Abusi edilizi, il gip: “Il Salva Milano scaturisce dall’esclusivo interesse privato dei dirigenti pubblici. Lo scopo era paralizzare le indagini”
Le intercettazioni: "L'interpretazione autentica è l'unica cosa che mette in scacco le indagini" L'articolo Abusi edilizi, il gip: “Il Salva Milano scaturisce dall’esclusivo interesse privato dei dirigenti pubblici. Lo scopo era paralizzare le indagini” proviene da Il Fatto Quotidiano.

Il dibattito tra gli indagati “rende evidente come l’approvazione del provvedimento “salva Milano” scaturisca dall’esclusivo interesse privato dei dirigenti pubblici milanesi, affinché i procedimenti penali in corso a loro carico vengano congelati da un provvedimento che li tuteli per quanto riguarda il passato e li autorizzi, per quanto riguarda il futuro, a proseguire sulla medesima linea“. Lo scrive il gip Mattia Fiorentini nell’ordinanza che ha portato agli arresti domiciliari l’ex direttore dello Sportello unico edilizia del Comune di Milano, Giovanni Oggioni, indagato insieme ad altri tre dirigenti comunali, Andrea Viaroli, Marco Cerri e Carla Barone, per cui i pm hanno chiesto una misura cautelare interdittiva (la decisione arriverà in seguito all’interrogatorio preventivo previsto dalla legge Nordio). Dalle intercettazioni e dai messaggi Whatsapp emerge come Cerri, con l’aiuto di Oggioni e Viaroli, abbia “contribuito a scrivere il testo della proposta” di legge, ora in discussione al Senato dopo l’approvazione alla Camera, che punta a sanare gli abusi edilizi commessi nel capoluogo lombardo attraverso una norma di interpretazione autentica. Non solo: “Un ruolo nella redazione” della norma, scrive il gip, “era ricoperto persino dalla lobby dei costruttori, che intendeva approfittarne per “aggiungere cose in più” (evidentemente in loro favore)”.
Gli indagati, si legge, “premono affinché siano superate le ritrosie che da Roma vi sono nel recepire tutti i suggerimenti provenienti da Milano”: “Non bisogna forzare la mano perchè poi non si porta… non si può pretendere troppo“; “È la struttura che un po’ frena su alcune cose”. In questo senso, sottolinea il giudice, l’unico scopo perseguito dai dirigenti era “quello di paralizzare le indagini della magistratura” a cui tutti erano già sottoposti, “senza alcuna considerazione in tema di interesse pubblico, che dovrebbe essere la sola ragione sottesa al varo di una legge”. A mostrarlo in modo icastico è un’intercettazione in cui Cerri si rivolge a Oggioni: “No però Giovanni, l’interpretazione autentica è l’unica cosa che mette in scacco le indagini, te lo dico sinceramente, perché una norma che va a dire che le cose fatte ”fino a” ma non dice che l’interpretazione autentica è quella, la Procura per me va avanti lo stesso. Invece, con l’interpretazione autentica è sicura”, spiega. Concetto ribadito da Fabio Todarello, avvocato di alcuni grossi gruppi immobiliari e alleato dei dirigenti pubblici nella battaglia per il salva-Milano: “Il problema può essere se non recepiscono le nostre richieste per continuare a gestire il presente e il futuro. Il passato, in un modo o nell’altro, lo saneranno. Ne sono sicurissimo”.
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