A casa con i genitori a 30 anni: chi sono i più "mammoni" d'Europa (spoiler: non sono gli italiani)
In Europa i giovani adulti sono sempre più "mammoni", a dimostrarlo è un nuovo studio di Eurostat che ha messo in evidenza il fenomeno. Le statistiche hanno preso in considerazione i giovani tra i 18 e i 34 anni che continuano a vivere con i genitori dopo aver raggiunto la maggiore età. I dati mostrano significative differenze tra le varie regioni del Continente. Indice Nord Europa: qui i più indipendenti Europa occidentale: una situazione variabile Europa meridionale e orientale: un fenomeno diffuso Italia tra le peggiori d'Europa (ma non ultima) Il confronto con gli Stati Uniti Nord Europa: qui i più indipendenti Nei Paesi scandinavi, il tasso di giovani che vivono con i genitori è tra i più bassi in Europa. In particolare, la Svezia ha una percentuale dell'8%, la Norvegia del 7% e la Finlandia addirittura solo del 4%. Dati che indicano una forte tendenza all’indipendenza, con i giovani che, una volta maggiorenni, tendono a vivere separati dai genitori. Europa occidentale: una situazione variabile Nell'Europa occidentale, la situazione è simile, ma con qualche variazione. I Paesi Bassi registrano una percentuale di ragazze e ragazzi che vivono con i genitori pari all'11%, mentre l'Irlanda raggiunge il 40%. Una situazione che mostra, quindi, come i giovani scelgano di rimanere nella casa d'origine per un periodo relativamente lungo, ma con percentuali più basse rispetto ai Paesi del Sud e dell'Est Europa. Europa meridionale e orientale: un fenomeno diffuso La situazione, infatti, da queste parti cambia drasticamente; nell'Europa meridionale e orientale la percentuale di giovani che rimangono a casa con mamma è papà è notevolmente più alta. In questi Paesi, spesso si supera il 40%. In alcune nazioni dei Balcani, i tassi sono tra i più elevati, con circa il 60% dei maggiorenni che continuano a vivere con i genitori. Il Paese che detiene il primato? Il Montenegro, dove la percentuale arriva a un impressionante 69%. Italia tra le peggiori d'Europa (ma non ultima) L'Italia si posiziona tra i Paesi con la quota più alta di giovani adulti che non lasciano il nido familiare. Con una stima del 49,8%, ci troviamo in una posizione elevata nella classifica europea. Sebbene non sia leader assoluta, l'Italia mostra dunque una forte propensione dei giovani a rimanere a casa con i genitori, anche oltre i 30 anni. Il confronto con gli Stati Uniti A livello internazionale, vale la pena fare un confronto con gli Stati Uniti. Il numero di giovani adulti di età compresa tra i 25 e i 34 anni a casa dei genitori è qui significativamente più basso. Di quanto? La percentuale si attesta intorno al 19,2%, dato fornito da Nahb.org e risalente al 2023. Negli Stati Uniti, insomma, tendenzialmente si esce prima di casa – forse per necessità, forse per cultura - mentre in Europa, quasi sempre, le chiavi di casa di mamma e papà restano spesso ben infilate in tasca anche dopo i 30, tra affetti familiari, affitti impossibili e comfort difficili da abbandonare. E se Oltreoceano il divano di famiglia è solo un ricordo delle feste di Natale, da noi continua a essere il posto più affollato.

In Europa i giovani adulti sono sempre più "mammoni", a dimostrarlo è un nuovo studio di Eurostat che ha messo in evidenza il fenomeno. Le statistiche hanno preso in considerazione i giovani tra i 18 e i 34 anni che continuano a vivere con i genitori dopo aver raggiunto la maggiore età. I dati mostrano significative differenze tra le varie regioni del Continente.
Indice
Nord Europa: qui i più indipendenti
Nei Paesi scandinavi, il tasso di giovani che vivono con i genitori è tra i più bassi in Europa. In particolare, la Svezia ha una percentuale dell'8%, la Norvegia del 7% e la Finlandia addirittura solo del 4%. Dati che indicano una forte tendenza all’indipendenza, con i giovani che, una volta maggiorenni, tendono a vivere separati dai genitori.
Europa occidentale: una situazione variabile
Nell'Europa occidentale, la situazione è simile, ma con qualche variazione. I Paesi Bassi registrano una percentuale di ragazze e ragazzi che vivono con i genitori pari all'11%, mentre l'Irlanda raggiunge il 40%. Una situazione che mostra, quindi, come i giovani scelgano di rimanere nella casa d'origine per un periodo relativamente lungo, ma con percentuali più basse rispetto ai Paesi del Sud e dell'Est Europa.
Europa meridionale e orientale: un fenomeno diffuso
La situazione, infatti, da queste parti cambia drasticamente; nell'Europa meridionale e orientale la percentuale di giovani che rimangono a casa con mamma è papà è notevolmente più alta. In questi Paesi, spesso si supera il 40%. In alcune nazioni dei Balcani, i tassi sono tra i più elevati, con circa il 60% dei maggiorenni che continuano a vivere con i genitori. Il Paese che detiene il primato? Il Montenegro, dove la percentuale arriva a un impressionante 69%.
Italia tra le peggiori d'Europa (ma non ultima)
L'Italia si posiziona tra i Paesi con la quota più alta di giovani adulti che non lasciano il nido familiare. Con una stima del 49,8%, ci troviamo in una posizione elevata nella classifica europea. Sebbene non sia leader assoluta, l'Italia mostra dunque una forte propensione dei giovani a rimanere a casa con i genitori, anche oltre i 30 anni.
Il confronto con gli Stati Uniti
A livello internazionale, vale la pena fare un confronto con gli Stati Uniti. Il numero di giovani adulti di età compresa tra i 25 e i 34 anni a casa dei genitori è qui significativamente più basso. Di quanto? La percentuale si attesta intorno al 19,2%, dato fornito da Nahb.org e risalente al 2023.
Negli Stati Uniti, insomma, tendenzialmente si esce prima di casa – forse per necessità, forse per cultura - mentre in Europa, quasi sempre, le chiavi di casa di mamma e papà restano spesso ben infilate in tasca anche dopo i 30, tra affetti familiari, affitti impossibili e comfort difficili da abbandonare. E se Oltreoceano il divano di famiglia è solo un ricordo delle feste di Natale, da noi continua a essere il posto più affollato.