2022, prima dello scoppio della guerra in Ucraina.

La stima non è fatta a caso. Furono proprio la situazione ucraina e la volontà europea di rinunciare al gas russo, l’elemento scatenante di un progetto costato miliardi alle casse pubbliche e approvato in fretta e furia dall’allora presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e dall’ex sindaco di Ravenna, Michele De Pascale, che nel frattempo ha preso il suo posto. È stato proprio l’allora primo cittadino della città romagnola uno dei maggiori sostenitori del progetto, spingendo perché fosse autorizzato in appena 120 giorni; tempi nei quali, in Italia come in Romagna, di solito non si riesce a mettere in piedi nemmeno un chiosco della piadina.

Il progetto è stato approvato nell’autunno del 2022 con procedura d’urgenza dal governo Draghi, che aveva nominato Bonaccini Commissario Straordinario per accelerare ulteriormente i tempi. La versione unanime delle autorità era che bisognava fare il più in fretta possibile perché, con la chiusura dei rapporti con la Russia, l’Italia era a corto di gas. In quei giorni De Pascale, intervistato dai giornali, dichiarava che grazie all’impianto di Ravenna non saremmo rimasti al freddo nell’inverno 2023.

Ed eccoci al 2025. L’Italia, nel frattempo, ha diversificato le sue fonti di approvvigionamento di gas e nessuno è rimasto al freddo. Intanto, però, Stati Uniti e Russia stanno trattando la pace, tanto che il ministro Pichetto Fratin ha recentemente parlato di un possibile ritorno al metano russo. Il prezzo dell’energia, intanto, è continuato a salire proprio a causa dell’eccessiva dipendenza del nostro Paese dal gas, ed ecco quindi arrivare una nave che converte il gas in maniera molto più costosa e inquinante rispetto a tutti gli altri sistemi usati finora e che resterà in funzione per almeno 25 anni, il tutto al modico prezzo di circa un miliardo di euro.

«Il gas liquefatto può raggiungere un volume di 600 volte inferiore rispetto al metano gassoso – hanno spiegato da Snam – ecco perché il trasporto via nave diventa economicamente sostenibile». Difficile, però, stabilire in quale modo i cittadini italiani ne dovrebbero trarre vantaggio, visto che il prezzo del gas viene stabilito al mercato di Amsterdam e che l’Italia spende tantissimo in energia proprio perché ne consuma troppo. Per non parlare poi dell’impatto ambientale, incredibilmente maggiore rispetto al trasporto con i metanodotti.

È il motivo per cui, proprio pochi giorni prima dell’arrivo della BW Singapore, le associazioni ambientaliste, da sempre contrarie al progetto, si sono ritrovate sul molo Dalmazia di Marina di Ravenna per manifestare ancora una volta la loro protesta.

«Continuare a investire miliardi in fonti fossili è la cosa più sbagliata che questi governi, nazionali e regionali, potessero fare – ha detto nell’occasione Pippo Tadolini, coordinatore del comitato Per il clima fuori dal fossile – Non possiamo continuare in eterno a dire che in futuro dobbiamo realizzare la transizione energetica ma che nel frattempo siamo obbligati a restare al fossile».

La protesta, andata in scena il 23 febbraio, ha visto tra i partecipanti anche due partiti che fanno parte della maggioranza in Regione e in Consiglio comunale: Alleanza Verdi Sinistra (AVS) e Movimento 5 Stelle. Una partecipazione che molti hanno guardato con un certo sospetto. Se da una parte AVS, pur dicendosi contraria, non si è certo distinta in questi anni per una forte opposizione al progetto tra i banchi della maggioranza, il Movimento 5 Stelle, quando interpellato, ha addirittura votato a favore. Il capogruppo dei pentastellati in consiglio comunale Gianfranco Schiano, ripensando a quei giorni dell’autunno 2022, ha parlato di una decisione calata dall’alto da parte di Bonaccini, alla quale era impossibile opporsi. «Era una vera emergenza o era fittizia?» si chiede Pippo Tadolini nella sua intervista al Corriere Romagna. La risposta a questa domanda arriverà comunque troppo tardi.

[di Fulvio Zappatore]

The post Bonaccini, De Pascale e la “finta emergenza” per approvare il rigassificatore di Ravenna appeared first on L'INDIPENDENTE.