Bankitalia, scendono i tassi sui mutui: a gennaio sono al 3,50%
Continua a scendere il costo del denaro in Italia. A gennaio gli interessi sui prestiti erogati nel mese alle famiglie per l’acquisto di abitazioni comprensivi delle spese accessorie (tasso annuale effettivo globale, Taeg) si sono collocati al 3,50% rispetto al 3,55 di dicembre. Lo rende noto Bankitalia. «Ottima notizia! Prosegue la discesa dei tassi che speriamo trovi nuova e ulteriore linfa dopo il recente abbassamento dei tassi di riferimento della Bce. Una discesa che dura ininterrottamente da 5 mesi, da settembre 2024, dopo la risalita di agosto, quando il Taeg era aumentato al 4,10%. Un livello ben distante dal picco di novembre 2023, quando con 4,92 (4,9185) si era arrivati a un livello che non si aveva dai tempi del fallimento di Lehman Brothers, quando a dicembre 2008 si raggiunse il 5,19% – afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori. – Secondo lo studio dell’associazione di consumatori, considerando l’importo e la durata media di un mutuo, il calo dei tassi comunicato oggi significa che la rata, per chi ha sottoscritto ora un mutuo a tasso variabile, scende, rispetto ad agosto 2024, di 43 euro al mese, 516 euro all’anno, mentre rispetto al picco di novembre 2023, cala di 104 euro al mese, pari a un risparmio su base annua di 1248 euro. Un risparmio che va poi riducendosi man mano che il mutuo si avvicina alla sua scadenza e si paga quasi soltanto la quota capitale». I tassi di interesse sui nuovi prestiti alle società non finanziarie sono stati pari al 4,15 per cento (4,40 nel mese precedente), quelli per importi fino a 1 milione di euro sono stati pari al 4,66 per cento, mentre i tassi sui nuovi prestiti di importo superiore a tale soglia si sono collocati al 3,89 per cento. A gennaio i prestiti al settore privato sono diminuiti dello 0,2% su base annua da -0,3% registrato il mese precedente. Quelli alle famiglie sono aumentati dello 0,4% su base annua (0,2% nel mese precedente) mentre quelli alle società non finanziarie sono diminuiti dell’1,9% (-2,3% nel mese precedente). I depositi del settore privato hanno visto un +2,2% dal +1,9% di dicembre, mentre la raccolta obbligazionaria è aumentata del 5,9%. L'articolo Bankitalia, scendono i tassi sui mutui: a gennaio sono al 3,50% proviene da Business24tv.it. Bankitalia, scendono i tassi sui mutui: a gennaio sono al 3,50%

Continua a scendere il costo del denaro in Italia. A gennaio gli interessi sui prestiti erogati nel mese alle famiglie per l’acquisto di abitazioni comprensivi delle spese accessorie (tasso annuale effettivo globale, Taeg) si sono collocati al 3,50% rispetto al 3,55 di dicembre. Lo rende noto Bankitalia.
«Ottima notizia! Prosegue la discesa dei tassi che speriamo trovi nuova e ulteriore linfa dopo il recente abbassamento dei tassi di riferimento della Bce. Una discesa che dura ininterrottamente da 5 mesi, da settembre 2024, dopo la risalita di agosto, quando il Taeg era aumentato al 4,10%. Un livello ben distante dal picco di novembre 2023, quando con 4,92 (4,9185) si era arrivati a un livello che non si aveva dai tempi del fallimento di Lehman Brothers, quando a dicembre 2008 si raggiunse il 5,19% – afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori. – Secondo lo studio dell’associazione di consumatori, considerando l’importo e la durata media di un mutuo, il calo dei tassi comunicato oggi significa che la rata, per chi ha sottoscritto ora un mutuo a tasso variabile, scende, rispetto ad agosto 2024, di 43 euro al mese, 516 euro all’anno, mentre rispetto al picco di novembre 2023, cala di 104 euro al mese, pari a un risparmio su base annua di 1248 euro. Un risparmio che va poi riducendosi man mano che il mutuo si avvicina alla sua scadenza e si paga quasi soltanto la quota capitale».
I tassi di interesse sui nuovi prestiti alle società non finanziarie sono stati pari al 4,15 per cento (4,40 nel mese precedente), quelli per importi fino a 1 milione di euro sono stati pari al 4,66 per cento, mentre i tassi sui nuovi prestiti di importo superiore a tale soglia si sono collocati al 3,89 per cento.
A gennaio i prestiti al settore privato sono diminuiti dello 0,2% su base annua da -0,3% registrato il mese precedente. Quelli alle famiglie sono aumentati dello 0,4% su base annua (0,2% nel mese precedente) mentre quelli alle società non finanziarie sono diminuiti dell’1,9% (-2,3% nel mese precedente).
I depositi del settore privato hanno visto un +2,2% dal +1,9% di dicembre, mentre la raccolta obbligazionaria è aumentata del 5,9%.
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